SIONISMO
Elia S. Artom
. Definizione e caratteri generali. - Si designa con questo nome il movimento moderno tendente alla costituzione in Palestina di una sede nazionale ebraica, per dare modo a quegli [...] .000 ettari e con una popolazione di circa 72.000 coloni, di cui circa 7500 occupati direttamente nell'agricoltura. La linguaebraica era ormai di uso abituale fra tutta la popolazione nuova, ed era sostenuta da un gran numero di scuole elementari e ...
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Ebraista, nato a Livorno il 30 dicembre 1836, morto a Firenze il 31 gennaio 1901. Fu prima insegnante privato, poi, dal 1876 fino alla sua morte, professore di linguaebraica nel R. Istituto di studî superiori [...] in Firenze. Divulgò, primo in Italia, le dottrine della critica biblica documentaria tedesca, con spirito indipendente da confessionalismo, ma senza asprezze polemiche. Sue opere principali: Il libro di ...
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Introduzione Storica. -1. Il vocabolo algebra è una derivazione della parola araba al-giabr, che si trova per la prima volta nel libro Kitāb al-giabr wa 'l-muqābalah dell'astronomo e geografo Muhammad [...] persona col monaco tedesco Giordano di Sassonia (morto nel 1237), generale dell'ordine dei domenicani.
Un'opera scritta in linguaebraica da Abrāhām bar Chijja ha Nasi, di Barcellona, noto col nome di Abramo Savasorda (intorno al 1100), e tradotta ...
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MAOMETTO (deformazione europea, risalente al Medioevo. dell'arabo Muḥammad)
Carlo Alfonso Nallino
Fondatore della religione e dello stato musulmano, nato alla Mecca fra il 570 e il 580 d. C., morto a [...] non pensasse menomamente ad una conversione degli ebrei, già possessori della vera religione e dei suoi libri rivelati in linguaebraica a loro uso nazionale; ma lo portavano anche logicamente ad aspettarsi che gli ebrei l'avrebbero accolto come un ...
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TOLEDO (A. T., 37-38, 39-40)
Giuseppe CARACI
José F. RAFOLS
José A. DE LUCA
Mario NICCOLI
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Capoluogo dell'omonima provincia, e una delle città spagnole più celebri per la sua storia e la ricchezza [...] di S. Maria Bianca ma più ricca, con rilievi in stucco, intramezzati da stemmi di Castiglia e versetti in linguaebraica. Il palazzo municipale, edificato al tempo dei Re Cattolici e modificato nel sec. XVIII, ha una bella facciata classicheggiante ...
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. Uno dei libri della Bibbia ebraica che fa parte della terza classe, detta dei Kethūbhīm o Agiografi, e precisamente di quel gruppo dei cinque più brevi scritti: i Cinque Rotoli (Mĕgilloth) o Volumi. [...] Sapienza (Sapienza di Salomone), e analogo a quanto contiene il testo dell'Ecclesiaste. - La linguaebraica usata nel libro non è la pura e classica lingua dei tempi più antichi, bensì quella di dopo il ritorno dall'esilio babilonese, usata quasi ...
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SINAGOGA
Umberto CASSUTO
Bruno FUNARO
Il vocabolo greco συναγωγή "riunione", "assemblea" fu frequentemente adoperato dal giudaismo ellenistico per designare le proprie riunioni e organizzazioni cultuali. [...] il bisogno di funzionarî stabili, per la difficoltà di trovare tra i fedeli persone sufficientemente esperte nella liturgia e nella linguaebraica. E con un processo graduale di cui è difficile fissare la cronologia, forse diversa per i diversi paesi ...
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LEONE Ebreo
Giuseppe Saitta
Jehudah Abrabanel, noto sotto il nome di Leone Ebreo, figlio d'Isacco dell'antica e gloriosa famiglia Abrabanel, nacque all'incirca l'anno 1465 e visse a Lisbona fino al [...] De coeli armonia, scritto a istanza di Pico della Mirandola, è perduto. Si conservano invece cinque componimenti poetici in linguaebraica e in distici.
Bibl.: S. Munk, Mélanges de philos. juive et arabe, Parigi 1857; B. Zimmels, Leo hebraeus, Lipsia ...
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Pseudonimo e dal 1924 nome ufficiale di Shmuel Yosef Czaczkes, scrittore di famiglia ebrea, nato a Buczacz (Galizia) il 17 luglio 1888 e morto a Rehovot (Israele) il 17 febbraio 1970. Membro dell'Accademia [...] , all'epoca sotto dominio ottomano. L'anno dopo uscì la novella Agunot (Le derelitte) che, scritta in ebraico, segna il definitivo abbandono della lingua yiddish. Nel 1913 si recò in Germania per studiare, ma lo scoppio della Prima guerra mondiale lo ...
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SONCINO (Soncinati)
Giannetto Avanzi
Famiglia israelita di tipografi nomadi, operanti nei secoli XV e XVI. Trae il nome da Soncino (v.), dove ebbe a stabilirsi un dotto rabbino e medico, originario di [...] dal 1521 al 1526, ed Eleazar, che continuò l'officina di Costantinopoli sino al 1547.
Girolamo fu dottissimo nella linguaebraica, oltre che espertissimo nella sua arte; le sue edizioni, quasi tutte assai rare, testimoniano una perfezione grafica che ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.