FERRERO, Guido
Donatella Rosselli
Nacque a Biella il 18 maggio 1537 da nobile e ricca famiglia, figlio di Sebastiano, signore di Casalvolone, Pezzana e Villata e gentiluomo di camera del duca di Savoia, [...] particolare inclinazione, che gli permise di raggiungere, nell'età matura, una certa notorietà come elegante prosatore in lingua latina e greca, meritando tra l'altro le lodi del letterato e filologo fiorentino P. Vettori. Durante gli anni giovanili ...
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GALBIATI, Giovanni
Pier Francesco Fumagalli
Nacque a Carugo, nei pressi di Como, il 12 marzo 1881 da Giuseppe e Maria Colombo; il padre era fattore presso la famiglia Teruzzi. Compì gli studi classici [...] docenza in letteratura latina, in questa Università fu docente di paleografia greca e latina, quindi di letteratura latina (1925-26). Passò successivamente alla cattedra di lingua e letteratura araba, incarico che tenne dal 1926 al '43, insegnando ...
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GUARNACCI, Mario
Fabrizio Vannini
Nacque a Volterra il 24 o 25 ott. 1701, secondo degli otto figli di Raffaello Ottaviano, gentiluomo di camera del granduca Cosimo III e commendatore dell'Ordine di [...] opinioni di Dionigi d'Alicarnasso e di Orazio, che ne sostenevano l'origine greca, e sulla scorta di Polibio e di Plinio, che le arti, scienze e linguagreche derivavano e tutto dovevano al genio tirrenico. Il libro, letto nelle principali accademie ...
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GIOVINAZZI (Giovenazzi, Juvenazzi), Vito Maria
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Castellaneta (Taranto) nel 1727, secondo alcune fonti il 18, secondo altre il 20 febbraio. L'atto di battesimo [...] e Salerno. Nel 1766 passò nel collegio napoletano della Compagnia come professore di poetica, letteratura latina e greca, e di lingua ebraica, discipline nelle quali eccelleva al punto da essere nominato di lì a poco bibliotecario e storiografo della ...
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DE NOBILI, Flaminio
Flavio De Bernardinis
Nacque a Lucca nel 1533 da Fabrizio e Chiara di Filippo.
La famiglia era originaria della Garfagnana, con l'antico nome Della Pieve, ma, ai tempi in cui il [...] giovane studioso, ma richiama l'attenzione sulla lingua, considerata più vicina alla parlata lucchese 183, 185, 195 s., 214, 221; A. Caro, Lettere familiari, a cura di A. Greco, I, Firenze 1961, pp.55, 160; C. Lucchesini, Opere, Lucca 1833, XV, p. ...
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LUCA
Francesco Panarelli
Nacque negli ultimi anni del secolo XI, e fu verosimilmente di origine calabrese. Le prime notizie sono intrecciate con quelle riguardanti gli ultimi anni di vita di Bartolomeo [...] al regio comando" (Rossi, p. 82).
Il testo dispositivo del Typikon, giunto in una versione in lingua calabrese e caratteri greci, doveva essere letto nelle comunità dipendenti. Ripercorrendo le tappe della sua esperienza a Messina, L. ricorda i ...
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PASTRIZIO, Giovanni
Tomislav Mrkonjic
PASTRIZIO (Paštrić), Giovanni (Ivan). – Figlio di Antonio e Ivanizza Giunchevich, nacque, come si presume, a Spalato, ove fu battezzato il 15 giugno 1636.
Il cognome [...] il fratello maggiore Girolamo lo prese con sé nella Pia casa dei catecumeni a Venezia e lo fece studiare le lingue latina, greca ed ebraica.
Nel luglio 1648 fu mandato a Roma nel Collegio dei neofiti e transmarini come convittore, ove continuò lo ...
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CARRARA, Francesco
Francesco Raco
Nacque a Ghisalba, a pochi chilometri da Bergamo, il 1º nov. 1716 dal conte Carlo e da Anna Maria Passi (Vistalli, p. 47 n. 9). Compiuti i primi studi a Bergamo, (insieme [...] cardinalato. In particolare, a Roma si scaltrì nella pratica legale, approfondendo la storia ecclesiastica e la lingua e letteratura greca. Nel 1745 venne nominato referendario delle due Segnature e, dopo aver ricoperto la mansione di uditore della ...
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PLACIDO, santo
Guido De Blasi
PLACIDO, santo. – Nacque a Roma presumibilmente tra il secondo e il terzo decennio del VI secolo, figlio del patrizio Tertullo, di rango consolare.
In giovane età, verso [...] – redatto da lui stesso – era la riduzione di un testo greco compilato da un compagno di Placido, Gordiano.
In questa agiografia, le ferite dei suppliziati, Placido che parla nonostante la lingua recisa, la sorella Flavia che riesce a scampare a uno ...
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DANDINI, Ercole Francesco
Gianfranco Formichetti
Nacque ad Ancona il 4 nov. 1695, da Girolamo, di nobile famiglia originaria di Siena, a Cesena fin dal sec. XV, e da Margherita Fazioli nobildonna cesenate.
Aveva [...] diligenza che sapeva dimostrare negli studi e particolarmente nel greco e nel latino. In quest'ultima materia non aveva Erminius, Phronimus e Meranius) modellano i loro discorsi in lingua latina esemplificando quel "modo urbano" ben reso dal ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
grecita
grecità s. f. [der. di greco], letter. – 1. L’essere conforme all’uso della lingua greca: g. di un costrutto; pura, dubbia g. di una locuzione. 2. a. La lingua, la letteratura, e in senso più ampio la cultura e la civiltà greche, considerate...