Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La predicazione è un genere letterario centrale nell’Europa cristiana del Medioevo: si tratta di un genere [...] d’Organyà sono uno dei più antichi testi in prosa catalana, databili alla fine del XII secolo. Il sermone è dunque uno strumento privilegiato per studiare la nascita delle lingue europee, come pure per approfondire la conoscenza della cultura non ...
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VALENTE
Giorgio Ruberti
Famiglia di musicisti napoletani di origine calabrese, che non risulta in rapporto di parentela con Giovanni (Napoli 1825-1890), autore di alcune opere buffe e numerose operette, [...] Campa, poi ripresa modificata con i titoli Paquita, La contessa catalana, La contessa Paquita) e diverse operette: La sposa di Charolles dove ebbe per allievi aspiranti artisti del varietà in lingua napoletana, italiana e francese.
Morì nel primo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La scrittura storiografica e cronachistica, dapprima latina, poi sempre più [...] dei volgarizzamenti come viatico per l’affermazione delle lingue romanze. La storiografia volgare francese nasce in In area iberica, uno dei prodotti più rilevanti della storiografia catalana, anche per la notevole cultura letteraria dell’autore, è la ...
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Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] pan di Spagna è sconosciuto in Spagna e la crema catalana si chiama in catalano crema queimada «crema bruciata».
Beccaria 147-268.
Frosini, Giovanna (20092), L’italiano in tavola, in Lingua e identità. Una storia sociale dell’italiano, a cura di P. ...
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Febrer, Andreu
Marco Boni
Poeta catalano, autore della prima traduzione catalana della Commedia. Nato tra il 1375 e il 1380 a Vich, entrò giovanissimo nella cancelleria del re Martino I l'Umano, alla [...] in " Filologia romanza " IV (1957) 235-266; A.M. Badía Margarit, La versione della D.C. di A.F. e la lingua letteraria catalana, in Atti dell' VIII Congresso Internar. di Studi Romanzi, II, Firenze 1959, 3-35; R. Brummer, Ueber die Eigennamen in der ...
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Castiglia
Vito Tirelli
. L'accenno al regno di C. in Pd XII 53-54 funge da puro riferimento geo-politico e serve a meglio localizzare topograficamente Calaruega (Calaroga), città natale di s. Domenico.
Dopo [...] voluto riflettervi un implicito giudizio di immaturità letteraria della lingua. Sorprende, a ogni modo, di non trovare i primi due voll. per la contrapposizione della storiografia catalana alla concezione unitaria di quella castigliana); D.A., De ...
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Per isola linguistica si intende una comunità (o un insieme ridotto di comunità geograficamente contigue) in cui sia tradizionalmente in uso una varietà linguistica nettamente diversa da quella praticata [...] penisole l’Alto Adige/Südtirol rispetto all’area transalpina di lingua tedesca o i territori di parlata provenzale che continuano al di , venetofonia ‘importata’ nel contado friulano; ➔ catalana, comunità), altre formate da ‘villaggi’ connotati ...
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Villena, Enrique de
Joaquín Arce
Nome con cui è più noto lo scrittore spagnolo Enrique de Aragón (1384-1434), discendente dalle famiglie reali di Aragona e di Castiglia, che ebbe anche fama di mago [...] a termine nel 1428, dieci mesi prima di quella catalana di Andreu Febrer. La traduzione castigliana rimase praticamente sconosciuta del castigliano del primo trentennio del '400 alla lingua dantesca.
Allo stato attuale delle ricerche bisogna mettere ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] Pittore, 3° sec. a.C.). La reazione contro questo scrivere in lingua straniera per stranieri è guidata da Catone il Censore, ma proprio due alla metà del 17° sec. dalle rivoluzioni: la catalana, l’inglese, la napoletana con un impatto enorme sulla ...
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Alfònso V il Magnanimo (sp. el Magnánimo) re di Aragona, IV come conte di Catalogna, I come re di Napoli. - Lottò a lungo contro la dinastia francese degli Angiò per la successione al trono di Napoli, [...] istituzioni e costumi di Spagna (e, nella corte, la lingua); fu perciò assai malvisto come straniero. Ma fece di Napoli culturale, si sforzò di fondere Catalani e Castigliani e, continuando la tradizione catalana di espansione nel Mediterraneo e in ...
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iberoromanzo
iberoromanżo agg. e s. m. [comp. di ibero- e romanzo1]. – Denominazione data al gruppo linguistico romanzo della penisola iberica costituito dalle lingue portoghese, spagnola e catalana e relativi dialetti.
catalano
agg. e s. m. (f. -a) [dallo spagn. catalán]. – Della Catalogna, regione autonoma della Spagna nord-orientale: lingua c. (o il catalano s. m.), letteratura, arte c.; abitante o nativo della Catalogna; i C., le donne catalane. In metallurgia,...