Letterato e architetto (Genova 1404, da padre bandito da Firenze - Roma 1472). Appassionato di letteratura ma anche di matematica, scrittore e grande architetto, pedagogista e teorico dell'arte, uomo di [...] coronario. Anche con questa iniziativa l'A., studioso della lingua e dello stile, aprì la questione di una letteratura unitariamente esterno e interno: nella prima chiesa, a croce greca, il rapporto dei volumi interni sarà esemplare per il tipo ...
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Storico italiano della lingua (Firenze 1911 - ivi 2008); prof. univ. dal 1950, ha insegnato glottologia nell'univ. di Bari, dal 1952 storia della lingua nell'univ. di Firenze e da ultimo linguistica italiana [...] grammatica italiana. Tra i suoi studi di linguistica teorica, greca e latina, e italiana: Idealismo e realismo nella caso di polimorfia della lingua letteraria dal secolo XIII al XVI (1953); Di scritto e di parlato (1983); La lingua dei Malavoglia e ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] in cui sono frequenti i rapporti commerciali con le città greche (Marsiglia) e con Roma.
La conquista romana fornì una guidato da J.F. Merz.
Il tedesco è diffuso come lingua nazionale e ufficiale nelle attuali Germania, Austria e parte della ...
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Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con [...] Turchia confina a N con il Mar Nero; a NO con la Bulgaria e la Grecia; a O con il Mar Egeo; a S con il Mare Mediterraneo, la Siria danno della Siria e soprattutto dell’Iraq.
Oltre alla lingua nazionale, il turco, parlato dall’86% della popolazione, ...
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Astronomo e cosmologo polacco (Thorn, od. Toruń, 1473 - Frauenburg, Prussia Orientale, od. Frombork, voivodato di Olsztyn, 1543). Di famiglia slesiana di lingua tedesca, ma avversa all'Ordine Teutonico, [...] ]-centro dell'universo limitato dal cielo delle stelle fisse) in contrapposizione al sistema geocentrico e geostatico dell'astronomia greca, da Eudosso ed Aristotele a Tolomeo, cui si era ispirata anche la concezione cristiana, araba e medioevale del ...
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Poeta latino (Venosa 65 a. C. - Roma 8 a. C.). Nacque da padre libertinus, come egli stesso dice, e fu educato a Roma, dove ebbe come primo maestro Orbilio; compiuti i vent'anni si recò ad Atene, a completare [...] sono scritti, cioè, nei metri della giambica (Epodi) e della lirica greca (Odi), già usati dai neoteri, ma condotti da O. F. a ma anche curato ad arte, minuzioso nei particolari, dotto di lingua e di metrica, ma sempre lontano dall'esibizione. ▭ Il ...
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Tragico ateniese (Eleusi 525 circa - Gela 456-455 a. C.), della cui vita poco sappiamo di sicuro. Combatté a Maratona (490), dove cadde suo fratello Cinegiro. Partecipò per la prima volta a un concorso [...] è anche l'unica trilogia conservataci per intero di tutto il teatro greco; è quindi l'opera che meglio ci permette di seguire il varia, per la grande potenza fantastica che imprime alla lingua e allo stile sempre nuovi splendori, adeguati all' ...
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Retore latino (n. Calahorra 35-40 d. C. - m. forse intorno al 96). Originario della Spagna, Q. fu il primo retore stipendiato dallo Stato, un altissimo onore cui si aggiunse in seguito il conferimento [...] elementare con lo studio della grammatica, della lingua, dell'ortografia, delle discipline costituenti l'ἐγκύκλιος che riassume la storia delle dottrine retoriche e dei loro maestri in Grecia e in Roma, s'inizia la trattazione tecnica, la quale si ...
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Scrittore greco (Cheronea, Beozia, 50 d. C. - ivi dopo il 120). Studiò ad Atene presso il platonico Ammonio, e dopo alcuni viaggi tornò nella sua città, donde però si allontanò ripetutamente per incarichi [...] , Galba, Otone) sono esaminate le vite di 22 coppie di personaggi, uno greco e uno romano (Teseo e Romolo, Licurgo e Numa, ecc.), di cui e la sua fama si diffuse anche in paesi di lingua non greca. L'Umanesimo guarda a P. tanto come testimonianza ...
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Commediografo latino (Sarsina 250 a. C. circa - forse Roma 184 a. C.). Una tradizione vuole che il cognomen originario fosse Plotus, poi urbanizzato in Plautus; il prenome e il nome sono incerti: probabilmente [...] un maestro; egli foggia, seguendo le necessità della lingua latina, i già noti senarî giambici e versi quadrati autori latini, si è posto il problema dell'originalità rispetto ai modelli greci. Da questo punto di vista, P. è uno degli scrittori ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
grecita
grecità s. f. [der. di greco], letter. – 1. L’essere conforme all’uso della lingua greca: g. di un costrutto; pura, dubbia g. di una locuzione. 2. a. La lingua, la letteratura, e in senso più ampio la cultura e la civiltà greche, considerate...