SCUOLA POETICA SICILIANA, FORTUNA E TRADIZIONE
LLino Leonardi
"Oggi il termine di Siciliani vale a designare i rimatori, di qualsiasi regione italiana, che appartennero a quella corte o le gravitarono [...] , senza lasciare spazio per iniziative culturali indigene di diversa natura (tanto che anche autori d'origine italiana adottano la linguad'oc come tramite incontrastato del genere lirico).
Testimonianze episodiche di natura analoga si trovano del ...
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MAZZEO DI RICCO
FFortunata Latella
Rimatore di Messina appartenente al movimento poetico della Scuola siciliana (v.); la sua attività è da collocarsi nel periodo posteriore alla morte di Federico II [...] più allusivo e raramente puntuale nel richiamo lessicale (Latella, 1998-1999).
Il tributo pagato da M. alla lirica in linguad'oc si esplica anche nel recupero dei generi poetici; le già citate Amore, avendo e Sei anni si inscrivono così nel ...
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LANFRANCHI, Paolo
Giuseppina Brunetti
Poeta pistoiese attestato fra il 1282 e il 1295 di cui si ignorano data di nascita, di morte, attività e professione. Ciò che è noto si fonda ancora sui documenti [...] alle cc. 74v-75r.
Fra il primo e il secondo soggiorno a Bologna si data solitamente la composizione del sonetto in linguad'oc Valenz senher, rei dels Aragones, composto forse a Barcellona (ma non è dimostrabile un soggiorno del L. nella città, né ...
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FERRARINO da Ferrara
Calogero Salamone
Nacque a Ferrara, probabilmente intorno alla metà del sec. XIII.
Ultimo tra i trovatori italiani in lingua provenzale, è più noto come compilatore del florilegio [...] sez. francese del manoscritto provenzale estense, in Archivum Romanicum, I (1917), pp. 307-316 passim;D'A. S. Avalle, La letteratura in linguad'oc nella sua tradizione manoscritta, Torino 1961, pp. 63-64; L. Allegri, Frammento di antico florilegio ...
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PATECCHIO, Gerardo
Luca Morlino
PATECCHIO, Gerardo. – Nacque a Cremona nella prima metà del XIII secolo.
Il suo nome, compreso tra i testimoni e garanti del rinnovato patto di alleanza ghibellina tra [...] poeti del Nord Italia, tra cui il mantovano Sordello da Goito, scelsero invece di emulare i trovatori direttamente nella linguad’oc di questi ultimi, ritenendola più prestigiosa. Lo scambio di rime tra Patecchio e Ugo da Perso documenta inoltre la ...
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GALVANI, Giovanni
Francesca Brancaleoni
Nacque a Modena il 24 giugno 1806, figlio secondogenito di Giuseppe e Giuseppina Conti. Precocissimo, ancora fanciullo studiò la geometria, la retorica e la fisica, [...] glottologico su alcuni idiotismi locali, e il Novellino provenzale (Bologna 1870), versione italiana di diverse razos di trovatori in linguad'oc.
Trascorsi gli ultimi anni in precarie condizioni di salute, il G. si spense a Modena il 19 apr. 1873 ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] meditazione morale, che era già implicita nella letteratura d’oc. Questo cammino più o meno segreto diventa chiaramente della modernità (il romanzo), non può avvalersi né di una linguad’uso comune, né di una consuetudine all’osservazione e alla ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] , sud-orientale, sud-occidentale -, l'ultima delle quali egli vedeva suddivisa in un "ydioma trifarium", cioè nelle tre lingue romanze d'oc, d'oïl e di sì, di cui intuiva esattamente l'unità, ma non la genesi; la divisione delle regioni linguistiche ...
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DA TEMPO, Antonio
Pasquale Stoppelli
Nacque, con molta probabilità, a Padova verso la fine del XIII secolo dal giudice Buzzacarino di Antonio Panevino, appartenente ad una antica famiglia padovana che [...] più vistosa nella cultura del D. riguarda certamente la poesia in langue d'oc, anche perché essa determina precorritrici le intuizioni di cui il D. dissemina il suo trattato. Basti richiamare la sua affermazione "lingua tusca magis apta est ad literam ...
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Filologo e critico italiano (Modena 1917 - Roma 2001), figlio di Gino. Prof. di filologia romanza nelle univ. di Pavia (dal 1954) e Roma (dal 1956), socio naz. dei Lincei (1984) e membro di prestigiose [...] metodo: La lingua dei trovatori (1965); La tradizione trobadorica nella prospettiva dantesca (1966); La linguad'oïl (1971 temi e d'ideologie nella narrativa medievale (1981). Curò inoltre una Antologia delle letterature medievali d'oc e d'oïl (1961 ...
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oc
‹òk› avv., provenz. ant. [lat. hoc, adoperato per risposta affermativa in frasi come hoc fecit «ha fatto proprio questo», «sì, l’ha fatto»]. – Voce equivalente, per sign. e uso, all’ital. sì. In partic.: lingua d’oc (in Dante, lingua d’oca),...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...