MANZONI, Giacomo
Fabio Zavalloni
Nacque a Lugo, in Romagna, il 24 ott. 1816 da Giambattista, proprietario terriero appartenente a una distinta famiglia dell'aristocrazia locale, e da Caterina Monti, [...] universitari (peraltro mai portati a termine), preferì quello dell'ebraico sotto la guida di monsignor N. Wiseman. Tra il . Pomba per la partecipazione alla redazione del Dizionario della lingua italiana, diretto dall'amico N. Tommaseo, conosciuto ai ...
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donna
Margherita Zizi
L'altra metà del cielo
"Errore della natura" (Aristotele), "uomo mancato" (Tommaso d'Aquino), "sesso debole": queste definizioni dimostrano come quasi sempre la donna sia stata [...] sapere e del fare. Questa esclusione si riflette anche nella lingua: la parola 'uomo' significa sia totalità degli esseri umani cui è relegata la donna, contrassegna invece la cultura ebraica e successivamente quella islamica. Alle donne è negato il ...
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SALVINI, Anton Maria. –
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze il 12 gennaio 1653 da Andrea e da Eleonora Del Dua, primogenito di sette figli maschi (oltre lui, Attilio, Vincenzo, Ippolito, Giovan Francesco, [...] civile» (pp. 2-4).
Argomenti morali e dissimulatamente politici si alternano all’elogio dello studio delle lingue antiche, compresa l’ebraica, come funzionali alla più corretta comprensione delle Sacre Scritture nelle fonti originali e non solo sulla ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I termini “islam” o “musulmano” cominciano a entrare nell’uso europeo solo nel XVI secolo. Il Medioevo [...] amico Paolo Alvaro: un laico di probabile origine ebraica, autore dell’opera che ci fornisce maggiori a Maometto un trattamento atroce.
La prima traduzione del Corano in una lingua occidentale è un’idea di Pietro il Venerabile, abate di Cluny e ...
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Piacere
Salvatore Natoli
Il piacere è il senso di viva soddisfazione che deriva dall'appagamento di desideri, fisici o spirituali, come pure di aspirazioni di vario genere. Nel suo significato più immediato [...] Da notare infine che la Bibbia dei Settanta traduce con ἡδονή la parola ebraica ta'am di Numeri (11, 8) nell'accezione di 'buon sapore inteso come superficie sensibile, luogo di contatto: la bocca, la lingua, la gola, a suo modo l'odorato e poi in ...
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Il presente è un tempo della ➔ coniugazione verbale il cui significato non si limita, come suggerisce il termine, a esprimere contemporaneità rispetto al momento dell’enunciazione, ma può anche denotare [...] S’elli dirà [che è migliore] la giudea [= la religione ebraica], io dirò ch’elli pecca contra la mia (Novellino, da Squartini regolarmente espressa dal condizionale presente nelle altre lingue romanze (➔ lingue romanze e italiano; Squartini 1999), ...
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robotica
Leopoldo Benacchio
Uomini artificiali e macchine pensanti
La robotica si occupa della ideazione, progettazione e realizzazione di macchine in grado di operare autonomamente, con o senza controllo [...] sino all’antichità mescolandosi con aspetti magici. Nella tradizione ebraica della cabala magica, per esempio, si parla del . Il termine robotnik viene usato anche oggi in quella lingua, ma per indicare genericamente un lavoratore. La parola robot ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Elisa Soldani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La nascita del sionismo, avvenuta nell’Europa di fine Ottocento, è comprensibile [...] dell’emancipazione illuministica nella Mitteleuropa di lingua tedesca (l’incompatibilità tra cittadinanza Il compito del mandatario è duplice: creare un “focolare nazionale ebraico” e le istituzioni di autogoverno senza che vengano lesi i diritti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La fine dell’Impero ottomano e la disgregazione che ne è conseguita ha eroso un equilibrio [...] penale italiano. Nel 1928 si adotta per la lingua turca scritta l’alfabeto latino, sostituendolo a quello Libro Bianco britannico del 1939, che propone la limitazione dell’immigrazione ebraica a 1500 unità al mese ma non è in grado di arrestare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carolina Belli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La rappresentazione storiografica del processo che dalla fine del Seicento alla fine [...] materna, devono avere a disposizione una Torah che possono comprendere integralmente. Questo non significa abbandonare l’ebraico come lingua sacra, com’è evidente a chi legga lo scritto Ritualgesetz (1767); significa che per gli ebrei il doppio ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.