(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] antropomorfe.
Medioevo ed età moderna
Con l’occupazione araba, consolidata al tempo del califfo Mu‛āwiyah (660 cattolico fu trasferito a Beirut, con residenza a Bzommar.
Lingua
Gli Armeni parlano una lingua indoeuropea documentata dal 5° sec. d.C. ( ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] viene di fatto ‘operata’.
Con l’ingresso della scienza araba in Occidente dal 12° sec. si costituisce una notevole svolge una funzione demarcativa in will earn rispetto a we learn.
Nella lingua russa, s. duro (tvërdyj znak) e s. molle (mjagkij znak ...
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Con il termine jihadismo si fa tradizionalmente riferimento al macrofenomeno del fondamentalismo islamico che, attraverso una multiforme costellazione di soggetti e raggruppamenti, promuove il ‘jihad’ [...] È il caso di al-Qaida nella Penisola Araba (AQAP), gruppo costituitosi ufficialmente nel gennaio del avrebbero inoltre avuto contatti con Boko Haram – che in lingua hausa significa ‘l’educazione occidentale è peccaminosa’ - organizzazione ...
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Botanica
Pianta perenne legnosa, con fusto diritto, colonnare, che solo a qualche metro d’altezza porta rami o un ciuffo di grandi foglie. Il fusto dell’a. è chiamato tronco; mentre la chioma è l’insieme [...] verticali collegano i simboli con le corrispondenti parole della lingua considerata.
Matematica
L’a. è una configurazione che Cristo.
Albero wāq wāq
A. favoloso della letteratura araba di ‘meraviglie’, la cui caratteristica è quella di produrre ...
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Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] una crisi religiosa, decise di dedicarsi alla conversione degl'infedeli. Studiò le arti liberali e la teologia, la lingua e la cultura araba: tra i suoi primi scritti l'Art abreujada d'atrobar veritat (Ars compendiosa inveniendi veritatem, 1271) e il ...
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ZARATHUSTRA
Antonino Pagliaro
È il nome del fondatore della religione mazdaica che dall'età degli Achemenidi fino alla conquista araba fu la religione nazionale dell'Īrān (v. zoroastrismo). La forma [...] in prossimità di Teherān, ma d'altro canto accenni di natura geografica e alcune fondamentali caratteristiche della lingua avestica fanno pensare alle regioni orientali come primo ambiente della sua predicazione. Anche per l'epoca della predicazione ...
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GREGORIO III, papa, santo
Paolo Delogu
Di origine siriaca, apparteneva probabilmente a una famiglia giunta a Roma dall'Oriente a seguito dell'occupazione araba di quelle province dell'Impero bizantino. [...] se ne conosce la data di nascita.
La biografia di G. III mette in risalto il fatto che egli conosceva sia la lingua greca sia la latina e loda la sua conoscenza dei salmi e l'attitudine alle celebrazioni liturgiche. Probabilmente a Roma ottenne la ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] (expositio litterae), necessaria se si trattava di testi tradotti dal greco o dall'arabo, parola per parola, con frequenti calchi sulla struttura della lingua originale, pieni spesso di traslitterazioni (la spiegazione della lettera arrivava talora a ...
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Induismo
Jan C. Heesterman
Introduzione
'Induismo' è un termine moderno e per di più di origine straniera (britannica). Esso deriva dal nome del fiume Indo che gli antichi Persiani attribuivano alla [...] nome rimase in uso nel Medio Oriente (nella forma araba al-Hind) per diffondersi poi in Occidente come e può quindi aspirare alla legittimazione. In questa situazione la lingua sanscrita ('perfetta') è segno di autorità ultraterrena e di validità ...
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Clemente I, santo
Francesco Scorza Barcellona
Nella lista dei vescovi di Roma fornita da Ireneo di Lione, C. (o Clemente Romano) è considerato il terzo successore degli apostoli dopo Lino e Anacleto. [...] della medesima epistola neotestamentaria, scritta da Paolo nella sua lingua materna (Historia ecclesiastica III, 38, 3); Eusebio è dimostrata dall'osservazione della natura, dal prodigio dell'araba fenice, che rinasce dalle proprie ceneri, come anche ...
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arabismo
s. m. [der. di arabo]. – 1. Parola o locuzione propria della lingua araba introdotta nella nostra o in altra lingua. 2. Il complesso dei popoli arabi, e il loro patrimonio ideale e culturale.
lingua franca
lìngua franca locuz. usata come s. f. [calco della locuz. araba lisān al-faranǵ «lingua europea» o lisān al-ifranǵ «lingua degli Europei»; gli Arabi con il termine Farangia designarono non solo la Francia ma anche il resto dell’Europa...