Dialettologo svizzero (Neuveville, Berna, 1854 - Cergnaux-sur-Gléresse, 1926); prof. di dialettologia gallo-romanza all'École des hautes études di Parigi. Promosse il metodo della geografia linguistica, [...] cartografica registrava la risposta dialettale data a un questionario francese, applicato appositamente da E. Edmond, suo collaboratore altri fenomeni delle aree circostanti, e in particolare di quell'area in cui domina la lingua di maggior prestigio. ...
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Filologo e prosatore greco (Smirne 1748 - Parigi 1833). Laureatosi in medicina a Montpellier, nel 1788 si trasferì a Parigi dove acquistò crescente rinomanza come editore di testi classici e medievali. [...] si erano prodotti in Grecia soprattutto dopo la Rivoluzione francese, s'impegnò nell'opera di emancipazione del suo popolo , grammaticali e filologici, fissò le tipologie di una lingua greca moderna che, contemperando forme pure e volgari, divenisse ...
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Filologo (Verona 1885 - Berkeley, California, 1961), figlio di Leo Samuele; prof. a Heidelberg (1909-32), a Roma (1932-38) e in varie università americane (1939-50); socio straniero dei Lincei (1957). [...] Ha pubblicato numerosi libri e saggi di filologia, storia e varia erudizione in lingua italiana, tedesca, inglese e francese, tra i quali riguardano più particolarmente l'Italia gli importanti studî su B. Guarini (1908), sulla prosa scientifica ...
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Dottore ebreo (Troyes 1040 - ivi 1105), detto Rashī dalle iniziali delle parole Rabbī Shĕlōmōh Yṣḥāqī, o, con adattamento italiano, Salomone Isaacide. Dopo aver studiato in Renania, fondò nella sua città [...] essenziale negli studî rabbinici. Tra l'altro costituiscono un patrimonio linguistico prezioso, sia per la lingua ebraica sia per quella francese antica. Scrisse inoltre poesie liturgiche, commenti a poesie, responsi giuridici e compilazioni di leggi ...
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La retta pronuncia di una lingua considerata sia in sé, sia in rapporto con la scrittura. Nelle lingue di cultura, che in conseguenza della loro storia complessa sono di solito lontane dal presentare una [...] come fondamento dell’o. l’uso di una città o di una regione (per es., Parigi e l’Île-de-France per il francese, Firenze e la Toscana per l’italiano), oppure di una categoria di persone (per es., la Bühnenaussprache «pronuncia della scena» per il ...
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Filologo (Callao 1875 - Parigi 1961). Allievo di G. Paris e di J.-L. Gilliéron, fu prof. di romeno nelle École des langues orientales vivantes di Parigi, quindi prof. di filologia romanza nella École pratique [...] Romans di Chrétien de Troyes), direttore della rivista Romania, si occupò anche di lingua e cultura albanese. Riunì una scelta dei suoi saggi sulla letteratura francese in Études de littérature française (1949), e curò la pubblicazione degli scritti ...
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Linguista (Costantinopoli 1897 - Aix-en-Provence 1988), prof. di lingue ugro-finniche all'École nationale des langues orientales vivantes di Parigi (1931-67). Gli si devono, oltre a un dizionario franco-ungherese [...] (1932-37), varî studî sulla lingua e la civiltà finnica (Esquisse de la langue finnoise, 1949; Les anciens Finnois, 1961; Histoire édification de la langue hongroise, 1971) e sul francese (Les procédés expressifs du français contemporain, 1957; ...
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Storico e critico letterario (Parigi 1841 - ivi 1900). Allievo dell'École normale supérieure, si dedicò dapprima a studî di antichità classica scrivendo Histoire grecque (1875) e poi al Medioevo francese [...] interessandosi soprattutto alle origini della lingua. Con i due volumi su Les mystères (1880), che restano la sua opera più notevole, iniziò una Histoire du théâtre en France, che portò a termine nel 1886. Si occupò anche di problemi linguistici ( ...
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In fonetica, consonanti la cui articolazione consiste nel susseguirsi di più chiusure e aperture del canale vocale, che producono una vibrazione; tipiche vibranti sono le varie qualità di r: v. apicali-alveolari [...] (in cui vibra l’apice della lingua appoggiato agli alveoli degli incisivi superiori, come l’r italiana normale); v. uvulari (come l’r francese o la cosiddetta erre moscia); v. multiple (come l’r it., consistente in più vibrazioni) e v. semplici; v. ...
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Umanista (n. Londra - m. Wadenhoe, Northamptonshire, 1554), cappellano di Enrico VIII. Ottenne il grado di magister artium a Parigi, ove acquistò buona conoscenza del francese. Fu in relazione con T. Moro [...] , e compose opere grammaticali. Importante è la sua compilazione L'esclarcissement de la langue françoyse, specie di dizionario francese a uso degli Inglesi, contenente un repertorio di parole e frasi inglesi oggi disusate, prezioso per lo studio ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...