PASTRIZIO, Giovanni
Tomislav Mrkonjic
PASTRIZIO (Paštrić), Giovanni (Ivan). – Figlio di Antonio e Ivanizza Giunchevich, nacque, come si presume, a Spalato, ove fu battezzato il 15 giugno 1636.
Il cognome [...] 1644 il fratello maggiore Girolamo lo prese con sé nella Pia casa dei catecumeni a Venezia e lo fece studiare le linguelatina, greca ed ebraica.
Nel luglio 1648 fu mandato a Roma nel Collegio dei neofiti e transmarini come convittore, ove continuò ...
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CANCELLIERI (de Cancellieri, de Cancellariis, Cancellarius), Chiaretto Costanzo
Roberto Ricciardi
Nacque a Pistoia nella seconda metà del secolo XV, anche se non siamo in grado di indicare con precisione [...] de la sua cethra". È palese in questi sonetti l'influsso di modelli classici (Properzio, Ovidio). La lingua è pura e lo stile elegante, non alieno da latinismi e da movenze petrarchesche.
Durante l'annata 1504-05 il C. fu lettore di filosofia greca e ...
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CAPECE, Gaetano Maria
Francesco Raco
Nacque a Napoli il 16 genn. 1720 da Michele e da Teresa de Santis, in un'antica e nobile famiglia. Compì i primi studi, con ottimi risultati, nel collegio Capece; [...] ed eclettica attività pubblicistica nata dai suoi multiformi interessi di studioso. Epigrammi ed iscrizioni in lingua greca e latina, interpretazioni di passi scritturali, esami di monumenti archeologici, orazioni d'occasione e brevi dissertazioni ...
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CELIDONIO, Alessio
Hans Joachim Kissling
Nacque nel 1451 a Sparta nel Peloponneso.
Il suo nome è tramandato in varie forme (Celidonius, Chelidonius, Celadonius, Caelidonius), ma nei documenti epigrafici [...] umanista Giovanni Bessarione, il quale pare lo abbia accolto sotto la sua protezione. Come buon conoscitore del latino e del greco, lingue nelle quali si deve essere perfezionato sotto la guida del cardinale Bessarione, tu chiamato alla corte del re ...
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FIORETTI, Benedetto (Udeno Nisiely)
Gianfranco Formichetti
Nacque a Mercatale (Pistoia) il 18 ott. 1579 da Giovan Battista (si ignora il nome della madre).
A ventidue anni prese gli ordini minori, dopo [...] Udeno Nisiely, nome composto di tre parole - una greca, una latina e una ebraica - che vogliono significare: di nessuno se non di per quest'ultimo. Posizione originale tiene sul piano della lingua: difende il fiorentino moderno e lo giudica il ...
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LONGO, Alberigo
Valentina Gallo
Nacque da Francesco sul finire del XV secolo a Nardò, nel Salento. Le notizie intorno ai primi decenni della sua vita sono tramandate unicamente dai biografi successivi, [...] Carmina in Ludovicum Castelvitreum sono editi in G. Righi, Un codice latino del Cinquecento, Bologna 1951; Coridone, in M. Marti, Opere 'idioma soave. Studi di filologia, letteratura e storia della lingua offerti a Gianni A. Papini, Novara 2003, pp. ...
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PLACIDO, santo
Guido De Blasi
PLACIDO, santo. – Nacque a Roma presumibilmente tra il secondo e il terzo decennio del VI secolo, figlio del patrizio Tertullo, di rango consolare.
In giovane età, verso [...] ferite dei suppliziati, Placido che parla nonostante la lingua recisa, la sorella Flavia che riesce a scampare a Hannoverae 1846, pp. 551-844; Petri Diaconi Vita Placidi, in Patrologia Latina, CLXXIII, Paris 1895, coll. 1066-1070; Ps. Gordianus, Acta ...
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DOLCI, Sebastiano
Sergio Cella
Recentemente indicato, non si sa su quali basi documentarie, come Slade-Dolči, nacque a Ragusa (oggi Dubrovnik) in Dalmazia il 30 giugno 1699. Di famiglia modesta, ma [...] antica popolazione dell'Europa e che dalla loro madrelingua (il serbo-croato) derivarono non solo le altre lingue slave ma anche il greco e il latino. L'operetta ebbe una certa risonanza ed il frate raguseo fu ascritto all'Accademia dei Ricovrati di ...
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BORDONI, Placido
Paolo Preto
Nato a Venezia il 31 genn. 1736 da Pietro e Antonia Colussi, nel 1749 entrò nel collegio patriarcale di S. Cipriano e più tardi, completata la sua preparazione nella lingua [...] belle lettere e storia e dal 1817 quella di letteratura classica latina e di filologia greca. Ma la sua fama di studioso è -XXXIV).
L'opera del gesuita francese, tradotta in più lingue, godeva allora di ampia notorietà e all'abate veneziano toccava ...
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PASSIGLI, Moise David
Maria Iolanda Palazzolo
PASSIGLI, Moisè David. – Nacque ad Arezzo nel 1783 da Angiolo e da Rachele Usigli.
Entrambi i genitori erano esponenti della benestante comunità israelitica [...] da una ristampa de I promessi sposi di Alessandro Manzoni e dall’edizione dell’Iliade in prosa latina, tradotta anche in versi in sette lingue.
Fin dall’inizio si evidenziò la caratteristica principale e insieme il limite dell’attività libraria di ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...