GATTILUSIO, Luchetto
Roberto Gigliucci
Figlio di Giacomo e di Alasina Usodimare, nacque a Genova non oltre il 1230, probabilmente nel terzo decennio del secolo (risulta da un documento che nel 1248 [...] del 1307, ma, per ragioni di età, la data della sua morte è da collocare poco dopo.
Al G. sono attribuiti sei componenti scritti in lingua nel 1273. Il poeta adotta un registro ironico; si stupisce del fatto che il marchese Moroello Malaspina, pur in ...
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CAGGIO, Paolo
SSantangelo
Nacque a Palermo nel primo quarto del sec. XVI.
Della sua appartenenza a nobile famiglia dà testimonianza, in una lettera all'Aretino, Ottaviano Precone, vescovo di Monopoli, [...] Delle macchie della luna, onde si cagioni e di che figura sia, è una esposizione e interpretazione del canto II del Paradiso sulla scorta delle teorie scientifiche e filosofiche del tempo. Dei suoi studi sulla lingua italiana sono un documento la ...
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CAPPONI, Gino
Michael Mallett
Nacque intorno al 1350 da Neri di Recco e da Francesca di Lapo Magli. Fu uno dei principali uomini politici fiorentini del Periodo premediceo e con i suoi successi e il [...] cittadini proscritti in quel periodo.
Dopo il 1391 il C. si alleò manifestamente agli Albizzi; in quell'anno passò lo scrutinio D. M. Manni nelle Cronichette antiche di vari scrittori del buon secolo della lingua toscana, Firenze 1733, pp. 251-81, e ...
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DELLA ROCCA, Arrigo
Jean-A. Cancellieri
Figlio di Guglielmo, nacque nel quarto decennio del sec. XIV in Corsica, da nobile famiglia della Banda di Fuori che aveva preso nome dal sito fortificato di [...] Giovanni Della Grossa ci ha conservato, nella sua lingua arcaica, il ricordo di questa cerimonia d'intronizzazione re d'Aragona l'11 ottobre, accordo in forza del quale le due parti si impegnavano a non fornire aiuti, rispettivamente, ai ribelli ...
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DOMANICO, Giovanni
Giuseppe Masi
Nacque a Rogliano (Cosenza) il 17 ag. 1855 da Domenico e da Caterina Cardamone.
Il padre, cattolico di formazione giobertiana e amico di diversi uomini politici, era [...] coi gruppi politici affmi professava un aperto ed estremo possibilismo.
Dopo l'esperienza romana e fino al 1897 l'azione del D. si svolse prevalentemente tra il Napoletano e la Calabria. Fissata la sua residenza a Resina, un comune alle falde ...
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DORIA, Giannettino (Giovanni)
Maristella Cavanna Ciappina
Nobile genovese, figlio di Tomaso e di Maria Grillo, fu erede e luogotenente di Andrea Doria.
L'essere stato designato successore del grande [...] deldel carattere deldeldelDelDeldeldeldelsideldeldelsideldeldel papa, delsidel 1528, la morte deldeldeldel "garibetto") fanno si che del D., una volta ucciso, sideldel pittore (e quindi anche del D.) del 1546. E certa elusività deldeldeldel ...
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BELLEZIA, Giovanni Francesco
Valerio Castronovo
Nato nel 1602 in Torino, figlio del giureconsulto Gaspare, si addottorò in legge nel 1622. Lettore presso l'Ateneo di Torino, dal 29 sett. 1625 decurione [...] a confessare al Verrua: "io sono allevato lontano dalle corti e fra la libertà del foro nel quale senza scrupolo si dice tutto ciò che viene in bocca e perciò ho sempre nella lingua quello che ho nel cuore", e ancora: "sto qua troppo circondato e da ...
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DEI, Andrea
Paolo Bertolini
Non si possiedono, allo stato attuale delle nostre conoscenze, notizie sicure su questo personaggio, ritenuto autore di una cronaca trecentesca in volgare, che narra i fatti [...] 'altro Esemplare delle Croniche di Agnolo di Tura del Grasso" (ibid., coll. 126 ss.): "Il nostro esemplare, tuttoché accorciato sia, ho stimato doverlo seguire, perché vi si riconosce dalla purità della lingua venire dall'antico, e vi sono cose che ...
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POLLINI, Girolamo
Ginevra Crosignani
POLLINI, Girolamo. – Nacque a Firenze, presumibilmente nel 1544, da «parenti nobilissimi» (Ghilini, II, 1647, p. 154).
La tradizionale opera sugli scrittori domenicani [...] Elisabetta I Tudor.
La fama di Pollini, infatti, si deve principalmente alla redazione di un testo in lingua volgare che narra delle condizioni dei cattolici inglesi durante il primo ventennio del regno di Elisabetta I, dunque dopo che quest’ultima ...
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JANAVEL (Gianavello), Giosuè
Laura Ronchi De Michelis
Nacque nella frazione Vigne, tra Luserna e Rorà, in Val Pellice (Torino) da Jean e Catherine (il cui cognome non è noto) nel 1617.
La famiglia discendeva [...] di Ginevra: le patriarcali comunità montane si conformarono al modello ginevrino e nel culto l'italiano venne sostituito dal francese, che restò la lingua ufficiale della Chiesa valdese fino alla seconda metà del XIX secolo.
Tanto Vittorio Amedeo I ...
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lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...
si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in tal modo, nel modo che si è detto o che...