Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il periodo persiano in Egitto e le ultime fasi di autonomia
Emanuele Ciampini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’equilibrio determinatosi [...] dell’aramaico in Egitto è supportata dalla comunità ebraica di Elefantina, la cui documentazione costituisce il lotto tutti sembrano aver avuto accesso alla cultura e alla lingua greca.
L’esempio più rappresentativo del multiculturalismo egizio ...
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LEVI DELLA VIDA, Giorgio
Bruna Soravia
Nacque a Venezia il 22 ag. 1886, da Ettore e da Amelia Scandiani, entrambi di famiglia ebraica assimilata non osservante.
La professione del padre, dirigente di [...] un biennio. All'inizio del 1920 fu chiamato, infatti, a sostituire I. Guidi, giunto alla pensione, sulla cattedra di ebraico e lingue semitiche dell'Università di Roma.
A Roma il L. iniziò, a fianco dell'attività accademica e istituzionale (nel 1921 ...
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PIAGGIO, Antonio
Maria Rosaria Falivene
– Nacque a Genova l’8 febbraio 1713. È noto il nome del padre, Domenico, ma non quello della madre.
Compì i suoi studi presso le Scuole pie di Genova; prese [...] per le nuove opere, delle quali […] resta incaricato ciascun scrittore della medesima, soggetti letterati e versati nella lingua Greca, Ebraica e Orientali, ed in tutte le più fondate cognizioni delle scienze» (p. 645).
Assunte informazioni sulla ...
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ROSSELLI, Sabatino detto Nello
Mauro Moretti
– Nacque a Roma il 29 novembre 1900, terzo figlio di Giuseppe Emanuele (Joe), musicista, e di Amelia Pincherle Moravia.
Le famiglie dei genitori appartenevano [...] di Rosselli. Sempre nel 1924, all’inizio di novembre, prese parte al IV Congresso giovanile ebraico, svoltosi a Livorno. Ebreo che non conosceva la lingua né si recava al tempio, secondo la propria presentazione, Rosselli avrebbe però sposato nel ...
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CERUTTI (Ceruti), Giacinto
Giuseppe Pignatelli
Nacque a None (Torino) nel 1735 in una famiglia piccolo borghese (il padre era uno stimato chirurgo). Spinto dal desiderio di evadere da un ambiente provinciale, [...] Pentateuco e ipotizzava che l'originale fosse stato scritto in lingua idumea e tradotto successivamente in ebraico, in quanto notava la presenza di numerosi vocaboli di origine non ebraica. D'altronde, lungi dall'essere originale, il C. seguiva in ...
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SARTI, Emiliano
Anna Maria Rossetti
SARTI, Emiliano. – Nacque a Roma da Carlo (appartenente a una famiglia di scalpellini da più generazioni) e da Teresa Rocci, l’11 aprile 1795; l’anno si ricava dalla [...] quale fu allievo e amico. Grazie all’iniziativa di questi, nel 1827 divenne suo coadiutore, scriptor di lingua latina, ma anche ebraica, araba e siriaca della Biblioteca Vaticana e poco dopo scriptor hebraicus effettivo. Ancora grazie alle istanze di ...
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ZANNETTI
Saverio Franchi
Orietta Sartori
(Zanetti). – Dinastia di stampatori-editori, di origine bresciana, attivi in Roma tra il 1576 e il 1638-39 (albero genealogico in Franchi, 1994, p. 781).
Francesco, [...] del fratello Cristoforo, apprezzati per la perizia in quella lingua. Almeno dal 1586 cominciò ad adottare la marca ‘parlante e gli Officia propria dei serviti nel 1609), una grammatica ebraica (1608), numerosi testi di odi latine per laurea e libretti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La filosofia esistenzialistica si sviluppa in Europa nei primi decenni del Novecento in polemica [...] Di “rinascita kierkegaardiana” si parla nella cultura di lingua tedesca del primo dopoguerra. Una rinascita che si e propria fascinazione sui suoi allievi, spesso di origine ebraica, tra i quali si possono ricordare tanti importanti pensatori ...
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CAPASSO, Nicola
Raffaele Ajello
Nacque il 13 sett. 1671 a Grumo Nevano (presso Aversa) da Silvestro e da Caterina Spena. Andò giovanissimo a Napoli dove, sotto la guida di uno zio paterno, sacerdote, [...] conoscenza del diritto, e quindi della società e della cultura.
Aulisio era a Napoli il maggior esperto di lingue antiche, greca ed ebraica, oltre che latina. In una personalità di studioso per vari aspetti contraddittoria e sfuggente, quale fu il C ...
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GIORGI, Agostino Antonio
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a San Mauro di Romagna (oggi San Mauro Pascoli) il 10 maggio 1711, primogenito di Antonio (1685-1723) e di Antonia Semprini (1687-1767) [...] , N.M. Troisio, A. Gaja (futuro generale dell'Ordine), e soprattutto Giovanni Lorenzo Berti, iniziando lo studio delle lingueebraica, caldea e samaritana e perfezionando latino e greco. Fu ordinato sacerdote dal cardinale arcivescovo di Bologna P ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.