MANTOVA (A. T., 24-25-26)
Clinio COTTAFAVI
Arturo SOLARI
Romolo QUAZZA
Adelmo DAMERINI
Leone Andrea MAGGIOROTTO
Tammaro DE MARINIS
Manfredo VANNI
Importante città della Lombardia, capoluogo di [...] parte della dodecapoli padana, conservando dell'antica nazionalità la lingua e le istituzioni ancora sul principio dell'età imperiale, ciò che non fu portato via, fu distrutto. La colonia ebraica cacciata fuori in blocco e tutti i suoi beni venduti. ...
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PADOVA (A. T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Giuseppe FIOCCU
Attilio SIMIONI
Tammaro DE MARINIS
Roberto CESSI
Elio MIGLIORINI
Paola ZANCAN
Giusto ZAMPIERI
Città del Veneto, con 83.000 abitanti (secondo [...] 131.066 (di cui 83 mila nel centro). Molto rilevante è la comunità ebraica.
Gran parte del comune è ricoperto da campi seminati (77,7 kmq., A. Palesa (1873), dalla raccolta di testi di lingua di Roberto De Visiani e dalla collezione degli autografi.
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LEGATURA (fr. reliure; sp. encuadernación; ted. Buchbinderae; ingl. bookbinding)
Tammaro DE MARINIS
Filippo ROSSI
Guido GIANNINI
Il vocabolo indica l'atto e l'effetto di legare i libri, il cucire [...] : sono frequenti nei manoscritti ebraici (fra le più antiche è la custodia di una Bibbia ebraica del 1331), ma non limitate , Mostra di legature fiamminghe, Anversa 1930 (testo in lingua fiamminga).
Per il resto della letteratura sull'argomento si ...
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Stato dell'Arabia, situato nell'angolo SO. della penisola, tra 18° 20′ e 12° 35′ lat. N. e tra 42° 18′ e 45° long. E., confinato a N. dal Ḥigiāz, a E. dal territorio praticamente autonomo del deserto ad-Dahnā', [...] greche o latine e la sopravvivenza genuina di quei nomi nella lingua araba.
Il regno mineo. - I re sicuramente noti dalle politica, alla quale non furono estranee contese religiose: l'elemento ebraico si fece sempre più forte e l'ultimo re, detto Dhū ...
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In greco classico il termine ha valore di "inviato, rappresentante"; con lo stesso nome si designò anche il "comandante di una spedizione marittima, l'ammiraglio", l'invio di una flotta, e la flotta medesima, [...] "parallelismo" delle frasi, caratteristico della poesia ebraica. Segue l'enumerazione dei peccati da cui τῶν ἁγίων ἀποστπϕλων, conservati in greco e in diverse versioni in lingue orientali, accolti dal sinodo in Trullo (o Synodus Quinisexta) del ...
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Oriente. - La condizione della donna nell'Oriente ha variato secondo i tempi e i luoghi, ma in generale si può dire che le più antiche civiltà orientali, dotate di una salda organizzazione giuridica, assegnarono [...] disuso, tuttavia il rigorismo del culto e della morale ebraica tende a escludere la donna da un'intensa partecipazione scritture, ne impara i versetti greci, ma senza trascurare la lingua latina. Sempre in compagnia della madre, si compiace di un' ...
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Dal significato originario dell'aggettivo greco, vivo ancor oggi nella frase "diritto d'asilo", il termine è passato a designare un luogo in cui persone d'età tenera o avanzata o comunque bisognose d'assistenza, [...] quale abbiamo le informazioni più abbondanti a questo riguardo, è l'ebraica. Secondo l'antica legge (Esodo, XXI, 12-14), l' del suo fondatore si dava maggior peso agli esercizî di lingua, in Piemonte per le raccomandazioni del Boncompagni s'insisteva ...
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Detta anticamente Amstelredamme, Amsteldam; lat. Amstelodamum, cioè "argine dell'Amstel", dal fiume che sbocca nell'antico lago Het IJ, è la capitale effettiva dei Paesi Bassi, essendo l'Aia soltanto residenza [...] stata dapprima di farne contemporaneamente un'università con insegnamento in lingua nazionale, invece che in latino, come si usava per es., nel 1784, venne fondata la Compagnia tedesca ebraica. Si trattava di dilettanti i quali davano opere tedesche, ...
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HITTITI
Giuseppe FURLANI
Popolo che, con centro nell'Asia Minore, sviluppò nel terzo e secondo millennio a. C. una propria civiltà accanto all'egiziana e alla sumero-accada e costituì un grande impero, [...] , Hivviti e altre stirpi formava la popolazione non ebraica della Palestina, e indirettamente dalla parola Khatti con e hurrita. Si avevano niente meno che quindici tavole in lingua hurrita dei Canti di Keshshesh, cioè Gilgamesh. Anche per quanto ...
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La costa di Siria a settentrione del promontorio del Carmelo è costituita da una stretta striscia di terra sulla quale incombono le propaggini dei monti della Galilea, della catena del Libano e dei Monti [...] (dove tende a passare ad -āh), ma nel verbo passa anch'essa, come in ebraico, ad -āh. Anche la sintassi delle due lingue è molto simile, ma in fenicio non è stato ancora constatato con sicurezza il "waw conversivum".
Non è agevole seguire le fasi ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.