STANCARO, Francesco
Teologo, polemista e riformatore, nato a Mantova verso il 1501 (non, come si è detto spesso, da famiglia ebraica), morto a Stobnica (Polonia) il 12 novembre 1574. Prete, intorno al [...] della riformatione si della dottrina cristiana come della vera intelligenza dei sacramenti e una grammatica della linguaebraica. Trasferitosi a Chiavenna, diede, a proposito della controversia eucaristica, un primo saggio del suo temperamento di ...
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. Questo termine, trascrizione del greco ἀντιλεγόμενα (sott. βιβλία) cioè "discussi, controversi (libri)" pare sia stato usato per la prima volta da Clemente Alessandrino, per indicare quei libri cristiani [...] detta di Pietro. E la lettera Agli Ebrei dice che sia di Paolo, e che sia stata scritta per gli Ebrei in linguaebraica, e che Luca, avendola tradotta con cura, la elargì ai Greci". Eusebio stesso mette in un primo gruppo i libri riconosciuti da ...
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Erudito ebreo, nato, a quanto pare, in Italia, da famiglia di origine francese, fra il 1435 e il 1438; morì dopo il 1504. Educato a Firenze, visse in diverse città italiane come precettore in casa di facoltosi [...] notevoli rapporti con le dottrine d'amore correnti nel suo tempo e nel suo ambiente. Fu maestro di linguaebraica e di letteratura ebraica a Giovanni Pico della Mirandola.
Parte dell'ampia introduzione al Ḥēsheq Shelōmōh fu pubblicata col titolo Sha ...
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Scrittore ebreo, nato a Béziers verso il 1270, morto verso il 1340. La sua produzione letteraria, che s'iniziò nel suo quindicesimo anno, è vastissima. Valentissimo nell'uso letterario della linguaebraica, [...] del mondo), che ha avuto molta fortuna: quasi settanta edizioni, una quantità di commenti, traduzioni in latino e nelle principali lingue moderne.
Bibl.: E. Renan, Les écrivains juifs français du XIVe siècle, Parigi 1893, pp. 2-57; H. Gross, Gallia ...
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. Se la specialissima condizione in cui gli ebrei si trovano fin dall'inizio della loro dispersione nel mondo (v. diaspora) ha provocato ovunque e in tutti i tempi l'avversione, manifestatasi in forme [...] .
Il nome stesso ci illumina a tale proposito. Se di lingue e di nazioni "semitiche" s'incominciò a parlare sin dalla fine Judentum und der Staat, 1857) considerarono la "questione ebraica" dal punto di vista dell'ideale dello stato nazionale etico ...
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L'e., inteso soprattutto come espressione di religione professata, è sostanzialmente ancora oggi quel fenomeno etico-religioso che, derivato dall'Antico Testamento, trovò formulazione e definitiva sistemazione [...] definito Tōrāh e che costituisce la più antica testimonianza non soltanto della religione ebraica, ma anche della tradizione, della cultura, del diritto, della lingua, della civiltà, della storia, della specifica nazionalità del popolo d'Israele. In ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] . Il resto, quasi tutta la parte filosofica e biblica (differenza tra gli angeli e gli uomini nel comunicare tra loro; la linguaebraica data da Dio ad Adamo rimasta inalterata [opinione che rettificherà in Par. XXVI, vv. 124-127]; l'origine della ...
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Scienza egizia. Cosmogonia, cosmologia e teologia
Jan Assmann
Mark Smith
Jürgen Zeidler
Cosmogonia, cosmologia e teologia
Nell'Antico Egitto non è possibile separare la conoscenza che riguarda le [...] importanti al riguardo, costituisce, anche se alla lontana, una libera traduzione dell'Inno di Akhenaton, pervenuta in linguaebraica attraverso sconosciuti tramiti cananei. Altri testi, come i discorsi di Dio contenuti nel Libro di Giobbe (Giobbe ...
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Pietro, santo
Prosper Grech
La fonte principale della vita di P. è il Nuovo Testamento; questo però deve essere integrato da fonti patristiche e da testimonianze archeologiche. Nel Nuovo Testamento [...] di natura midrashica. Al tempo di Gesù, quando veniva letta la Bibbia in linguaebraica, il testo letto veniva subito tradotto da un metarguman in lingua aramaica (targum). Questo interprete qualche volta aggiungeva ad un testo certe inserzioni per ...
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Gli ebrei a Venezia nella prima metà del Novecento
Simon Levis Sullam
Al principio del Novecento, giunto a compimento il lungo processo di integrazione avviato oltre un secolo prima, il gruppo ebraico [...] , e di una «scuola religioso-morale» (Talmud Torà) maschile e femminile, cioè un corso pomeridiano di religione e linguaebraica, per 90 bambini delle prime tre classi elementari. La condizione sociale degli alunni era quella di «famiglie povere e ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.