ASSEMANI, Simone
Giorgio Levi della Vida
Di origine maronita, nacque a Roma il 19 febbr. 1752 da Elia Antonio e da madre italiana. Si addottorò in teologia alla Sapienza di Roma e, ordinato sacerdote, [...] d'Imola...,Padova 1804.
Il fratello dell'A., Antonio, fu scrittore della lingua siriaca nella Vaticana e continuatore della catalogazione dei manoscritti siriaci e arabi dal 1775 al 1818, agente del patriarca maronita e professore di siriaco nell ...
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uiguri
(o uighur) Tribù turche appartenenti alla confederazione dei ttele, note alle fonti cinesi dal tempo della dinastia Wei. Stanziate sulla Selenga (Mongolia), dal 7° sec. instaurarono un forte [...] -840), pur limitato a occidente dalla presenza tibetana e dall’espansione araba (battaglia di Talas, 751), fu abbastanza potente da mettere sotto del nuovo impero, che inizialmente adottò la lingua scritta uigura per gli scopi ufficiali, creandone ...
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Sogdiana
Antica regione dell’Asia centrale parzialmente corrispondente agli odierni Uzbekistan (distretti di Samarcanda, Bukhara) e Tagikistan (Sughd). In epoca storica fu abitata da popolazioni di lingua [...] . Nell’8° sec. la regione fu conquistata dagli eserciti omayyadi e vi fiorì un nuovo stile sotto l’influsso dell’arte araba. Alla distruzione di Panjikent seguirono quelle di Varakhsha nel 10° sec., e di Afrasiab (Samarcanda) nel 12° sec. a opera dei ...
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meschita
Ricorre solo in If VIII 70, in rima (per le varianti, v. Petrocchi, ad l.). il vocabolo, che in senso proprio vale " moschea ", indica per traslato, accettato da quasi tutti i commentatori antichi, [...] (tempio ove si sacrifica non a Dio, bensì al demonio).
Il termine, diffuso nel latino medievale, di origine araba, è giunto attraverso lo spagnolo mezquita; non manca qualche attestazione italiana posteriore all'apparire della Commedia, come ha ...
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Lullo, Raimondo (catalano Ramon Llull)
R. Lullo
1233/1235
Nasce a Palma di Maiorca
1260
Dopo una crisi religiosa, decide di dedicarsi alla conversione degli infedeli. Studia le arti liberali, la teologia, [...] la lingua e la cultura araba
1280-83
Compie viaggi in Europa, Asia e Africa
1283
Si reca a Roma per convincere il papa a bandire una nuova crociata, ma senza esito
1296
Pubblica la grande opera enciclopedica Arbre de ciència
1298
Si stabilisce a ...
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Sharett, Moshe
(propr. M. Shertok) Politico israeliano (Kherson 1894-Tel Aviv 1965). Di origine ucraina, trasferitosi in giovane età in Palestina, fu tra le personalità preminenti del movimento sionista; [...] poi più volte questo incarico fino al 1956. Nel 1953-55, dopo le dimissioni di Ben Gurion, fu primo ministro. Ottimo conoscitore della lingua e della cultura araba, S. fu noto per le sue posizioni moderate sul problema dei profughi palestinesi. ...
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arabismo
s. m. [der. di arabo]. – 1. Parola o locuzione propria della lingua araba introdotta nella nostra o in altra lingua. 2. Il complesso dei popoli arabi, e il loro patrimonio ideale e culturale.
lingua franca
lìngua franca locuz. usata come s. f. [calco della locuz. araba lisān al-faranǵ «lingua europea» o lisān al-ifranǵ «lingua degli Europei»; gli Arabi con il termine Farangia designarono non solo la Francia ma anche il resto dell’Europa...