DONI, Giovanni Battista
Gianfranco Formichetti
Figlio di Francesco e Giustina Lapi del Tovaglia, nacque nel 1594 a Firenze. Iniziò i suoi studi a Bologna per passare poi a Roma presso i gesuiti. Di [...] la laurea in utroque iure; in questo periodo ebbe interesse per lo studio delle lingue orientali, raggiungendo in particolare una buona conoscenza della linguaebraica.
Gli studi giuridici lo entusiasmavano poco e per questo nel 1621 fu ben felice ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Gli ebrei nell'Alto Medioevo
Giancarlo Lacerenza
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fra il V e il X-XI secolo le caratteristiche della [...] Donnolo da Oria. Medico, astronomo ed esegeta, Donnolo è il primo autore occidentale di testi medici scritti direttamente in linguaebraica, fama dovuta a un breve testo redatto verso il 970, il Sefer ha-yaqar (Libro prezioso, anche noto come ...
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DE BALMES, Abramo
Raffaella Zaccaria
Scarse e frammentarie le notizie sulla vita e sulla famiglia. Del D. sappiamo che nacque forse nel 1440; sicura è invece la località, Lecce, come egli stesso ricorda [...] latino molte opere di Averroè, ma la sua fama è legata soprattutto alla composizione del Miqnēh-Abrāim, una grammatica ebraica, in linguaebraica, è indiscussa originalità, che il D. tradusse lui stesso in parte in latino e che fu pubblicata per la ...
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LORENZO da Brindisi, santo
Dario Busolini
Nacque a Brindisi il 22 luglio 1559 da Guglielmo Russo e da Elisabetta Masella, che lo battezzarono con il nome di Giulio Cesare. Dopo la morte del padre, tra [...] L. aveva di sua iniziativa predicato agli ebrei, sfruttando le proprie doti oratorie e, soprattutto, la sua conoscenza della linguaebraica, della letteratura rabbinica e della Bibbia, tali da indurre spesso gli ascoltatori a scambiarlo per un ebreo ...
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AROMATARI, Giuseppe degli
Alberto Asor-Rosa
Nacque ad Assisi il 25 marzo 1587 da Favorino e Filogenia Paolucci. Seguendo l'esempio del padre e quello del più noto zio paterno Raniero, dal quale fu educato [...] A. e straordinariamente diffuso nella letteratura polemica del Seicento: qui, ad esempio, Crescenzio si contrappone a Giuseppe, che in linguaebraica vale "aumento"; Pepe ad Aromatari; Susa ad Assisi nel senso dantesco di "ascesi").
In quest'opera il ...
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SERENI, Enzo. –
Alberto Cavaglion
Penultimo di cinque figli, nacque a Roma il 17 aprile 1905 da Samuele e da Alfonsa Pontecorvo.
Il nonno Mosè Rubino era stato rabbino a Roma. Il padre, medico e poi [...] le sue pagine sul Risorgimento e l’emancipazione, l’età giolittiana e le origini del fascismo uscirono postume in un volume in linguaebraica (Tel Aviv 1951; trad. it. Le origini del fascismo, a cura di Y. Viterbo, con introduzione di M.G. Meriggi e ...
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CIASCA, Agostino
J. Alberto Soggin
Nato a Polignano a Mare (prov. di Bari) il 7 maggio del 1835, in una famiglia di modeste condizioni economiche, da Leonardo e da Olimpia Montanari, fu battezzato con [...] la laurea in lingue orientali, nel 1866 il C. fu chiamato alla cattedra di linguaebraica nel Collegio Urbano -apologeticum super constitutionem dogmaticam de Fide Catholica.
Scrittore di lingua araba presso la Biblioteca Vaticana dal 1876, nel 1879 ...
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BARTOLOCCI, Giulio
Giovanni Garbini
Nacque a Celleno (Viterbo) il 10 apr. 1613. Entrò nell'Ordine dei cisterciensi nel 1632, assumendo il nome di "Iulius a Sancta Anastasia". Si dedicò agli studi ebraici, [...] 1 e, ad esempio, quando sostiene l'origine tarda della vocalizzazione masoretica della Bibbia ebraica o quando rivendica l'antichità della linguaebraica rispetto all'aramaico, riportando quest'ultimo ad Abramo (che è chiamato "arameo" nella Bibbia ...
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Melantone, Filippo
(ted. Philipp Melanchthon, forma grecizzata di Schwartzerdt «nera terra»: gr; μέλαιυα χϑών) Umanista e teologo (Bretten, od. Land Baden-Württemberg, 1497 - Wittenberg, od. Land Sassonia-Anhalt, [...] , e a Tubinga nel 1514 il titolo di magister via moderna, orientata dal nominalismo, cui aderì. Conoscitore della linguaebraica, di matematica, fisica, astronomia, musica, fu editore dell’opera di Terenzio (1516) e autore di una grammatica greca ...
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Eber
Gian Roberto Sarolli
Patriarca, discendente da Sem, secondo Gen. 10, 21 (" De Sem quoque nati sunt, patre omnium filiorum Heber, fratre Iapeth maiore "); e ascendente di Cristo, come in Luc. 3, [...] dopo la confusione, perché arcanamente la usasse il Cristo (concetto provvidenziale della linguaebraica).
Oltre ai testi scritturali citati, e la ben nota sacralità delle tre lingue elette, l'ebrea, la greca e la latina - che sono del resto ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.