ZAMENHOF, Lejzer Ludovik (Lazaro Ludoviko)
Stefano La Colla
Oculista polacco di origine ebraica, nato a Białystok il 15 dicembre 1859 morto a Varsavia il 14 aprile 1917, autore della lingua artificiale [...] di circa 900 radici e alcuni brevi testi. Da quel tempo lo Z. si diede alla propaganda della nuova lingua e all'arricchimento della sua letteratura con opere divenute classiche. Oltre alla Fundamenta Krestomatio (Parigi 1903) e al Fundamento ...
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PUNICO
Giorgio Levi Della Vida
. Aggettivo da Poeni, nome col quale i Romani designarono i Cartaginesi. La sua forma lo riavvicina a quello greco dei Fenici (Φοίνικες), e non è chiaro a che cosa sia [...] Etruschi la prima notizia di Cartagine) o nel fatto che il termine Poeni rifletta una denominazione indigena (la lingua fenicia, come l'ebraica, non conosce la f in posizione iniziale e le sostituisce la p). Attualmente l'aggettivo "punico", del ...
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SHNEUR, Zalman
Poeta ebreo, nato a Šklov (Mogilëv), nel 1887; con Ch. N. Bialik e Sh. Černichovskij una delle più notevoli personalità poetiche della letteratura neo-ebraica.
L'attività letteraria dello [...] Sh. si svolge sia in ebraico sia in-yiddish: nella prima lingua preferibilmente sono scritte le opere poetiche, nella seconda quelle in prosa. Fin dalle prime opere, lo Sh., rivela i tratti caratteristici della sua ispirazione poetica: una rivolta ...
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TERRACINI, Benvenuto
Bice Mortara Garavelli
– Nacque a Torino il 12 agosto 1886, primogenito di Benedetto (1848-1899), gioielliere, e di Eugenia Levi (1862-1952), originari di Asti, trasferitisi a Torino [...] , nell’Archivio delle tradizioni e del costume ebraici Benvenuto e Alessandro Terracini.
G. Devoto, Il , 1982, n. 3, pp. 453-470; G.L. Beccaria, T. storico della lingua, in B. T. nel centenario della nascita, a cura di E. Soletti, Alessandria 1989 ...
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PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] florida fu tra II e III sec. d.C. la comunità ebraica, cui si deve la costruzione di una sinagoga e la più antica di documenti in aramaico attesta, nell'uso comune di una lingua veicolare e malgrado l'adozione generalizzata del greco e di motivi ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] Solo a Venezia si poteva trovare uno stampatore per il quale il successo della stampa nelle lingue e nei caratteri più diversi, dal greco allo slavo, dall'ebraico all'armeno, un successo facile a constatare nelle aziende site nella stessa città e ...
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L'Africa subsahariana nel II millennio d.C.
Peter J. Mitchell
Giovanna Antongini
Tito Spini
Samou Camara
Rodolfo Fattovich
Zoe Crossland
L'archeologia dell'africa dal 1000 d.c.: problemi, metodi, [...] Etiopico centrale, agricoltori di religione cristiana o ebraica (Falasha); i Begia, stanziati nell'Eritrea . e ascrivibili alla tradizione Zimbabwe (il termine madzimbabwe, appartenente alla lingua Shona, venne utilizzato almeno fino al XVI sec. d.C. ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] Alpi, conosceva i principi tedeschi e ne parlava la lingua - aveva sposato la figlia di Carlo V, Maria, La città degli ebrei, quello di G. Cozzi, Società veneziana e società ebraica, pp. 333 ss.
275. Domenico Sella, Commerci e industrie a Venezia ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] livello inferiore: l'allusione all'"estraneità" del popolo ebraico è manifesta (142) e tuttavia in sede storico- inteso quale messaggio culturale espresso per mezzo di una lingua volgare elevata al rango di strumento per una nuova foelicitas ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] come questo gareggia con l'arte toscana, così, per farlo vincere, la lingua che lo propaganda e l'esalta non dev'essere quella del nemico da , il Teatro della perfidia [...] (Treviso 1689) ebraica. Né l'antiebraismo si limita a sfogarsi colle ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.