GIOBBE (ebr. 'Iyyōbh, gr. 'Ιώβ, Vulgata Iob [Alcuni Padri anche Hiob])
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo Vitti
Nome del personaggio principale d'un libro della Bibbia e titolo del libro stesso.
Il personaggio. [...] a seconda delle teorie e principî personali. È certo che Giobbe è tale capolavoro di lingua e di stile, che accusa un periodo d'oro della letteratura ebraica; ma gli studiosi non convengono nel fissare esattamente i limiti di questo periodo. È anche ...
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Profeta ebreo vissuto sino ai tempi di Ciro, deportato tra i primi a Babilonia, autore del libro omonimo. Di lui parla, come di uomo distintosi per santità e saggezza, il contemporaneo Ezechiele (Ezech., [...] i libri ispirati, son detti "deuterocanonici" i seguenti brani, giuntici soltanto in greco: III, 24-90; XIII; XIV.
Lingua. - Nel libro si distinguono tre parti: l'ebraica (I,1-II, 4a; VIII,1-XII, 13); l'aramaica, detta prima caldaica (II, 4b-VII, 28 ...
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PALMIRA (Παλμύρα, Palmyra; arabo Tadmur)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Renato BARTOCCINI
Oasi situata nel deserto siro-arabo a metà strada circa tra il Mediterraneo e l'Eufrate, a circa 300 km. da questo [...] , XIV, p. 69), che presenta notevole somiglianza con la cosiddetta "quadrata" ebraica; accanto alla scrittura lapidaria si hanno anche forme corsive. La lingua, nonostante la presenza di alcuni termini greci (quasi tutti del linguaggio amministrativo ...
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Profeta ebreo, il terzo nell'ordine dei Profeti minori, che fiorì verso il 750 a. C.
Nella Volgata latina e nelle versioni italiane della Bibbia s'incontrano due altri uomini dello stesso nome: il padre [...] e vigore di affetto, per nobile semplicità di stile, per purezza e proprietà di lingua merita di essere collocato fra i migliori scrittori della classica letteratura ebraica. Non a torto S. Agostino, buon giudice, a mostrare che anche nella Bibbia si ...
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STRABONE (Στράβων, lat. Strabo)
Plinio FRACCARO
Storico e geografo greco, nato ad Amasia, città del Ponto, poco prima del 60 a. C. (64-63?). Apparteneva a ragguardevole famiglia e ricevette un'educazione [...] , da Giuseppe Flavio e riguardano quindi la storia ebraica. L'opera dovette essere largamente usata per la ricchezza di seconda mano. Uso piuttosto limitato fece di fonti latine.
La lingua e lo stile di St. sono quelli del greco comune postclassico ...
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Nacque a Toledo il 23 novembre 1221, morì a Siviglia il 4 aprile 1284. Figlio di Ferdinando il Santo e di Beatrice di Svevia, successe al padre sul trono di Castiglia e León (i giugno 1252). Nessuno dei [...] 'egli facesse tradurre il Corano, il Talmūd e la Cabbala ebraica, e che a Toledo riunisse intorno a sé una specie Murcia e di Toledo accomunava uomini di varie patrie, di varie lingue, di varie religioni tutti volti ad attingere, in un nobile sforzo ...
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Nella Genesi (X, 16-19) Canaan è detto figlio primogenito di Cam e padre di numerosi figli, i quali alla loro volta sono progenitori di popolazioni abitanti il territorio che fu più tardi chiamato Palestina [...] che il cananeo del sec. XIV a. C. era estremamente vicino all'ebraico e al fenicio, il che spiega l'espressione "lingua di Canaan" in Isaia, XIX, 18, per indicare l'ebraico.
In quest'epoca all'influsso egiziano e a quello babilonese si accompagna ...
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Filosofo, saggista e critico letterario tedesco di famiglia ebraica, nato a Berlino il 15 luglio 1892, morto suicida a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Studiò nelle università di Friburgo, Berlino, [...] amicizia, si avvicinò alla teologia e alla mistica ebraiche, che avrebbero rivestito un ruolo di rilievo nella sua e alle persone, dall'altro l'anelito al ripristino della pura lingua originaria della verità - secondo le tesi esposte in Die Aufgabe ...
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UZBEKISTAN.
Michele Castelnovi
Riccardo Mario Cucciolla
– Demografia e geografia economica. Storia
Demografia e geografia economica di Michele Castelnovi. – Stato interno dell’Asia centro-occidentale. [...] parte emigrata dopo che, nel 1994, il Parlamento ha reso ufficiale la lingua e la scrittura uzbeca in sostituzione del cirillico. La presenza russa è scesa nord-occidentale. La plurisecolare comunità ebraica, che ancora negli anni Novanta contava ...
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MEYER, Eduard
Arnaldo Momigliano
Storico tedesco, nato ad Amburgo il 25 gennaio 1855. Dottore in filologia nel 1875, precettore dei figli del console generale britannico a Costantinopoli negli anni [...] ). Conoscitore perfetto del mondo classico, sia greco, sia romano, padrone della lingua e della cultura di alcune tra le maggiori civiltà orientali (in specie l'ebraica e l'egiziana), capace di lavorare in profondità, per una straordinaria dote ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.