DELLA TORRE, Lelio Hillel
Riccardo Di Segni
Nacque a Cuneo l'11 genn. 1805.
La famiglia paterna era di discendenza sacerdotale, anche se l'attributo di "Kohen", sacerdote, non compariva nel cognome [...] racconta, che a soli quattro anni sarebbe stato in grado di eseguire pubblicamente nella sinagoga la lettura rituale cantilenata in linguaebraica di un brano profetico della Bibbia. All'età di undici anni, in seguito alla morte del nonno materno, fu ...
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FELICE da Prato
Rosalba Zangari
Nato, presumibilmente a Prato, intorno al 1460, da famiglia ebraica, si convertì al cristianesimo ed entrò nell'Ordine degli agostiniani.
La circostanza che si firmasse, [...] di un attento metodo filologico nella collazione di vari manoscritti nonché come utile mezzo di diffusione della linguaebraica.
L'intento didascalico di F., orientato al rafforzamento del cristianesimo attraverso l'approfondimento delle tradizioni ...
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PAVONE, Francesco
Sabina Pavone
PAVONE, Francesco. – Nacque il 9 novembre 1568 a Catanzaro, da Massimiliano e da Sigismonda Talarico.
Degli altri figli avuti dalla coppia, quattro morirono in giovane [...] due anni (Catalogo triennale, 1603, ARSI, Neap., 81, c. 13v). Insegnò in seguito filosofia per tre anni, Sacra Scrittura e linguaebraica (c. 102r). Nel catalogo segreto del 1615 – assente fino a quell’anno poiché il nuovo rettore non aveva voluto ...
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BRUTO, Pietro
Fernando Lepori
Nacque a Venezia da famiglia veneziana la cui presenza è attestata fin dall'inizio del secolo XIV. Dei genitori è noto solo il nome della madre, "Margarita q. Iohannis [...] giudaismo (soprattutto sulla persona di Cristo) per confutarli sulla base di solide conoscenze della Scrittura e della linguaebraica. Il trattato, che è preceduto da una lettera al mantovano Giovanni Benavides ed è dedicato alla nobiltà vicentina ...
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BESOZZI, Gioacchino
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Milano da nobile famiglia il 23 dic. 1679. A sedici anni entrò nella Congregazione di Lombardia dell'Ordine cisterciense, proseguendo gli studi con grande [...] Giuseppe Bianchini. Istituì, poi, vicino alla Biblioteca, alla cui sistemazione architettonica aveva atteso il Cipriani, una cattedra di linguaebraica e greca e un museo di medaglie: lo stesso Benedetto XIII l'onorò di una visita nel 1727.
Appena ...
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BOLDETTI, Marcantonio
Nicola Parise
Nato a Roma il 19 nov. 1663 da agiata famiglia d'origini lorenesi, compì i propri studi al collegio Ghisleri, abbracciando lo stato ecclesiastico ed attendendo, soprattutto, [...] allo studio della filosofia morale e dell'erudizione sacra e profana. Approfonditosi successivamente nello studio della linguaebraica, sotto Innocenzo XII ne fu nominato scrittore presso la Biblioteca Vaticana.
Più tardi, in quel periodo di completo ...
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FINETTI, Bonifazio
Silvano Cavazza
Nacque a Gradisca (ora Gradisca d'Isonzo, in provincia di Gorizia), capoluogo dell'omonima contea austriaca, il 16 febbr. 1705 da Antonio e Camilla Leonelli; l'8 marzo [...] , Patr. Graeca, CXXV s.).
Nel 1756 il F. aveva pubblicato, sempre a Venezia, un proprio scritto, Il trattato della linguaebraica e sue affini, che in realtà rappresentava il primo capitolo, sui dodici previsti, della grande Glossologia che l'autore ...
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FRACASSINI, Umberto
Rocco Cerrato
Nacque da Antonio e da Zelinda Puntelli a Mercatale, frazione di Cortona, il 28 genn. 1862. Frequentò le scuole elementari del paese natale e passò poi a Perugia dove, [...] sacerdote, nel 1884 ritornò a Perugia dove l'arcivescovo Federico Foschi gli affidò, in seminario, prima la cattedra di linguaebraica e successivamente quella di sacra scrittura. Nel 1890 venne nominato anche rettore.
Ben presto si mise in luce come ...
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GIOVINAZZI (Giovenazzi, Juvenazzi), Vito Maria
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Castellaneta (Taranto) nel 1727, secondo alcune fonti il 18, secondo altre il 20 febbraio. L'atto di battesimo [...] Nel 1766 passò nel collegio napoletano della Compagnia come professore di poetica, letteratura latina e greca, e di linguaebraica, discipline nelle quali eccelleva al punto da essere nominato di lì a poco bibliotecario e storiografo della Compagnia ...
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LUZZATTO, Mošes Ḥayyim (Ramḥal)
Lisa Saracco
Nacque nel 1707 a Padova da Jacob e da Diamante, appartenenti al ramo patavino della famiglia, i quali garantirono al figlio un'ottima educazione, introducendolo [...] , figlio del Bassani.
Queste ultime due opere testimoniano del fiorire, fra XVII e XVIII secolo, di testi teatrali in linguaebraica ispirati a temi biblici e influenzati dal dramma pastorale coevo. La trama del Migdal 'Oz, per esempio, centrata sul ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.