Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] dell’Inghilterra; come di lì a poco avrà quella della Francia e del Belgio (Lucio Villari, L’insonnia del Novecento. Eva (2002), Contesti d’uso ed il Futuro in italiano lingua prima e lingua seconda, in L’infinito & oltre. Omaggio a Gunver ...
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JANNACCI, Enzo
Stefano Pivato
Vincenzo (Enzo) Jannacci nacque a Milano il 3 giugno 1935. I genitori gli imposero il nome del nonno, che, di origine macedone, era emigrato in Puglia, dove aveva conosciuto [...] in alcune sue canzoni, al dialetto, non come lingua della nostalgia ma come certificazione di appartenenza alla a Trasmissione forzata, che segnò il ritorno di Fo e Franca Rame alla televisione, dopo che erano stati allontanati da Canzonissima ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] tanto onesta pare
la donna mia, quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven, tremando, muta,
e li occhi no l’ardiscon di guardare. dialettologia romanza, Bologna, il Mulino.
Brambilla Ageno, Franca (1964), Il verbo nell’italiano antico. Ricerche di ...
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CARBONE, Ludovico
Lao Paoletti
Nacque il 1º maggio 1430 da Antonio, forse a Cremona.
La famiglia, di modeste condizioni mercantili, era originaria di Cremona: il padre si trasferì dalla città natale [...] certo, ma, almeno, ingenuamente scoperta, "più gioconda ... più franca ed onesta", come osservò il Carducci (cfr. Opere, XV, p primi passi di quel "ferrareso illustre" che sarà poi la lingua del Boiardo e del primo Ariosto, e nella composizione di ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] di questo periodo si presenti come «zona franca rispetto alle proibizioni puristiche» (Antonelli 2001: Fayard.
D’Achille, Paolo (1994), L’italiano dei semicolti, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi ...
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PITTONI, Giambattista
Alberto Craievich
PITTONI, Giambattista (Giovanni Battista). – Nacque a Venezia nella parrocchia di Sant’Agostino il 6 giugno 1687, primogenito di Giovanni Maria, cappellaio, e [...] (oggi in gran parte assegnate ai decenni successivi), mentre Franca Zava Boccazzi (1979, pp. 11-40) ha proposto maestri del Settecento lagunare, Pittoni fornì per i territori di lingua tedesca imponenti pale d’altare che attestano come la sua fama ...
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COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] Napoli 1931, pp. 115 ss., dov'è significativa la rispettosa, ma franca, libertà delle critiche al Carducci, p. 124 n. 1, rilevando , inclini a deplorare che più tardivamente delle altre lingue romanze assurgesse il volgare a letterarietà e a strumento ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] si formò in Italia, ma si diffuse rapidamente anche in Francia, quell’organizzazione di attori professionisti che prese il nome di 19) impronta la produzione del toscano Ugo Chiti. La lingua delle sue commedie più celebri – che compongono i cicli La ...
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FANELLI, Lelio Maria
Mario Castellana
Nacque a Martina Franca (Taranto) nel 1793, da Angelo Martino e Cecilia Grazia Alò.
Appartenente a una famiglia agiata con diversi componenti che ebbero incarichi [...] presidente della Municipalità durante la breve esperienza repubblicana di Martina Franca del 1799 da essere schedato come ‘reo di Stato’ del tempo, oltre a perfezionare la conoscenza della lingua francese. Per poter avere un confronto diretto con ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] la documentazione gergale è il Nuovo modo de intendere la lingua zerga, compilato probabilmente nel 1531 (anche se l’edizione della Valle di Locana (o Valle dell’Orco), di parlata franco-provenzale; il tarùsc degli ombrellai (dette lusciàt) di Gignese ...
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lingua franca
lìngua franca locuz. usata come s. f. [calco della locuz. araba lisān al-faranǵ «lingua europea» o lisān al-ifranǵ «lingua degli Europei»; gli Arabi con il termine Farangia designarono non solo la Francia ma anche il resto dell’Europa...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...