MAIMONIDE (ebr. Mōsheh b. Maymōn, abbreviato RaMBaM; arabo Abū ‛Ιμρἇν Μὗσἂ β. Maymūn b. ‛Abd Allāh)
Umberto Cassuto
Filosofo e giurista ebreo, nato il 30 marzo 1135 in Cordova, donde dovette fuggire [...] (14, ebr. yad, in cui è diviso, compiuto nel 1180, anch'esso dopo dieci anni di lavoro, è, in linguaebraica, un compendio sistematicamente ordinato di tutto il materiale giuridico sparso nei volumi del Talmūd: grandiosa e armonica costruzione di ...
Leggi Tutto
LUZZATTO, Samuel David
Umberto Cassuto
Ebraista, nato a Trieste il 22 agosto 1800. Nel 1829 si trasferì a Padova come insegnante nel Collegio rabbinico lombardo-veneto, nel quale ufficio rimase fino [...] Levita (Praga 1840); Díwán dello stesso, I (Lyck 1864); Il profeta Isaia volgarizzato e commentato (Padova 1855-57); Grammatica della linguaebraica (Padova 1853-69); La Sacra Bibbia volgarizzata da S. D. Luzzatto e continuatori (Rovigo 1866-67). ...
Leggi Tutto
METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] abbiano posto a base del sistema l'accento (che inoltre ha subito molteplici spostamenti nel corso della storia della linguaebraica). Uno dei sistemì che ebbero maggior fortuna, quello del Sievers, consistente nel postulare alcuni tipi di versi a ...
Leggi Tutto
HERDER, Johann Gottfried
Vittorio Santoli
Estetico, letterato, storico e teologo tedesco, nato il 25 agosto 1744 a Mohrungen nella Prussia orientale, morto a Weimar il 18 dicembre 1803. Un bizzarro [...] Poesie (1782-83), seguendo il concetto del linguaggio come opera dei sensi e della fantasia, il H. considerò la linguaebraica come organo dell'antica poesia degli Ebrei, e poesia la Bibbia, sorta all'aurora della civiltà del mondo.
Attratto dalle ...
Leggi Tutto
TALMŪD (ebr. Talmūd, propriamente "studio", "insegnamento", "dottrina")
Umberto Cassuto
Nome di due vaste opere (il Talmūd babilonese e il Talmūd palestinese) rappresentanti ciascuna il corpus della [...] siriaco e al mandaico. In entrambi però, con poca differenza fra l'uno e l'altro, si ha molto materiale in linguaebraica: tutti i testi tannaitici, parte della discussione amoraica su questi testi, e anche alcuni detti degli Amorei stessi.
Lo studio ...
Leggi Tutto
MATTEO, santo
Leone Tondelli
, Fu uno dei dodici apostoli (v.) di Gesù, di cui secondo la tradizione ecclesiastica scrisse per primo la vita e raccolse gl'insegnamenti. Il Vangelo "secondo Matteo" è [...] letteraria cristiana dei primi secoli, non sanno altri particolari, all'infuori che egli scrisse il Vangelo su terra e in linguaebraica. Predicò in India secondo S. Efrem, in Etiopia secondo Rufino (Hist. Eccl., I, 9) e Socrate (Hist. Eccl., I, 19 ...
Leggi Tutto
SETTANTA
Alberto Vaccari
Si chiamano così i primi traduttori della Bibbia (Antico Testamento) in greco, dal numero (arrotondato: propriamente 72), che ce ne presenta la prima relazione, pretendente [...] insieme con la difficoltà intrinseca, l'esempio dei predecessori: "non conservano la medesima forza le cose dette nella propria linguaebraica, quando sono trasportate in altra favella; anche la Legge e i profeti e le rimanenti scritture non piccolo ...
Leggi Tutto
TARGŪM (aramaico e neoebraico targūm: plurale neoebraico targūmīm "traduzione", poi la "traduzione" per eccellenza)
Umberto Cassuto
Questo nome designa le traduzioni della Bibbia in aramaico giudaico.
A [...] 'altra occasione per la traduzione dei testi biblici in aramaico doveva aversi nell'insegnamento elementare della Bibbia e della linguaebraica ai fanciulli: per insegnare a questi il significato del testo originale e quello delle voci e delle forme ...
Leggi Tutto
SA‛ADYĀH ben Yōsēf al-Fayyūmī
Umberto Cassuto
Dottore ebreo, nato nell'882 in Egitto, nel distretto del Fayyūm (o forse nel vicino villaggio Dilāṣ), morto nel 942 a Sūrā in Babilonia. Fu il massimo [...] Review, XXIII, 1932-33, pp. 329-336)- Del lessico e rimario della linguaebraica, Agrōn (Il raccoglitore), destinato a valer come guida alla versificazione nella lingua della Bibbia, Sa‛adyāh compilò due redazioni: nella prima i singoli vocaboli ...
Leggi Tutto
Israeliana, letteratura
Elena Loewenthal
La l. i. è da considerarsi una letteratura nazionale, strettamente legata alla realtà dello Stato d'Israele, nato nel 1948. Ma prima di avviare una rassegna, [...] non esitano a dichiarare d'essersi formati nel solco del romanzo russo e francese dell'Ottocento. Prodotto dell'incontro fra linguaebraica e modernità, la l. i. è, fin dall'inizio, un ambito complesso e metodologicamente problematico, così come si ...
Leggi Tutto
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.