PATRIZI, Francesco Saverio
Giuseppe Castellani
Esegeta biblico, nato a Roma il 19 giugno 1797 e ivi morto il 23 aprile 1881. Entrò nella Compagnia di Gesù il 12 novembre 1814 e passò quasi tutta la [...] vita nel Collegio Romano, insegnandovi linguaebraica e Sacra Scrittura.
Opere principali: De interpretatione Apost. Comment., ivi 1867; Cento Salmi tradotti letteralmente dal testo ebraico e commentati, ivi 1875 (trad. franc., 1890).
Bibl.: ...
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MARINI, Marco
Ignazio Di Matteo
Ebraista italiano, nato a Brescia verso il 1542 ed ivi morto nel 1594. Giovanissimo entrò nella Congregazione del SS. Salvatore. Conobbe bene l'aramaico, l'arabo e il [...] greco, ma si approfondì nella linguaebraica. La Repubblica Veneta ebbe il M. per un decennio suo interprete, specie per le lettere che alla Serenissima provenivano dalla Turchia, dall'Egitto e dalla Persia. Il papa Gregorio XIII lo chiamò da Venezia ...
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SHLONSKI, Abrāhām
Poeta ebreo, nato presso Poltava nel 1900. Compì gli studî in Russia e alla Sorbona di Parigi; nel 1921 si trasferì in Palestina, dove intraprese una fervida attività editoriale, pubblicando [...] terra"; Kĕtūbīm "Scritti"; Tūrīm "File"; ‛Amūdaim "Le due colonne").
La sua produzione poetica lo rivela un maestro della linguaebraica e un entusiastico cantore della nuova vita di lavoro iniziata dai primi coloni ebrei in Palestina, pur risentendo ...
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Pseudonimo del poeta Umberto Poli (Trieste 1883 - Gorizia 1957); di famiglia ebraica dal lato materno, fu avviato agli studî commerciali, e fu per lunghi anni direttore e proprietario di una libreria antiquaria [...] incrocio di più culture e non ancora unita all'Italia, costituirono anche l'unico riferimento sicuro in fatto di lingua) ma arricchito dai lieviti del romanticismo germanico e slavo, scaltrito dalla lezione della poesia dialettale veneta (e di quella ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] ristampe delle pubblicazioni del Éabad, le conferenze del Rebbe e anche testi di istruzione popolare in ebraico, yiddish, inglese e altre lingue.
Il gruppo di Sotmar adotta un atteggiamento molto più esclusivo, esortando i suoi membri a tenersi ...
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Pico della Mirandola, Giovanni
Sebastiano Gentile
Nacque a Mirandola nel 1463 da Giovan Francesco I e da Giulia Boiardo. Studiò diritto canonico a Bologna e Ferrara negli anni 1477-78. Tra il 1478 e [...] e a Fratta, dove Guglielmo Raimondo Moncada (conosciuto dai suoi contemporanei come Flavio Mitridate) lo avviò alla linguaebraica e tradusse per lui una serie di testi cabalistici oggi conservati presso la Biblioteca Apostolica Vaticana; apprese ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Relazioni culturali fra Est e Ovest
Juan Vernet Ginés
Julio Samsó
Charles S.F. Burnett
Pietro B. Rossi
Tzvi Langermann
Relazioni [...] è, poi, il fatto che gli Ebrei fossero sprovvisti del potere politico per 'appropriarsi' di alcunché. Il pubblico di linguaebraica era composto in larga misura da 'consumatori' di scienza, e il lavoro di traduzione va piuttosto visto come un atto ...
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Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO (v. vol. v, p. 209 e s 1970, p. 504)
K. M. D. Duunbabin
R. Farioli Campanati
F. Bisconti
D. Mazzoleni
A partire dal 1968 il Bulletin de l'Association [...] nei toni del bruno, reca nelle mani un codex aperto con lettere indicate da tessere separate, per indicare la linguaebraica, con allusione al Vecchio Testamento; la seconda, immagine della Chiesa dei Gentili, indossa tunica e palla e la grafia ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. L'ottica
A. Mark Smith
Graziella Federici Vescovini
Eyal Meiron
L'ottica
L'eredità dell'ottica araba nel mondo [...] ebrei in Spagna e in Italia s'interessavano alla materia.
Oltre alle traduzioni dall'arabo, il lettore di linguaebraica poteva contare su un certo numero di trattazioni enciclopediche dei problemi ottici. Infatti, quasi tutte le opere enciclopediche ...
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Teofilo Folengo: Opere
Carlo Cordié
Nel gennaio 1517 usciva, a Venezia, un volumetto in latino maccheronico, in versi e in prosa, sotto lo pseudonimo di Merlin Cocaio, poeta mantovano. Aveva titolo [...] dei costumi dei personaggi e, vero e proprio merliniano sigillo, mette in bocca a Michea e a Sofonia un dettato in linguaebraica. La serata della Pinta non può non venir fantasticata da chi ami il Folengo, anche pensando come lui, buon musico, avrà ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.