Leonardo (Vinci 1452 - Amboise 1519), è una delle figure più note nella storia della civiltà umana: il suo nome è, per antonomasia, sinonimo di genio, non solo in italiano, ma in molte altre lingue del [...] tradizione medievale, di derivazione greca e latina, ma anche araba, come nel caso dei termini dell’anatomia (come parte si può non tener conto nel descrivere e analizzare la sua lingua tecnico-scientifica: quasi sempre si parte dal disegno, e il ...
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Scrittore tunisino di lingua francese (Tunisi 1920 - Neuilly-sur-Seine 2020). Di triplice cultura (araba, ebraica, francese), ha preso parte alle lotte per l'indipendenza del Magreb. Trasferitosi in Francia, [...] (1995); Le buveur et l'amoureux: le prix de la dépendance (1998;trad. it. 2006); Le nomade immobile (2000); Dictionnaire critique à l'usage des incrédules (2002); Portrait du décolonisé arabo-musulman et de quelques autres (2004; trad. it. 2006). ...
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Scrittore e traduttore iracheno naturalizzato italiano (n. Mosul 1957). In gioventù ha pubblicato poesie su diverse riviste irachene e nel 1978 ha vinto il Premio di Poesia nazionale. All’età di ventidue [...] con La Stampa, la Repubblica, Il Mattino e Il Messaggero. T. dirige il Centro culturale italo-arabo Dar al-Hikma (Torino), insegna Lingua e letteratura araba presso l’Università di Genova ed è membro della Consulta islamica in Italia. Nel corso della ...
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Scrittore marocchino di lingua francese (El Jadida 1926 - Crest 2007). Nei suoi romanzi ha affrontato temi quali l'identità culturale, il confronto tra la cultura araba e quella occidentale, la condizione [...] delle donne e degli immigrati arabi in Francia. Ha esordito con il controverso Le passé simple (1954), nel quale trovavano espressione l'insofferenza e la ribellione di un'intera generazione nei confronti dei propri padri. Tra le opere successive si ...
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Kezilahabi, Euphrase. – Scrittore e poeta tanzaniano (Namagondo 1944 - Dar es Salaam 2020). Tra le voci più significative della letteratura contemporanea in lingua swahili, ha esordito nella narrativa [...] Dunia uwanja wa fujo (1975). Innovatore della tradizione poetica swahili, nella quale – sovvertendo i princìpi della tradizione metrica araba - ha introdotto l’uso del verso libero, tra le sue raccolte poetiche va citata Kichomi (1974). Delle opere ...
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Poeta arabo (643 - 715 circa) di famiglia meccana. Visse quasi sempre alla Mecca e Medina, dove condusse una vita tra avventure e amori, che cantò nelle sue poesie, utilizzando una lingua semplice, ma [...] fedele alle immagini erotiche dell'epoca. Fu poeta essenzialmente cittadino, raffinato e sincero: il suo dīwān d'amore è quanto di più personale e felice abbia prodotto la poesia araba antica. ...
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Filologo arabo (Malazgirt 901 - Cordova 967). Trasferitosi dapprima a Baghdād, centro culturale dell'epoca, si recò poi nel Magreb, quindi a Cordova. Delle sue opere, il Kitāb al-Amālī ("Libro dei dettati"), [...] già al tempo la più conosciuta e l'unica giuntaci, tratta tutte le questioni concernenti la lingua, con importanti osservazioni sui proverbî e la poesia araba. ...
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Francese, letterature di lingua
Gianfranco Rubino
Francia
All'inizio del 21° sec. la letteratura francese conferma fondamentalmente i caratteri e gli orientamenti che si erano delineati nell'ultimo [...] si riferisce tanto a Paesi esterni alla Francia la cui lingua corrente è parzialmente o totalmente il francese, quanto a Imaziten (n. 1950) eleva un canto memore della grande lirica araba. Va ricordata anche la voce di J.-E. Bencheikh (1930-2005 ...
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RONCAGLIA, Aurelio
Giuseppe Tavani
Filologo e critico, nato a Modena l'8 maggio 1917. Dopo gli studi medio-superiori a Modena e la frequenza come interno alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1935-39), [...] l'edizione critica della Chanson de Roland) ai rapporti tra cultura araba e cultura mediolatina, fino ad annettere l'area occitanica con il grammaticali alla lingua dei trovatori e a quella dei trovieri (La lingua dei trovatori, 1965; La lingua d'oïl ...
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NU‛AIMĀ, Mikha'il
Francesco Gabrieli
Poeta, narratore e saggista arabo libanese, nato a Biskinta il 17 ottobre 1889. Partecipe dell'emigrazione araba oltre Oceano, conobbe ancor prima un'eccezionale [...] in un collegio ecclesiastico di Poltava, ove fu iniziato alla lingua, al pensiero e all'arte slava. Seguì l'opposta, più di Giubrān), e poi da lui stesso tradotte in arabo. Ma originalmente araba è la sua propria autobiografia (Sab‛ūn, "Settanta", ...
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arabismo
s. m. [der. di arabo]. – 1. Parola o locuzione propria della lingua araba introdotta nella nostra o in altra lingua. 2. Il complesso dei popoli arabi, e il loro patrimonio ideale e culturale.
lingua franca
lìngua franca locuz. usata come s. f. [calco della locuz. araba lisān al-faranǵ «lingua europea» o lisān al-ifranǵ «lingua degli Europei»; gli Arabi con il termine Farangia designarono non solo la Francia ma anche il resto dell’Europa...