Medico e arabista (Belluno 1450 circa - Padova 1521), forse della famiglia dei Bongaio (o Mongaio) conti di Alpago. Visse a lungo a Damasco (1487 circa -1517) e a Cipro (1517-1520) come medico dei consolati [...] a lui una revisione della traduzione medievale del Canone di Avicenna e dello Zibaldone di Serapione e la prima traduzione latina di alcuni opuscoli filosofici e di alcuni opuscoli medici dello stesso Avicenna: in esse, l'A. mostra originalità di ...
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Filologo austro-slavo (Repnje, Carinzia, 1780 - Vienna 1844), dal 1810 censore e, poco dopo, bibliotecario della Hofbibliothek di Vienna; collaboratore di rassegne scientifiche austriache e germaniche [...] collaboratore di Vuk Stefanović Karadžić nella sua opera di riforma della lingua serba. La sua opera più importante è la pubblicazione ( in cirillico, l'originale greco, la traduzione latina e un commento filologico. Ricordiamo inoltre la Grammatik ...
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Umanista (n. Londra - m. Wadenhoe, Northamptonshire, 1554), cappellano di Enrico VIII. Ottenne il grado di magister artium a Parigi, ove acquistò buona conoscenza del francese. Fu in relazione con T. Moro [...] e ricoprì varie cariche. Tradusse in inglese la commedia latina Acolastus di G. Gnapheus, e compose opere grammaticali. Importante di parole e frasi inglesi oggi disusate, prezioso per lo studio della lingua nel periodo da G. Chaucer a Th. Wyatt. ...
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Filologo e glottologo svedese (n. Alseda, Småland, 1895 - m. 1985), prof. (1944) di lingua e letteratura latina nell'univ. di Uppsala. Opere principali: Wortstudien zu den spätlateinischen Oribasiusrezensionen [...] (1933); Kleine Beiträge zur lateinischen Lautlehre (1936); Belt und Baltisch (1953); Scandinavia und Scandia; lateinisch-nordische Namenstudien (1963); Jordanes und Scandia; kritisch-exegetische Studien ...
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Filologo (Grossvargula, Erfurt, 1806 - Lipsia 1876), prof. nelle univ. di Halle (1832-33), Breslavia (1833-34), Bonn (1839-65) e Lipsia (dal 1865); diresse con Fr. G. Welcker (1841) il Rheinisches Museum. [...] Dopo aver studiato in Italia il palinsesto ambrosiano di Plauto, si rivolse allo studio della lingua e letteratura latina arcaica. Scoprì il carattere cantato di buona parte della commedia arcaica (i cantica). Si occupò anche di epigrafia, ...
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Teologo e arabista (Torcigliano, Lucca, 1612 - Roma 1700). Sua opera principale è il Prodromus ad refutationem Alcorani (1691), che egli ristampò quale introduzione alla sua ed. dell'Alcorani textus universus [...] (1698), con testo arabo, versione latina e commento, desunto da opere arabe inedite. Di questa opera monumentale si valse G. Sale nella sua traduzione inglese del Corano (1734), la prima in una lingua moderna europea. n Teologo fu anche il fratello ...
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Filologo classico (Bari 1880 - Firenze 1964); prof. di lingua e letteratura latina (dal 1929) all'univ. di Torino, poi di Firenze; socio corrispondente dei Lincei dal 1954. Delle sue opere, oltre a molti [...] ai tragici greci, a Plauto, a Eroda, e a numerosi articoli, saggi e studî (specialmente su Orazio, Petronio, Apuleio), si ricordano le edizioni critiche di Sinesio e di Lucilio, e una Storia della letteratura latina da Tiberio a Giustiniano (1934). ...
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Arabista (n. forse nel Kent 1697 circa - m. Londra 1736). La sua fama è dovuta alla versione inglese del Corano (1734), la prima in lingua moderna europea, con ampia introduzione sull'islamismo e note. [...] Sia per la versione, sia per l'introduzione S. si giovò molto della versione latina e del Prodromus ad refutationem Alcorani del lucchese L. Marraci. ...
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Erudito inglese (Ramsgill, Yorkshire, 1704 - York 1759). Raccolse materiale per un dizionario comparativo delle lingue inglese, latina, greca, ebraica e celtica. Dai suoi scritti risulta che fu il primo [...] a comprendere il carattere indoeuropeo della lingua celtica. Uccise un suo amico ritenendolo amante della propria moglie e per questo fu giustiziato. ...
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Linguista norvegese (Sogndal 1821 - Cristiania 1896). Notevoli la sua Lappisk grammatik ("Grammatica lappone", 1885-86) ed il suo Ordbog over det lappis ke Sprog med latinsk og norsk Forklaring ("Dizionario [...] della lingua lappone con traduz. latina e norvegese", 1887). Interessanti anche i suoi studî sul folclore lappone e finnico. ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...