LAPPOLI (Pollio Lappoli, Pollastra, Pollastrino, Pollio Pollastrino), Giovanni
Giovanna Checchi
Nacque ad Arezzo, da Giuliano di Bernardo, nel 1465. Al cognome Pollastra, con cui fu noto e che era usato [...] nota e che perciò non è escluso sia da identificare con il Parthenio, la commedia in lingua del L., e che il lapsus sia dovuto alla consolidata fama di latinista di cui egli godeva.
Il Parthenio, composto durante il periodo senese, fu messo in scena ...
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GUARNA, Romualdo
Massimo Oldoni
Nacque da una nobile famiglia salernitana nel primo quarto del XII secolo. Il G. partecipò della stagione più florida della Scuola medica di Salerno, fu medico egli stesso [...] terza parte del Chronicon.
Per quanto riguarda la lingua e lo stile del Chronicon, si nota la . Le origini e il Duecento, Milano 1999, pp. 93-238; Id., La cultura latina a Salerno nel Basso Medioevo, in Storia di Salerno, a cura di G. Cacciatore - ...
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BOMBACE (Bombasius), Paolo
Elpidio Mioni
Nacque a Bologna l'11 febbr. 1476 da Antonio e Lodovica Tederici. Dedicatosi allo studio delle lettere, riuscì ben presto a crearsi una notevole fama, soprattutto [...] B., che lo aiutò ad approfondire la conoscenza della lingua greca, ampliò i suoi Adagia, compose e corresse la dispersi. Secondo la testimonianza del Gamurrini, avrebbe stampato un'orazione latina, da lui recitata nel 1502 per incarico del Senato di ...
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PILOTTO, Libero
Annamaria Corea
– Primogenito di quattro figli, nacque a Feltre (Belluno) il 27 marzo 1854, da Giovanni (detto Nane) e Rosa Miliani.
Il padre, di povera famiglia, aveva frequentato il [...] marzo tanto che alla richiesta di seguire il complesso in America Latina, Pilotto rispose negativamente, e così sua moglie, che lo di Roberto Cuppone ha individuato trentatré titoli di opere, in lingua e in dialetto, solo dieci edite, di cui sette ...
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LANDI, Costanzo
Stefano Benedetti
Nacque a Piacenza il 19 marzo 1521 da Gian Lodovico, conte di Compiano e Caselle del Po, e da Lucrezia Scotti dei conti di Sarmato, famiglie entrambe appartenenti alla [...] seguente sono le stampe a Ferrara del Lusuum puerilium libellus, raccolta di poesie latine (tip. J. de Buglhat - A. Hucher; in data 7 genn . Gio. Pico Mirandola conte di Concordia, tradotta in lingua volgare (Piacenza, B. Locheta), dove L. commentava ...
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LIRUTI, Gian Giuseppe
Ugo Rozzo
, Nacque a Villafredda (castello nelle vicinanze di Tarcento, presso Udine) il 28 nov. 1689, da Natale e da Bernardina Podari, in una famiglia di origine mantovana, [...] Aronco e N. Pauluzzo. L'idea centrale del L. era che il friulano fosse derivato da una contaminazione tra il latino, la lingua dei Galli e quella dei Longobardi.
Naturalmente il L. riceveva numerose richieste di informazioni e chiarimenti da parte di ...
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LELIO, Antonio
Stefano Jossa
Nacque a Roma nel 1465, probabilmente da famiglia aristocratica, visto che Filippo Beroaldo il Giovane lo chiama "Romanum patritium" (Carmina, K, c. 4r); sembra da escludere, [...] et epigrammata, Venetiis 1550, c. 75; A. Colocci, Poesie italiane, e latine, a cura di G. Lancellotti, Jesi 1772, p. 129; M.A. pp. 165, 715; P. Valeriano, Dialogo della volgar lingua, in Discussioni linguistiche del Cinquecento, a cura di M. Pozzi ...
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LUPOLI, Michele Arcangelo
Francesco Montanaro
Franco Palladino
Nacque a Frattamaggiore, presso Napoli, il 22 sett. 1765 da Lorenzo e Anna De Rosa. Da questa unione nacquero undici figli, tra i quali [...] individui della popolazione di San Leucio). La versione latina (in una lingua molto curata) era corredata di sue note, pure in latino, concernenti le fonti di natura giuridica e filosofica. Latine furono anche la dedica (dallo spirito accentuatamente ...
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CARDILE, Enrico
Francesco Del Beccaro
Nacque a Messina il 19 marzo 1884 da Salvatore, impiegato, e da Santa Barbera. Ultimo di sette figli, fece studi tecnici, di ragioneria, sebbene la sua vocazione [...] cui l'interesse per il Vuillaud, studioso della lingua ebraica e in particolare della cabala.
Nel marzo ; G. De Robertis, in La Voce, 30 apr. 1915; G. Gori, in Vela latina (Napoli), 30 maggio 1915; G. A. Cesareo, in Giorn. di Sicilia (Palermo), 30 ...
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CANNA, Giovanni
Piero Treves
Nato a Casale Monferrato il 20 dic. 1832, di famiglia agraria facoltosa, ma gens de robe (ilpadre, Carlo, era magistrato nel mandamento di Gabiano, dove possedeva terre), [...] quindi per undici anni (1860-71) professore di lettere greche e latine e per i cinque successivi (1871-76) di lettere italiane al liceo preferì la lingua e poesia popolare neo-greca (anche per certo suo populismo romantico) alla lingua dotta e ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...