PARSI
. Denominazione, letteralmente significante "Persiani" della comunità zoroastriana d'India, discendente da zoroastriani di Persia immigrati in India, in seguito all'invasione araba e all'islamizzazione [...] Rānā o Giādi Rānā, concesse loro di stabilirsi, d'istituire un pireo e di praticare il loro culto, purché avessero adottato la lingua e gli usi del luogo. Tre secoli dopo (nel 1090 d. C.), la colonia di Sangiān si diffondeva in pacifica diaspora per ...
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PIZZI, Italo
Carlo Alfonso Nallino
Orientalista, nato a Parma il 30 novembre 1849, morto a Torino il 6 dicembre 1920. Dal 1885 fu professore straordinario di persiano e dal 1899 alla morte ordinario [...] (Firenze 1913), del dialetto arabo d'Egitto (Firenze 1886; rimesso in circolazione con la data 1912) e del persiano (Chrestomathie persane, Torino 1889); invece più che semplice libro scolastico è il Manuale della lingua persiana (Lipsia 1883; 2 ...
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NU‛AIMĀ, Mikha'il
Francesco Gabrieli
Poeta, narratore e saggista arabo libanese, nato a Biskinta il 17 ottobre 1889. Partecipe dell'emigrazione araba oltre Oceano, conobbe ancor prima un'eccezionale [...] in un collegio ecclesiastico di Poltava, ove fu iniziato alla lingua, al pensiero e all'arte slava. Seguì l'opposta, più di Giubrān), e poi da lui stesso tradotte in arabo. Ma originalmente araba è la sua propria autobiografia (Sab‛ūn, "Settanta", ...
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ẒIYĀ Pascià, ‛Abd ul-Ḥamīd
Ettore Rossi
Poeta e uomo politico ottomano. Nacque nel 1825 a Kandïllï, sul Bosforo, presso Costantinopoli, studiò secondo i metodi e gli usi del tempo, acquistando buona [...] conoscenza della letteratura araba e persiana e componendo presto poesie apprezzate in turco. Protetto da Reshīd Pascià, fu nominato nel 1855 segretario nella cancelleria privata del sultano. Studiò la lingua francese e assimilò idee occidentali. ...
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SCHULTENS
. Famiglia di semitisti e arabisti olandesi, che in tre generazioni diede notevoli cultori di studî orientali. Il primo e maggiore è Albert S., nato a Groninga nel 1686, morto a Leida il 26 [...] gennaio 1750, ivi professore dal 1732 di scienze bibliche e lingue orientali. Suo merito precipuo fu l'introduzione del metodo comparativo nello studio dell'ebraico e dell'arabo (Vetus et regia via hebraezandi, Leida 1738; Institutiones ad fundamenta ...
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MARÇAIS, William
Francesco Beguinot
Fratello di Georges (v.), islamista e arabista, nato a Rennes (Ille - et - Vilaine) il 6 novembre 1872, professore di lingua e letteratura araba al Collège de France; [...] Parigi; direttore dell'Ècole supérieure de langue et littérature arabe di Tunisi. È membro dell'Istituto di Francia.
Si Asiatique, 1900 e 1901; Le dialecte arabe parlé à Tlemcen, Parigi 1902; Le dialecte arabe des Ulâd Brāhîm de Saïda, Parigi 1908 ...
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ḤIMYARITI
IMYARITI Antica popolazione semitica dell'Arabia meridionale, che gli autori classici designavano come Homeritae, ‛Ομηρῖται, e che sviluppò una propria civiltà commerciale e sedentaria, giunta [...] , e ad abbondanti, per quanto torbidi e leggendarî, ricordi nella letteratura storiografica e geografica araba, un cospicuo materiale epigrafico in lingua sudarabica, rinvenuto nella seconda metà del secolo scorso nel Yemen, che fu un tempo centro ...
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LAILÀ e MAGNŪN
Francesco Gabrieli
. Titolo di varî poemi epico-romanzeschi della letteratura neopersiana e turca (il primo e più celebre è quello del persiano Niẓāmī) che narrano lo sfortunato amore [...] Maǵnūn ("il pazzo, l'invasato") per la bella sua compagna di tribù Lailà. La poetica leggenda erotica è prettamente araba, ma mentre in questa lingua non fu trattata che da antiquarî e storici della letteratura, in persiano e in turco ebbe la sua più ...
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GIOVANNI XXI, papa
José Francisco Meirinhos
Sono stati identificati diversi Pietro Ispano - nome di G. prima dell'elezione al pontificato - che hanno operato in Portogallo nella prima metà del sec. [...] di Miramare a Maiorca, progettato da Raimondo Lullo per creare una scuola di arabo per tredici francescani che, una volta acquisita la padronanza della lingua, sarebbero partiti per diffondere il cristianesimo tra i musulmani.
In campo universitario ...
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PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] il ruolo delle città, sia gli elementi popolari-nazionali, mai sopiti, nella lingua e nell'arte. Solo le incursioni persiane e la conquista araba, determinando una totale rottura nell'economia del bacino mediterraneo orientale, segnano il disgregarsi ...
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arabismo
s. m. [der. di arabo]. – 1. Parola o locuzione propria della lingua araba introdotta nella nostra o in altra lingua. 2. Il complesso dei popoli arabi, e il loro patrimonio ideale e culturale.
lingua franca
lìngua franca locuz. usata come s. f. [calco della locuz. araba lisān al-faranǵ «lingua europea» o lisān al-ifranǵ «lingua degli Europei»; gli Arabi con il termine Farangia designarono non solo la Francia ma anche il resto dell’Europa...