Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Adriana Valerio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Lituania si rende indipendente nel 1918-1920 in seguito al crollo dell’Impero zarista [...] successivi, alcuni lituani partecipano allo sterminio della comunità ebraica, nella speranza di ingraziarsi in questo modo gli sviluppo nazionale lituano, ad esempio tramite lo status concesso alla lingua che, per la prima volta (e anche in seguito ...
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comunità
Stefano De Luca
Insieme di persone unite da vincoli di appartenenza
Il termine comunità ha due significati prevalenti. Il primo, legato alla critica romantica della società moderna, indica [...] incarico (munus) insieme con (cum) altri"; è presente nella lingua italiana sin dal 13° secolo e viene utilizzata per indicare un comunità in base al credo religioso (le comunità cattolica, ebraica, islamica, buddista e così via), al territorio (le ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] 3° sec. a.C.). La reazione contro questo scrivere in lingua straniera per stranieri è guidata da Catone il Censore, ma a F. Babinger) e il sionismo riapriva il dibattito nella cultura ebraica tra antico e moderno, in Inghilterra R. Pares tornava a ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] un’ampia diffusione dapprima nel mondo di lingua inglese, raggiungendo la Repubblica Sudafricana (dove l sua politica la difesa della terra, in quanto santa e integralmente ebraica. Di qui la creazione di insediamenti in Cisgiordania e a Gaza, ...
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Umanista tedesco (Pforzheim 1455 - Bad Liebenzell, Württemberg, 1522). Dotato di cultura poliedrica e di carattere equilibrato e più che altro disposto a una grande apertura verso le innovazioni nel campo [...] Orléans e Poitiers, occupandosi di diritto ma anche di lingue classiche. Accompagnò il duca Eberardo il Barbuto del Württemberg sveva; fu poi (1519-21) prof. di greco e di ebraico a Ingolstadt, quindi a Tubinga, dove continuò a insegnare fino alla ...
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Linguista italiano (n. Venezia 1935). Prof. di italiano all'Università di Reading dal 1975, fellow della British Academy, socio dell'Accademia della Crusca dal 1991, si è occupato di linguistica teorica, [...] , 1989). Insieme con A. L. Lepschy ha pubblicato La lingua italiana (1981). Ha curato anche una importante Storia della linguistica e dalla Mesopotamia alle tradizioni cinese, indiana, ebraica, araba, greco-latina, fino al pensiero linguistico ...
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Ebraista ed esegeta (Brody, Leopoli, 1881 - Roma 1956). Mutò il cognome Zoller in Zolli nel 1934 e assunse il nome Eugenio all'atto della sua conversione al cattolicesimo nel 1945. Nel 1922 aveva assunto [...] semitiche nell'univ. di Roma (1945-51); inoltre, dal 1946 al 1955, insegnò lingua e letteratura ebraica e aramaica postbiblica nel Pontificio istituto biblico. Tra le sue opere: Israele (1935); Il Nazareno (1938); L'educazione presso gli Ebrei (1952 ...
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Termine sotto il quale si è soliti comprendere tre significati distinti: una serie di attività volte a far apprendere un insieme coordinato di conoscenze; il risultato riscontrabile nel soggetto dell’insegnamento [...] uso teologico: la conoscenza della grammatica greca, latina ed ebraica, della storia, delle scienze naturali, di geografia, di un’i. centrata sulla storia, la geografia, la lingua nazionale e l’apprendimento di mestieri manuali, che andava incontro ...
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Scienza che ha per oggetto la ricerca, la conservazione, lo studio e l’edizione dei testi scritti su papiro.
Papirologia greca e latina
Studia anche gli scritti in greco e latino, redatti su materiali [...] antiche costituiscono dei piccoli nuclei: i nubiani, redatti in una lingua di derivazione egiziana; gli aramaici, appartenenti a una colonia ebraica emigrata in Egitto, soprattutto a Elefantina, risalgono prevalentemente al 5° sec. a.C. Altri ...
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(ebr. Shōmĕrōn) Regione dell’antica Palestina, al centro dell’altopiano a O del Giordano. Confina a N con la piana di Esdrelon, a S con la Giudea e a O con la piana costiera, e rientra quasi interamente [...] regno di Dio sulla terra per 1000 anni. La liturgia si discosta da quella ebraica, specialmente nei riti pasquali. La lingua è una forma di ebraico; l’aramaico samaritano costituisce, con quello palestinese e quello cristiano, il gruppo occidentale ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.