VOLGATA (o Vulgata)
Alberto Vaccari
Con questo aggettivo sostantivato è designata la versione latina della Bibbia in uso nella Chiesa cattolica. Per il nome, la formazione, le vicende, la tradizione [...] la parte di revisore sul greco, ovvero tradusse direttamente dall'ebraico (v. bibbia, VI, p. 898); nei primi predomina il colorito semitico della prima fonte e la rusticità della lingua, negli ultimi la dicitura tocca il livello più alto. Però ...
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SHĚLŌMŌH ben Yiṣḥāq (Salomone Isaacide, o più comunemente Rashī, denominazione costituita dalle iniziali delle parole Rabbī Shĕlōmōh Yiṣhāqī)
Umberto Cassuto
Dottore ebreo, nato a Troyes nel 1040, morto [...] possedevano gli esegeti ebrei di Spagna, egli riuscì però, grazie al suo innato senso della lingua, alla sua profonda conoscenza del pensiero ebraico, e alle sue geniali doti d'intuizione, a raggiungere risultati spesso ammirevoli per la comprensione ...
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PENTECOSTE
Giuseppe RICCIOTTI
Ornella TOMASSONI
Nicola TURCHI
. Festività religiosa ebraica e cristiana. L'odierno nome della festività deriva dal greco (πεντηκοστή, sottinteso ἡμέρα, "cinquantesimo" [...] sott. giorno) e fu usato da principio dai Giudei di lingua greca per designare la festa che cadeva 50 giorni dopo la pasqua ebraica (v. pasqua). Ma nell'Antico Testamento essa è designata con altre espressioni: festa della messe e primizie dei lavori ...
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TOBIA
Giuseppe Ricciotti
. Nome di uno dei libri deuterocanonici della Bibbia e di chi ne è protagonista.
I protagonisti, in realtà, sono due, padre e figlio. Essi nel testo latino della volgata hanno [...] , è già una prova che il racconto fu divulgatissimo. Certamente il suo testo originale era in una lingua semitica, ma non consta con sicurezza se in ebraico o in aramaico, sebbene questo secondo caso sembri più probabile.
Lo scopo del racconto è ...
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SINCRETISMO
Raffaele Pettazzoni
È vocabolo greco (συγκρητισμός), usato da Plutarco (De frat. am., 19) a significare il "coalizzarsi dei Cretesi" (mentre abitualmente sono in lotta fra loro) di fronte [...] , si ha anche un segno linguistico nella sopravvivenza della lingua sumera nell'uso sacrale e liturgico, accanto all'accado. agricole e sedentarie; né s'intende la storia della religione ebraica se non si tiene conto di questa duplicità dei suoi ...
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MOAB e MOABITI (ebraico Mō'āb; stele di Mesa M'B; i Settanta Μωάβ e Μωαβῖτις; Volgata Moab)
Giuseppe Ricciotti
Nome antico del territorio che si estende a oriente del Mar Morto, e del popolo che vi abitava; [...] dai varî nomi propri moabiti conservati nell'Antico Testamento, specialmente dal testo dell'iscrizione di Mesa, la cui lingua è vicinissima all'ebraico (v. mesa). Il dio principale dei Moabiti era Kemosh, noto anche dalla Bibbia; in suo onore si ...
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TAMMUZ
Giuseppe Furlani
. Forma ebraica, e passata nell'uso comune occidentale, del nome del dio babilonese e assiro Tamūz uno dei più cospicui tra gli dei minori del pantheon mesopotamico. Esso è di [...] compagna. Sua sorella o moglie o madre è Geshtin-anna, che vale in lingua sumera "vite del cielo" o "vite celeste".
Ogni anno aveva luogo una del mese passò nel calendario ebraico, e perciò il nome Tammuz ricorre in nomi ebraici di persona. Il dio ...
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MESA (Mēsha‛)
Giorgio Levi Della Vida
Re di Moab, del quale la Bibbia (II [IV] Re, III, 4, 27) ricorda le guerre condotte contro il regno d'Israele. Dopo la sua ribellione alla supremazia israelita, [...] e fenici. L'alfabeto presenta le forme del fenicio arcaico (v. alfabeto, II, 373 seg.), la lingua è tanto simile all'ebraico da costituirne appena una varietà dialettale: uniche differenze notevoli la desinenza del plurale che è regolarmente -īn, di ...
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RUSSIA SUBCARPATICA (A. T., 59-60; detta anche Rutenia Carpatica; cèco Podkarpatská Rus; ted. Karpatorussland o Karpatoruthenien)
Elio Migliorini
È la regione più orientale della Cecoslovacchia, avente [...] comprende sia i Ruteni (Ucraini) sia i gruppi i quali usano la lingua grande-russa. Seguono gli Ungheresi (15,3 oó nel 1930, in greco-cattolica (360 mila), quindi l'ortodossa (112 mila), l'ebraica (102 mila), la protestante (74 mila) e la cattolica ( ...
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NACHT, Sacha
Maria Rosaria Visco
Psicoanalista rumeno, nato a Bacau nel 1901, morto a Parigi nel 1976, da famiglia di origine ebraica convertitasi alla religione ortodossa. Nel 1919 si trasferì a Parigi, [...] 1937 ebbe a Vienna un'analisi con Freud che, pur nei limiti dovuti alla scarsa conoscenza che ognuno aveva della lingua dell'altro, fu per N. decisiva soprattutto per l'affermazione professionale. Appena tornato a Parigi scrisse Le masochisme (1938 ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.