Uomo pubblico ed economista, nato a Capodistria l'11 aprile 1720, morto a Milano il 22 febbraio 1795. Fu studente a Padova e coltivò prima la giurisprudenza, poi la geometria, mostrando anche vivo interesse [...] per le lingueebraica e greca. Fallitogli un tentativo di grande industria laniera, si diede tutto agli studî. A 24 anni aveva rappresentato in varî teatri, con successo, una tragedia, Ifigenia in Tauri, e tradotto e commentato la Teogonia di Esiodo. ...
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LEONE Africano
Angela Codazzi
Geografo arabo del sec. XVI convertito al cattolicismo, il cui nome originario era al-Ḥasan ibn Muḥammad al-Wazzān. Assai poco ci è noto della sua vita. Nacque verso il [...] di vocaboli arabi, accompagnati nei primi fogli dalla traduzione in ebraico e latino, poi da quella in latino, poi in spagnolo sua cattura e l'avesse poi tradotto nella nostra lingua. Della Descrizione esiste un manoscritto acquistato nel 1932 ...
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Erudito e poligrafo ebreo, nato a Toledo nel 1092 o poco dopo, visse lungo tempo a Cordova. Per ragioni imprecisate dové lasciare la Spagna, e la seconda parte della sua vita fu un continuo andar vagando [...] scienza grammaticale creata e svolta dagli ebrei spagnoli in lingua araba egli trasmise ai suoi correligionarî dei paesi cristiani mediante le sue opere grammaticali in ebraico: Mōznaim (La bilancia), Yesōd Diqdūq (Fondamento della grammatica); Ṣaḥōt ...
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. L'Antico Testamento dà agli antichi abitanti della Palestina e della Siria in genere il nome di Amoriti. In alcuni passi sono chiamati con questo nome gli abitanti precananei della Palestina, Isaia, [...] o Amorriti s'intendono i popoli abitanti la Siria antica fino al definitivo formarsi della nazione ebraica. Si suppone che questi popoli fossero di lingua semitica e che emigrassero in parte anche nella Babilonide e in Mesopotamia. Ma sulla loro ...
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Yehoshua, Abrāhām B.
Maria Pia Tosti Croce
Scrittore israeliano, nato a Gerusalemme il 9 dicembre 1936. Ha frequentato l'Università ebraica di Gerusalemme ed è stato segretario generale della Federazione [...] quattro generazioni; la madre, figlia di un ricco mercante sefardita emigrato dal Marocco in Israele nel 1932, era di lingua francese e sensibile alla cultura degli ebrei occidentali. Aperto ai valori culturali ed etici di gruppi religiosi ed etnici ...
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Isola del Nilo di fronte ad Assuan (v.). Deve la sua fama al rinvenimento di un fondo di papiri aramaici, importantissimo per la storia e per la religione ebraica del V secolo.
I papiri aramaici di Elefantina. [...] , III, p. 952), con le parti aramaiche dei quali la lingua dei papiri ha perfetta affinità. A parte gli ostraca e i frammenti Risulta infatti che quei Giudei osservavano il rito della Pasqua ebraica. Ma nel loro culto c'era anche del sincretismo: ...
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La parola ebraica (bĕrākhāh) e la greca (εὐλογία) corrispondenti alla latina (benedictio) e attraverso questa all'italiana benedizione, hanno varî significati: possono esprimere un augurio di prosperità, [...] paesi) dal canto di inni liturgici, specialmente dal Tantum ergo, che è l'ultima coppia di strofe del cantico Pange lingua gloriosi.
Importanti sono anche, per le varie cerimonie che le accompagnano, quella dell'acqua per il battesimo o del fonte ...
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Critico, filologo e storico spagnolo, nato il 4 maggio 1885 a Rio de Janeiro. Prof. di storia della lingua spagnola all'università di Madrid dal 1915, dopo la guerra civile è emigrato negli S.U.A. e ha [...] e soprattutto nell'interpretazione del Medioevo ispanico come risultato dell'incontro di tre culture, goto-cristiana, araba ed ebraica. Fra le altre opere del C. si ricordino, oltre al vecchio e sempre fondamentale studio Algunas observaciones acerca ...
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TIBBŌN (ibn Tibbōn; vocalizzazione non sicura)
Umberto Cassuto
N Famiglia ebraica di scienziati e traduttori.
Yehūdāh ben Shā'ūl, nato a Granata verso il 1120, trasferitosi a Lunel nel 1150 circa, e [...] là vissuto fino a verso il 1190. Scrisse in ebraico un trattato di grammatica e retorica, dal titolo Sōd Ṣaḥūt ha-Lāshōni (Il segreto della purità della lingua), perduto, e un testamento morale più volte pubblicato (recentemente da I. Abrahams, ...
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MOSSE, George Lachmann
Vittorio Vidotto
Storico statunitense di origine tedesca, nato a Berlino il 20 settembre 1918. Nel 1933 si trasferì, per ragioni razziali e politiche, con la famiglia ebrea (proprietaria [...] Wisconsin fino al 1989 e contemporaneamente nell'università ebraica di Gerusalemme.
Dagli iniziali studi di storia pubblicazione di alcune opere in traduzione prima dell'edizione in lingua originale.
Tra le sue opere: The struggle for sovereignity in ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.