Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] fonetiche sono la metafonia e la riduzione di timbro delle atone.
L’influsso francese caratterizza invece il periodo medio: la formazione di una lingua letteraria unitaria, superdialettale, di carattere alto-tedesco è l’espressione della cultura ...
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Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con [...] a danno della Siria e soprattutto dell’Iraq.
Oltre alla lingua nazionale, il turco, parlato dall’86% della popolazione, rilevante anche in Italia con Kadınlar kitabı (1983; trad. it. dal francese, La prima donna, 1989), e D. Özlü, residente in Svezia ...
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Tatjana Rojc
Pahor, Boris. – Scrittore sloveno, naturalizzato italiano (Trieste 1913 - ivi 2022). La vita dello scrittore è strettamente legata agli eventi storici della sua terra d’origine e all’esperienza [...] *
VITA E OPERE.
Il destino di P., uno degli scrittori di lingua slovena più importanti e più tradotti, ha passato il secolo: P. nasce dall'editore Zandonai nel 2009. P. rimane nel sanatorio francese fino al mese di dicembre del 1946, quando si vede ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] .-J. H. de Bassville (v.), segretario della legazione francese a Roma, che, accompagnata da un angelo, assiste alla e della politica culturale austriaca. La resuscitata questione della lingua fu occasione per M., validamente sostenuto dal genero G. ...
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Romanziere francese (n. Nizza 1940), di padre inglese e di madre francese. La sua tecnica di romanziere è ben più articolata e complessa di quanto possa sembrare a un primo approccio: la scrittura ''allo [...] . Il viaggio cessa di essere fuga, diventa iniziazione (Voyages de l'autre côté) per tradurre in una lingua estremamente musicale una nuova saggezza. Decretando il fallimento della moderna civiltà occidentale con la sua esasperata tecnologia, lo ...
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Poeta francese (Charleville 1854 - Marsiglia 1891). Dopo studî molto brillanti, ebbe un'adolescenza assai inquieta e vagabonda, fuggendo più volte di casa e aderendo agli ideali comunardi. Soggiornò quindi [...] in direzioni diverse. In molti di questi poemetti R. tenta una duplice operazione, estetica e metafisica: il senso logico della lingua viene sconvolto, come la stessa realtà, per ricercarne il senso più profondo, per carpire e definire l'ignoto che è ...
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Scrittore argentino (Bruxelles 1914 - Parigi 1984). Antiperonista, visse dal 1951 in Francia. Ottenne notorietà con il romanzo Los premios (1960). Del 1963 è Rayuela, suo capolavoro. Frutto di una prepotente [...] Argentina perché avverso a Perón e si stabilì a Parigi, naturalizzandosi francese nel 1981. Dopo due volumi di versi (Presencia, 1948, variegata produzione, tradotta quasi per intero in lingua italiana, va segnalata la raccolta di scritti inediti ...
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Poeta ciuvascio (Šajmurzino, Repubblica dei Ciuvasci, 1934 - Mosca 2006). Maestro del verso libero, è ritenuto uno dei poeti più importanti e originali della Russia del secondo Novecento. La raccolta più [...] alla tradizione lirica del suo popolo, e da una forte valorizzazione della ritmicità della lingua. Autore di numerose traduzioni in ciuvascio di poesia russa, francese, ungherese e polacca, e della prima versione dei sonetti danteschi, dal 1960 A. ha ...
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Letterato (Firenze 1495 - Amboise 1556). Il carattere principale delle sue opere, piuttosto mediocri dal punto di vista stilistico, fu l'imitazione dei modelli classici nella lingua volgare. Dovette la [...] in Francia, pur tornando spesso in Italia (dal 1539 al 1544 e di nuovo nel 1551) al servizio della politica francese; nel 1544 fu nominato maggiordomo di Caterina de' Medici.
Opere
La sua opera letteraria, stilisticamente monocorde e mediocre ...
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Poeta inglese (n. prob. a Londra tra il 1340 e il 1345 - m. Londra 1400). Era nel 1357 paggio di Lionel, duca di Clarence, terzogenito di Edoardo III, partecipò (1359) alla spedizione di Edoardo III in [...] dominato dall'influsso del Roman de la rose e dei poeti francesi minori, conobbe in Italia le opere di Dante, Boccaccio e Petrarca terreni con serenità perfetta. Diede splendore letterario alla lingua vernacola e creò quasi dal nulla la tecnica del ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...