Poetessa francese (seconda metà del sec. 12º). Lavorò in Inghilterra. Conoscitrice della letteratura francese e della lingualatina, compose una raccolta di Lais, una di favole, l'Ysopet, e il poema l'Espurgatoire [...] Saint Patriz, derivato da un trattato latino scritto intorno al 1190 da H. de Saltrey. La sua opera più notevole sono i Lais, dodici racconti in versi d'argomento amoroso, a cui si mescola un elemento fantastico e anche fiabesco, proprio delle ...
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Cisterciense (Tournai 1075 circa - Igny 1157), discepolo di Oddone di Cambrai, fu canonico e magister scholarum a Tournai; subì a tal punto l'influenza di s. Bernardo, da farsi monaco a Chiaravalle (1125 [...] i suoi commenti ai libri sacri, mentre ci restano il De languore animae amantis e i Sermones de tempore ove, sotto l'influenza dell'abate di Clairvaux, sono trattati soprattutto motivi mariani e cristologici con fine gusto della lingualatina. ...
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Glottologo e filologo (Hall, Tirolo, 1850 - Igls, Innsbruck, 1915); prof. a Innsbruck di filologia classica (dal 1879) e di linguistica comparata (1887-1911). Dopo aver iniziato con un saggio sulla lingua [...] di Omero e di Esiodo (1874), si rivolse spec. alla storia della lingualatina (Lateinische Grammatik, 1885; Historische Grammatik der lateinischen Sprache, 1894-95; Geschichte der lateinischen Sprache, 1910). Ha studiato anche la storia e la ...
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Poeta polacco (Leopoli 1558 - Czernięcin 1629). Di origine borghese, trascorse la sua vita al servizio di Jan Zamoyski, che gli affidò (1593) l'organizzazione dell'Accademia di Zamość. Fu fecondo poeta [...] in lingualatina (importante la tragedia Castus Ioseph, 1587), ma la sua fama è affidata a Sielanki ("Idillî", 1614), in cui, pur seguendo le orme di Teocrito e Virgilio, ritrae con un delicato senso realistico la vita campagnola polacca del tempo. ...
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Grammatico greco (4º sec. d. C.); è autore di una Ars, grammatica per l'apprendimento della lingualatina, col testo greco a fronte. La parte greca è giunta lacunosa, la parte latina tratta delle 8 parti [...] del discorso. Già nell'antichità fu unita a questa e attribuita a torto a D. un'altra opera bilingue, Hermeneumata, di varia cultura, di fonte greca, scritta nel 3º sec. d. C ...
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Figlio (521-567) di Clotario I, re dei Franchi; alla morte del padre (561) gli toccò un territorio che comprendeva probabilmente tutta la Gallia occidentale, da Amiens e Rouen ai Pirenei, con Parigi. Accusato [...] da Gregorio di Tours d'irriverenza contro il clero e di lussuria, fu invece adulato, come profondo conoscitore della lingualatina, dal poeta Fortunato. ...
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Scrittore, giurista e latinista dalmata (Spalato 1765 - Novi Ligure 1834). Fece parte dell'Arcadia sotto il nome di Chelinto Epirotico e nel 1798 fu uno dei tribuni della Repubblica romana. Si recò quindi [...] a Genova dove insegnò retorica e diritto civile e dal 1831 ebbe la carica di bibliotecario. Ha lasciato numerose poesie in lingualatina. ...
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Religiosa e umanista francese (1485 circa -1547). Fu badessa del monastero di Saint-Honorat in Provenza; tenne un attivo carteggio con Francesco I re di Francia, ma tanto le sue lettere quanto le altre [...] opere in lingualatina, molto lodate dai contemporanei, sono andate perdute. ...
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POMPONIO LETO, Giulio
Maria Accame
POMPONIO LETO, Giulio. – Nacque probabilmente a Diano (oggi Teggiano) in Lucania nel 1428, anche se alcune fonti collocano la sua nascita in una località della Calabria [...] nel Rinascimento, a cura di P. Farenga, Roma 2005, pp. 119-126; M. Accame, I corsi di Pomponio Leto sul “De linguaLatina” di Varrone, in Pomponio Leto e la prima Accademia Romana. Giornata di studi... 2005, a cura di C. Cassiani - M. Chiabò, Roma ...
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Damaso I, santo
Carlo Carletti
Le informazioni antecedenti il periodo episcopale sono episodiche, scarsamente documentate, talvolta oscure e contraddittorie. Il primo problema che si pone è quello del [...] , come dimostrato da Th. Klauser e confermato da J.A. Jungmann e Ch. Mohrmann, che l'uso della lingualatina, già precedentemente di uso comune nelle letture bibliche e nella predicazione, si estende ufficialmente anche alla prassi liturgica. La ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...