QIMCHI (Qimḥī)
Umberto Cassuto
Famiglia ebraica di origine spagnola, notevole per aver dato alla scienza diversi filologi ed esegeti. È dubbio se la vocalizzazione Qimḥī sia esatta, o se sia invece da [...] di queste. L'opera sua divenne subito, nonostante gli attacchi di alcuni avversarî, il testo classico per lo studio della linguaebraica, e servì di modello a molte opere successive. L'anonima grammatica, di poco posteriore al Miklōl, conosciuta col ...
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GIUBILEI, Libro dei
Alfredo Vitti
È un apocrifo nominato la prima volta da Didimo il Cieco (v. didimo di alessandria), che ne cita IV, 31, ma col titolo di Leptogenesi (Enarrat. in epist. I Joan., III, [...] ; 206-232). Da questa scoperta si ha la prova più convincente che l'apocrifo originale fosse in linguaebraica, mentre ragioni filologiche indurrebbero ad ammettere la contemporaneità della versione siriaca dell'apocrifo con la versione biblica detta ...
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GĔNĪZĀH (plur. gĕnīzōt, dal verbo ebraico gānaz, "riporre, serbare")
Umberto CASSUTO
Ripostiglio o magazzino che presso ogni sinagoga suole essere destinato per deporvi, quando siano logori o fuori d'uso, [...] antichi sistemi di vocalizzazione, e dotati di grande importanza per la ricostruzione dell'antica grammatica della linguaebraica; numerosissimi testi talmudici e midrascici; resti cospicui della letteratura dei Gĕ'ōnīm (v.); composizioni poetiche ...
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LEVITA, Elia (Ēlīyyāh ben Āshēr ha-Lēwī)
Umberto Cassuto
Drammatico ebreo, nato a Neustadt presso Norimberga nel 1472. Venuto giovane in Italia, dimorò dapprima a Padova, poi a Venezia, e quindi, dalla [...] più efficacemente di qualsiasi altra persona a quel processo per il quale lo studio della linguaebraica e dell'antica letteratura ebraica, fino allora coltivato pressoché esclusivamente dagli studiosi ebrei, passò negli ambienti cristiani e divenne ...
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IMMANUEL Romano (Immānū'ēl ben Shĕlümüh; Manoello giudeo)
Umberto CASSUTO
Poeta ebreo, nato a Roma fra il 1268 e il 1274 all'incirca. Oltre che a Roma, dimorò in varie altre città italiane, a quanto [...] con l'ininterrotto fuoco di fila delle sue arguzie, e con la maestria di cui dà prova nel dominio della linguaebraica e della fraseologia biblica, usata spesso scherzosamente in senso diverso da quello dell'originale. Nel metro e nello stile, nelle ...
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ḤAYYŪG, Hĕhūdāh Ben Dāwīd (in arabo Abū Zakariyyā' Yaḥyà ibn Dāwūd)
Umberto Cassuto
Grammatico ebreo della fine del sec. X e del principio dell'XI. Nato a Fez, visse a Cordova: le date precise della [...] araba, egli rilevò per primo il costante trilitteralismo delle radici anche nella linguaebraica, riuscendo così a chiarire i complessi fenomeni che presenta in ebraico la coniugazione verbale.
Scrisse, in arabo: 1. Kitāb al-af‛āl dhawāt ḥurūf al ...
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GIAMBULLARI, Pier Francesco
Giulio DOLCI
Michele LUPO GENTILE
Letterato e storico, nato a Firenze nel 1495, morto ivi il 24 agosto 1555. Dotto di latino e di greco, conobbe anche la linguaebraica [...] del latino, sostenne bizzarramente ch'essa derivasse dall'etrusca e questa dall'ebraica e dall'aramea. Alla lingua fiorentina dedicò altre cure, e ne scrisse la prima grammatica, Della lingua che si parla e scrive in Firenze (Firenze 1551). All ...
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PELLICANUS (Pellikan), Konrad
Ebraicista e teologo, nato a Rouffach (ted. Rufach, Alsazia) l'8 gennaio 1478, morto a Zurigo il 6 aprile 1556. Suo zio materno, Jodocus Gallus, lo fece studiare a Heidelberg [...] Scriptoris. Studiò la linguaebraica sotto la guida del Reuchlin, e nel 1501 terminò la sua grammatica ebraica (De modo legendi . Nel 1526, a domanda di Zwingli, passò alla cattedra di ebraico a Zurigo. Nello stesso anno svestì l'abito religioso e si ...
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ḤARĪZI, Yĕhūdāh Ben Shĕlŏmōh
Umberto Cassuto
Poeta ebreo, nato verso il 1170 nella Spagna musulmana (forse a Granata o Toledo). Viaggiò molto in Europa, in Asia, e nell'Africa settentrionale. Morì prima [...] alla Mishnāh; 3. gli Ammaestramenti dei filosofi di Ḥunain b. Isḥāq. È citata anche una sua introduzione alla linguaebraica, altrimenti ignota.
Bibl.: L'ampia bibliografia sulle opere poetiche del Ḥ. si trova indicata presso J. Schirmann, Die ...
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GRYPHIUS, Sebastian
Stampatore e libraio, nato a Reutlingen nel 1493, morto a Lione il 7 settembre 1556. La stamperia lionese del G. pubblicò, dopo il 1528, oltre trecento opere in linguaebraica, greca [...] e latina.
Un fratello di Sebastian, Franz, si occupò di una tipografia parigina. Le edizioni di Gryphius sono assai pregevoli tipograficamente e ben corrette: tra esse vanno menzionate in maniera particolare ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.