(A. T., 166-167).
Sommario. - Geografia: Generalità (p. 387); Storia dell'esplorazione (p. 388); Geologia (p. 393); Morfologia (p. 394); Clima (p. 399); Idrografia (p. 401); Flora (p. 404); Fauna (p. 406); [...] Vi sono poi due giornali ad uso della comunità ebraica. La chiesa presbiteriana di Melboume mantiene una scuola cinese composta da un certo numero d'individui che parlano una stessa lingua e possiede un territorio definito, i cui confini sono noti a ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] Tracce di derivazioni verbali si hanno sino dal sec. XVII a. C. in lingue di popoli aventi relazioni con l'India e con la Grecia, come gli dello Schiaparelli, che comprendono pure studî sull'astronomia ebraica e greca e su qualche punto relativo al ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] 1989, art. 17), si deve segnalare il settore dei b. c. ebraici. Con un censimento realizzato tra il 1984 e il 1987 dall'Istituto Beni riferirsi alla classificazione dei popoli in base alla loro lingua (la parola etnografia era stata usata alla fine ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] le guerre dell'indipendenza nazionale, della collezione ebraica adunata dai fratelli Lattes, dei codici Morbio Parini, che prese parte all'aspra polemica suscitata dal Dialogo sulla lingua toscana (1759) del padre O. Branda, difendendo i poeti ...
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. Il lat. cohors, chors, o cors (connesso etimologicamente con hortus e col ted. Garten) indica anzitutto il cortile, il terreno adiacente alla villa; da questo significato si è svolto quello di gruppo [...] grandi monarchie orientali dovettero influire sulla formazione di quella ebraica: numerosi particolari ci sono dati dalla Bibbia sulla certi casi, la corte può autorizzare l'uso di altre lingue. Durante il procedimento, è ammesso l'intervento di terzi ...
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GENOVA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe ANDRIANI
Piero BAROCELLI
Orlando GROSSO
Alfredo SCHIAFFINI
Tammaro DE MARINIS
Francesco TOMMASINI
Claudia MERLO
Vito Antonio Vitale
*
Città della Liguria.
Sommario: [...] Mariae Cruciferorum" si conserva nella Biblioteca civica di Genova. Nel 1516 fu pubblicato un Salterio in cinque lingue (araba, greca, ebraica, caldea, latina) curato da Agostino Giustiniani, e stampato da Pietro Paolo Porro: esso è celebre non solo ...
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SIRIA
Aldo SESTINI
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Giuseppe FURLANI
Arnaldo MOMIGLIANO
Pietro ROMANELLI
Guillaume DE JERPHANION
F. Lor. F. G. *
(A. T., 88-89 e 91).
Sommario: Nome e limiti [...] ed è rimasta tale fino al giorno d'oggi. Numerose furono anche le lingue che vi si parlarono: la hurrita, la hittita, l'amurrita, l'aramaica pagani, di una chiesa cristiana e di una sinagoga ebraica.
Periodo paleocristiano. - La Siria e le regioni ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] o per dir mii: Fol divèrs tradutt dal parlar napulitan in lingua bulgnesa, per rimedi innucent dla sonn e dla malincunj (1742), umanità; nel 1455 una di greco; nel 1464 una di ebraico; nel 1520 un'altra di caldaico: riflessi cospicui del rinascimento ...
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Il termine famiglia deriva dal latino familia, che dal significato originario di "convivenza di servì sotto uno stesso tetto" (cfr. famulus) passò a designare tutti quelli che vivevano sotto l'autorità [...] varî popoli il termine per indicare la seconda moglie (ebraico ṣārāh) significa "nemica, rivale". Sembra che il sororato quale avverte che il termine si riferiva tanto alle res (nella lingua delle XII tavole) quanto alle persone. La sua definizione: ...
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TEATRO
Paolo Enrico ARIAS
Biagio PACE
Carlo ROCCATELLI
Ugo Enrico PAOLI
Silvio D'AMICO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Silvio D'AMICO
*
(gr. ϑέατρον, derivato dal verbo ϑεάομαι "guardo, sono spettatore"; [...] se non del sionismo, d'una nuova coscienza ebraica, erano stati quei teatri ebraici che pure s'erano andati creando tra la numero totale di circa 4700, dove si recita in quaranta lingue diverse. Si noveravano nello stesso anno in Russia 1500 registi, ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.