Letterato (Modena 1505 circa - Chiavenna 1571). Lettore di diritto a Modena dal 1532, fu nel 1560 processato e condannato in contumacia dall'Inquisizione, forse anche per effetto delle accuse di eresia [...] e il commento della Poetica di Aristotele (1570), la sua opera più importante. Ricordiamo inoltre il commento alle Rime del Petrarca, la Sposizione a XXIX canti dell'Inferno dantesco e la Giunta fatta al Ragionamento degli articoli e de' verbi ...
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Missionario gesuita ed esploratore (Pistoia 1684 - Roma 1733). Inviato in India per stabilirvi delle missioni, si recò a Delhi (1714) e di là iniziò un viaggio attraverso il Tibet giungendo nel 1716 a [...] Lhasa. Durante il soggiorno in quel paese (fino al 1721) studiò la lingua e la storia locali, e scrisse una relazione del suo viaggio (Notizie istoriche del Thibet ..., pubblicata, a cura di L. Petech, nella collezione "Il nuovo Ramusio", 1954-56). ...
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Scrittrice algerina di lingua francese (Chercell 1936 - Parigi 2015). Nelle sue opere si è soffermata su temi quali la conquista delle libertà umane unita a una ridefinizione dell'identità personale, anche [...] 1993). In L'amour, la fantasia (1985; trad. it. 1995), la realtà algerina è raccontata in rapporto alla violenza del passato coloniale; ancora imperniati sulla condizione femminile sono Ombre sultane (1987; trad. it. 1999) e Vaste est la prison (1995 ...
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Benché negli autografi si denomini Iohannes Boccaccius de Certaldo civis, o più semplicemente Iohannes de Certaldo (in volgare, Giovanni di Boccaccio da Certaldo) e poi, nell'opera De montibus e in una [...] la sua salute se ne risente, ed il gaio autore del Decameron si riduce in tale stato, da non poter fare altro che dolersi all'estero: infatti, per tacere delle traduzioni in altre lingue, Goffredo Chaucer, alcuni anni dopo, lo ridusse in inglese ...
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Figlio di Francesco, fu detto Aretino, dalla sua patria, Arezzo, dove nacque nel 1370. Trasferitosi a Firenze, con i suoi, non dopo il 1396, ivi iniziò lo studio del greco col Crisolora e frequentò le [...] Firenze stessa, dove si trasferì definitivamente il 14 marzo 1415, ottenendovi poi, nel giugno del 1416, la a noi, critico oculato quanto nessun altro prima di lui. La lingua è la latina, elegante e chiara, senza vane sovrabbondanze, ma non ...
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Nato il 27 luglio 1835 a Val di Castello, in quel di Pietrasanta, da Michele, medico di sentimenti liberali, e da Ildegonda Celli, crebbe nella Maremma pisana, a Bolgheri e a Castagneto, educato fortemente [...] ritratti, facsimili e notizie importanti nell'Albo carducciano, Bologna 1908. Traduzioni di poesie del C. si hanno in tutte le lingue europee. Delle lettere, spesso molto belle, si hanno due volumi, Bologna 1911, 1913; e Da un carteggio inedito di G ...
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SEMANTICA (fr. sémantique; ted. Bedeutungslehre; ingl. sematology)
Benvenuto Terracini
Parola foggiata, dal gr. σημαντικός, attraverso una σημαντική [τέχνη] (M. Bréal), per indicare lo studio degli elementi [...] parte della linguistica generale e trae i suoi materiali dalla lessicografia delle singole lingue.
Si dice significato il fatto che la materia fonica del linguaggio, per un fondamentale processo di obiettivazione, acquisti la capacità d'indicare ciò ...
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GIUSTI, Giuseppe
Plinio CARLI
Nacque a Monsummano, in quel di Pescia, il 13 maggio 1809, d'agiata e nobile famiglia. Fece i primi studî sotto la guida di un prete del paese, rozzo e manesco, presso [...] di componimenti, rapidi e per lo più spiritosi, l'arte del G. si venne a mano a mano affinando, e raggiunse il grado più e di brio, piene d'efficacia nell'energia espressiva della lingua e nella snellezza dei metri svariatissimi.
Le liriche amorose e ...
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Quando egli nasceva a Torino, il 24 aprile 1719, le condizioni morali e intellettuali del Piemonte erano così poco liete che, come Carlo Botta lasciò scritto, "i preclari ingegni che avea il Piemonte generati, [...] più di ogni altro un forte influsso sulla mente e sullo spirito del giovane Italiano. Il quale sentì finalmente in Inghilterra la sua anima che è uno dei migliori dizionarî delle due lingue; mentre si veniva preparando, con studî diuturni e pazienti, ...
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Scrittore nato a Padova il 15 maggio 1730, morto nella sua villetta di Selvazzano il 4 novembre 1808. Studiò e poi insegnò nel famoso seminario padovano, acquistandovi una solida e svariatissima cultura [...] foggiarsi un suo vocabolario secondo la potenzialità della lingua e in connessione con lo stile suo proprio. Dal Saggio si può dire che derivino, da un lato, la reazione del Cesari, dall'altra, la guerra del Monti contro l'Accademia della Crusca. Un ...
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lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...
si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in tal modo, nel modo che si è detto o che...