Scrittore francese (Parigi 1588 - ivi 1672). Erudito e profondo conoscitore dei classici, sostenne quella filosofia del dubbio, che si estendeva per tutto il Seicento francese, con acuta ironia; di questo [...] B. de Fontenelle, si colloca anche un'altra celebre opera di La M., la già ricordata De la vertu des païnes. La M. affrontò anche la questione della lingua criticando Vaugelas e i puristi (Considérations sur l'éloquence françoise de ce temps, 1637). ...
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Filosofo francese (Parigi 1754 - ivi 1836). Di formazione illuministica, fu assertore di una nuova scienza, l'ideologia, "analisi delle sensazioni e delle idee", intese come fatti psichici in generale.
Vita
Deputato [...] idee (in polemica coi Porto-Realisti e Condillac); il D. tende inoltre a identificare la scienza con una lingua ben organizzata, quantunque rifiuti l'introduzione in filosofia di qualsiasi linguaggio artificiale. L'etica e la politica costituiscono ...
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Regista teatrale tedesco naturalizzato francese (n. Zurigo 1941), figlio di Wolfgang (Berlino 1901 - ivi 1966), animatore del rinnovamento teatrale tedesco negli anni Venti. Direttore artistico del Berliner [...] regie, caratterizzate da un'attualizzazione dei classici mediante l'anacronismo, sono sostenute da un attento lavoro sulla lingua e da scenografie volutamente provvisorie costruite con materiali di recupero.
Vita
Emigrato durante il nazismo e nel ...
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Scrittore argentino di origini italiane (Calchín, Córdoba, 1930 - Parigi 2012), naturalizzato francese nel 1981. Trasferitosi in Europa (1955), è vissuto a Roma e a Madrid, quindi dal 1961 a Parigi. Critico [...] accademico di Francia. I suoi romanzi, a eccezione di Los desiertos dorados (1965), sono stati pubblicati prima in francese e poi in spagnolo (lingua in cui sono stati scritti): Celle qui voyage la nuit (1967; Detrás del rostro que nos mira, 1969 ...
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Glottologo francese (Moulins, Allier, 1866 - Châteaumeillant, Cher, 1936), allievo di F. de Saussure, prof. (1891) all'École des hautes études, dal 1906 al Collège de France. Nella storia della glottologia [...] e delle teorie, può considerarsi il caposcuola della glottologia francese nei primi decenni di questo secolo. La sua attività è stretta interrelazione tra funzionamento sincronico di una lingua e organizzazione sociale, tra divenire linguistico e ...
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Pseudonimo del poeta francese di origine romena Samuel Rosenstock (Moinesti 1896 - Parigi 1963). Esordì giovanissimo con versi in lingua romena ispirati al simbolismo, quindi si trasferì a Zurigo dove, [...] al Cabaret Voltaire, fondò nel 1916 il dadaismo, che illustrò con il dramma "antipoetico" La première aventure céleste de M. Antipyrine (1916) e con la raccolta di versi 25 poèmes (1918). Dal 1919 a Parigi, ...
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Scrittore italiano (Piove di Sacco 1887 - Roma 1976); prof. (dal 1939) di lingua e letteratura francese nell'univ. di Padova; socio nazionale dei Lincei (1967). Si rivelò con un volume di liriche, Umana [...] , 1928); e ha dato ottime traduzioni di Mirella di F. Mistral (1930), di Madame Bovary di G. Flaubert (1936), di Lirici tedeschi (1959) e di Lirici francesi (1960). Ha pubblicato inoltre pregevoli volumi di critica: Saggi e note di letteratura ...
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Poeta italiano (Affori, Milano, 1915 - Roma 2003). Formatosi nel clima ermetico, si volse presto verso operazioni di programmatica trasgressione della lingua letteraria, fino alla scelta, maturata negli [...] anni Sessanta, dell'abbandono della lingua italiana a favore dell'area linguistica francese. Frutto di questa vocazione sperimentale furono i testi pubblicati in collaborazione con Mirko, Burri, Novelli, Nuvolo e altri, i libri-oggetto e i libri- ...
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Poeta e critico francese (Caen 1555 - Parigi 1628). Dopo aver studiato giurisprudenza in Francia e in Germania, si pose al servizio del duca d'Angoulême (1576), trasferendosi a Aix, dove si legò a magistrati [...] da Boileau, che fa cominciare da lui la storia della vera poesia francese, sta nell'ideale artistico di chiarezza e purezza che egli formulò nettamente, così per la lingua come per la letteratura: ideale a cui si ispirò tutto il pensiero classico ...
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Uomo politico canadese (Baie Comeau, Québec, 1939 - Palm Beach 2024). Avvocato e uomo d'affari, leader nazionale del Progressive conservative party (conservatore) dal giugno 1983, fu primo ministro dal [...] , ad assegnare maggiori poteri alle singole province e a riconoscere al Québec specifici diritti di tutela della lingua e della cultura francese, ma dovette far fronte al fallimento (1990, 1992) degli accordi con i rappresentanti dei vari governi ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...