. Se la specialissima condizione in cui gli ebrei si trovano fin dall'inizio della loro dispersione nel mondo (v. diaspora) ha provocato ovunque e in tutti i tempi l'avversione, manifestatasi in forme [...] .
Il nome stesso ci illumina a tale proposito. Se di lingue e di nazioni "semitiche" s'incominciò a parlare sin dalla fine Judentum und der Staat, 1857) considerarono la "questione ebraica" dal punto di vista dell'ideale dello stato nazionale etico ...
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L'e., inteso soprattutto come espressione di religione professata, è sostanzialmente ancora oggi quel fenomeno etico-religioso che, derivato dall'Antico Testamento, trovò formulazione e definitiva sistemazione [...] definito Tōrāh e che costituisce la più antica testimonianza non soltanto della religione ebraica, ma anche della tradizione, della cultura, del diritto, della lingua, della civiltà, della storia, della specifica nazionalità del popolo d'Israele. In ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] . Il resto, quasi tutta la parte filosofica e biblica (differenza tra gli angeli e gli uomini nel comunicare tra loro; la linguaebraica data da Dio ad Adamo rimasta inalterata [opinione che rettificherà in Par. XXVI, vv. 124-127]; l'origine della ...
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Scienza egizia. Cosmogonia, cosmologia e teologia
Jan Assmann
Mark Smith
Jürgen Zeidler
Cosmogonia, cosmologia e teologia
Nell'Antico Egitto non è possibile separare la conoscenza che riguarda le [...] importanti al riguardo, costituisce, anche se alla lontana, una libera traduzione dell'Inno di Akhenaton, pervenuta in linguaebraica attraverso sconosciuti tramiti cananei. Altri testi, come i discorsi di Dio contenuti nel Libro di Giobbe (Giobbe ...
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Pietro, santo
Prosper Grech
La fonte principale della vita di P. è il Nuovo Testamento; questo però deve essere integrato da fonti patristiche e da testimonianze archeologiche. Nel Nuovo Testamento [...] di natura midrashica. Al tempo di Gesù, quando veniva letta la Bibbia in linguaebraica, il testo letto veniva subito tradotto da un metarguman in lingua aramaica (targum). Questo interprete qualche volta aggiungeva ad un testo certe inserzioni per ...
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Gli ebrei a Venezia nella prima metà del Novecento
Simon Levis Sullam
Al principio del Novecento, giunto a compimento il lungo processo di integrazione avviato oltre un secolo prima, il gruppo ebraico [...] , e di una «scuola religioso-morale» (Talmud Torà) maschile e femminile, cioè un corso pomeridiano di religione e linguaebraica, per 90 bambini delle prime tre classi elementari. La condizione sociale degli alunni era quella di «famiglie povere e ...
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COCCHI, Antonio
Ugo Baldini
Nacque il 3 ag. 1695 a Benevento da Giacinto, di Borgo San Lorenzo nel Mugello, e da Beatrice Bianchi di Baselice, nel Beneventano. Il padre si trovava in Campania per curare [...] eruditionis; Observationes in gramaticam graecam; Adversaria in Platonem; In Dantem adnotationes; Studi di linguaebraica; Schedae variae; Notizia della lingua greca, e classazione di greci scrittori; Emendazioni a Senofonte Efesio; Note di vocaboli ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La teoria delle parallele
Christian Houzel
La teoria delle parallele
Secondo la def. 23 che Euclide fornisce nel Libro I degli Elementi, [...] l'esistenza del rettangolo, la quale, tuttavia, è invalidata da un grossolano circolo vizioso.
Il terzo autore di linguaebraica che ha tentato una dimostrazione del postulato V è Lēwî ben Gēršôm (Gersonide, 1288-1344). Egli scrisse un commento ...
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CASTELLESI, Adriano (Adriano da Corneto)
Gigliola Fragnito
Nacque a Corneto (od. Tarquinia) intorno al 1461 se, come pare, nel sett. 1503, al conclave che elesse Pio III aveva 42 anni (Sanuto, V, col. [...] dei primi due libri della Bibbia precisando che fin dai tempi di Innocenzo VIII egli aveva atteso allo studio della linguaebraica. Purtroppo di questa traduzione non è rimasta traccia, ma dalla sua amicizia per Egidio da Viterbo e dalla dedica a ...
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CAVEDONI, Venanzio Celestino
Fausto Parente
Nacque a Levizzano (frazione di Castelvetro di Modena) il 17 maggio 1795 da Giorgio Giuseppe Alaria e da Cristina Franchini. Il padre, di condizione agiata, [...] notizie. Nel 1830, per la morte di U. Fabriani, il C. fu nominato professore di Sacra Scrittura e di linguaebraica nell'università modenese. Nel gennaio del 1834 allacciò un rapporto epistolare con F. M. Avellino con una lettera di accompagnamento ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.