Letterato francese (Bagnols, Linguadoca, 1753 - Berlino 1801). Figlio di un oste di origine piemontese, studiò in diversi seminarî, dove fu istitutore. Dopo aver tribolato nei mestieri più varî raggiunse [...] lucidamente, in prossimità dell'epoca romantica, le virtù della lingua consacrate dalla tradizione classicista: la grazia ornata, il della ragione, non esitò tuttavia a tradurre per i Francesi (1785) quell'Inferno di Dante che Voltaire aveva già ...
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Poeta dialettale siciliano (Bagheria, Palermo, 1899 - ivi 1997); autodidatta, esercitò da giovane i più umili mestieri, per poi darsi al commercio; avverso al fascismo (nel 1922 capeggiò una sommossa di [...] popolo siciliano (Lu pani si chiama pani, 1954, con trad. in lingua di S. Quasimodo; La peddi nova, 1963; Lu trenu di lu le motivazioni originali della sua poesia (tra l'altro tradotta in francese, russo, cinese, ecc.): Io faccio il poeta (1972); ...
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Filologo e critico italiano (Catania 1904 - Napoli 1971). Ha insegnato dal 1938 filologia romanza nell'univ. di Napoli e dal 1961 letteratura italiana nella stessa università. È stato redattore dell'Enciclopedia [...] , B. de Ventadorn, ecc.), sulla letteratura francese antica, sulla letteratura castigliana, sulla letteratura italiana e del Novecento; ha diretto fino alla morte il Grande dizionario della lingua italiana (dal 1961, voll. I-VII). Tra le sue opere: ...
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Critico letterario italiano (Sestri Levante 1911 - Genova 2001), dal 1939 prof. di lingua e letteratura francese nell'univ. di Urbino, della quale fu, dal 1950, rettore; dal 1984 senatore a vita della [...] Repubblica. Si è occupato di letteratura italiana, francese, spagnola, specie contemporanea, svolgendo una intensa attività di critico militante (su Il Frontespizio, Letteratura, La Fiera letteraria, L'Europeo, Corriere della sera), dapprima come ...
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Critico letterario (Lione 1887 - Parigi 1957) e italianista fra i più noti, fu a lungo in Italia, lettore a Bologna, ufficiale del Corpo di spedizione francese sul fronte italiano nel 1915-18, professore [...] negli istituti francesi di Firenze e di Napoli; quindi, dal 1935, fu professore di lingua e letteratura italiana alla Sorbona. Diresse la Revue des études italiennes. Oltre a tre volumi sulla storia di Parma (Parme et la France de 1748 à 1789; Les ...
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Poeta inglese (Kent 1325 circa - Southwark 1408). Il suo primo poema notevole, scritto in francese, è lo Speculum meditantis o Mirour de l'omme, al quale seguì Vox clamantis, poema in latino, in cui, prendendo [...] di sentimento e bellezza poetica. Il nome di G. è rimasto associato a quello di G. Chaucer, quale primo scrittore in lingua inglese. Tuttavia egli rimane a un livello nettamente inferiore; la sua poesia, per lo più pesante e prolissa, ha interesse ...
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Pseudonimo del poeta Ioànnis Papadiamandòpulos (Atene 1856 - Parigi 1910), greco di nascita ma di lingua e di educazione francese. Con i primi versi (Les Syrtes, 1884; Les cantilènes, 1886) si impose come [...] ), suo capolavoro, si allontanò sempre più dalle forme decadenti e simboliste per avvicinarsi ai principî dei classici greci e francesi. Fondò l'École Romane che richiamò numerosi poeti, tra i quali soprattutto Ch. Maurras. Scrisse anche la tragedia ...
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Poeta svedese (Malmö 1898 - Stoccolma 1961). Muovendo da una duplice esperienza letteraria, classica e cristiana (I en främmande stad "In una città straniera", 1927; Sonat "Sonata", 1929; Andliga övningar [...] visionario, la scepsi moderna e la mistica cristiana, in una lingua a un tempo aulica e quotidiana fino al gergo. La un'importante attività di traduttore (il teatro classico greco, francese, spagnolo, la grande poesia antica e moderna). Accademico di ...
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Scrittore e giornalista (Caserta 1844 - Napoli 1927); fu per qualche tempo direttore del Giornale di Napoli, collaboratore del Fanfulla di Roma con lo pseudonimo di Picche, e dei più importanti giornali [...] insegnò per molti anni nell'Istituto orientale di Napoli, dapprima lingua e letteratura inglese, poi russa. Più che per gli operosità di traduttore (circa trecentocinquanta versioni), dal francese, inglese, tedesco, norvegese, polacco, e soprattutto ...
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Scrittrice francese (Saint-Sauveur-en-Puisaye, Yonne, 1873 - Parigi 1954). Col suo primo marito, H. Gauthier-Villars (Willy), pubblicò i romanzi della serie di Claudine (Claudine à l'école, 1900; Claudine [...] scrivere. Nei suoi molti libri prevale una sottile ricerca psicologica, che si esprime stilisticamente per mezzo di una lingua pura, asciutta e precisa, anche se ricca di una sensibilità propriamente femminile: Dialogues de bêtes (1905); La retraite ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...