LUZZATTO, Samuel David (acronimo ebraico ShaDaL)
Gadi Luzzatto Voghera
Nacque a Trieste il 22 ag. 1800 da Ezechia e Miriam Regina Lolli Cormons. Figlio di un modesto artigiano (il padre era emigrato [...] di insegnante lo indusse a produrre nuovi e adeguati testi attinenti alla storia e alla struttura della linguaebraica e delle lingue semitiche per fornire agli studenti quegli strumenti scientifici necessari a un approccio moderno e razionale all ...
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PAPIAS
Roberta Cervani
– Le notizie biografiche sono scarse e incerte, a iniziare dal nome stesso, sulla cui autenticità sono stati avanzati dubbi. È stato ipotizzato che Papias designi l’opera e non [...] da Papias stesso all’Elementarium. Lo dimostrerebbero anche l’uso di fonti teologiche e l’interesse per la linguaebraica che si riscontrano nell’opera.
L’Elementarium, assai noto e generalmente apprezzato nel Medioevo (secondo Tolomeo da Lucca ...
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GALLICCIOLLI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Venezia il 17 maggio 1733 da Paolo e da Adriana Grismondi, ricevette un'istruzione privata da Jacopo Scattaia, mediocre precettore; nel 1749 abbracciò lo [...] sua più importante fatica storiografica.
Riconosciuto ben presto in tutta Italia come uno dei più esperti conoscitori della linguaebraica (della quale dettò anche per i suoi allievi una grammatica in compendio, rimasta manoscritta), fu dal 1774 al ...
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CANINI, Angelo
Roberto Ricciardi
Nacque nel 1521 ad Anghiari (Arezzo), di dove gli provenne l'epiteto "Anglar(i)ensis" che lo designa costantemente nei titoli delle sue opere.
Il C. si dedicò fin dalla [...] Institutiones sono una delle prime (se non la prima) grammatiche delle lingue orientali che siano state stampate. In essa il C. espone l'ingenua teoria che da una linguaebraica originaria siano derivati siriaco, arabo ed etiopico, greco con le sue ...
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ARAGONA (Aragonius, Aragones e Aragón), Alfonso d'
Alberto Merola
Nacque nel 1585, di nobile famiglia napoletana decaduta. Studiò diritto all'università, ma prima di conseguire la laurea, e senza aver [...] il 19 sett. 1602. Compiuti gli studi teologici, insegnò lettere per due anni a Chieti e per un anno a Nola e linguaebraica alla facoltà teologica del collegio di Napoli. Nel 1616 ottenne di far parte di un gruppo di missionari che partivano per il ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] .
Nel 1908, alla conferenza di Czernowitz, si fronteggiarono i sostenitori dello y. e quelli dell’ebraico, che riconobbero lo y. come una delle lingue del popolo ebraico. Nel 1920, a Vilnius, il teatro Vilner Trupe («la Compagnia di Vilnius») mise in ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; [...] di corrispondenza biunivoca tra la serie di fonemi di una lingua e la serie delle lettere dell’alfabeto, dette anche grafemi di contenuti religiosi. Talora, tuttavia, come nella tradizione orale ebraica, vi è un’opposizione all’uso della s. per ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] etnico-culturali: alcune di esse si distinguono anche per la conservazione delle proprie lingue, come i Nubiani nel Sud del paese, i Beja a E, loro genere di vita. La consistente minoranza ebraica è persistita fino al primo conflitto arabo-israeliano ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] , penisola arabica) fino all’Africa settentrionale (Egitto e Maghrib) e orientale (lingue semitiche d’Etiopia); attualmente è rappresentata dall’arabo, dall’ebraico, lingua ufficiale d’Israele, e da alcuni dialetti neo-aramaici in Siria, Iraq ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] di uomini, donne e bambini, fra cui quasi l’intera comunità ebraica. Fin dal 1939 si costituì in Francia un governo polacco in che in russo è continuato da oro olo e in ceco, come nelle lingue meridionali, da ra la (pol. błoto «palude» da *bolto, di ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.