GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] Alberti, allo sfoggio di erudizione mitologica e alla creazione di uno stile e di una lingua tali - nelle intenzioni - da gareggiare col latino quanto a complessità sintattica, ricchezza lessicale, elaborazione retorica.
L'opera principale del G. è ...
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CHIABRERA, Gabriello
Nicola Merola
La nascita del savonese C., contro la sua testimonianza databile al 18, e non l'8, del giugno 1552, fu preceduta di quindici giorni dalla morte del padre Gabriello, [...] ", ibid.), improbabile come tale almeno nella misura in cui l'ignoranza della lingua greca costringeva il poeta a ricorrere alle traduzioni (e non a caso poi a quella latina di H. Estienne), né per ottenere dagli amici fiorentini un incoraggiamento a ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] monaci basiliani che B. fondò a Messina due cattedre di questa lingua (una di esse doveva venir più tardi, occupata da Costantino Lascaris nel suo viaggio a Roma del 1452, con un discorso latino che gli valse la nomina a poeta laureato da parte dell ...
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BONGHI, Ruggiero
Pietro Scoppola
Nacque a Napoli il 21 marzo 1826 da Luigi, avvocato di origine bergamasca, e da Carolina de Curtis. Morto il padre nel 1836, il B. fu educato dal nonno materno Clemente [...] morte del B. e poi pubblicati, assieme ai dialoghetti sulla lingua e al quarto dialogo, nel secondo volume di Per A. Rosmini nominato, il 28 giugno 1865, professore di letteratura latina nell'Istituto di studi superiori pratici e di perfezionamento ...
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GIORGIO da Trebisonda (Giorgio Trapezunzio)
Paolo Viti
Nacque a Creta il 3 apr. 1395 da Costantino, in una famiglia emigrata da tempo da Trebisonda, sul Mar Nero, città che a G. rimase di fatto sconosciuta [...] suo soggiorno nella casa del Barbaro, dove insegnava latino il veronese Guarino Guarini: questo periodo sarebbe stato ricordato G. portò un valido contributo per la conoscenza della lingua e della letteratura greca. Successivamente G. si trasferì in ...
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DENINA, Carlo Giovanni Maria (il cognome originario era De Nina)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Revello presso Saluzzo (Cuneo) il 28 febbr. 1731, secondo di tre maschi e una femmina, da Giuseppe Maria [...]
Il D. apprese a Revello i primi rudimenti del latino da un maestro nizzardo (che egli ricorda migliore come giardiniere fu notevole e immediato: l'opera fu tradotta in molte lingue, e ristampata perfino a Costantinopoli (trad. in francese dell'abate ...
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BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] - "una favella tutta guasta e corrotta", "una lingua infine non italiana e neppur romana, ma romanesca" - deformazione e corruzione dell'antica parlata latina, di limitate possibilità espressive e sintattiche, destinata a scomparire se non interviene ...
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PASCOLI, Giovanni
Giuseppe Nava
PASCOLI, Giovanni. – Quarto di ben dieci figli, nacque il 31 dicembre 1855 a San Mauro di Romagna (Forlì), da Ruggero e Caterina Alloccatelli Vincenzi.
Il padre, di famiglia [...] Le opere e i giorni di Esiodo, oltre che dei classici latini, il poeta cantava il suo ideale di una società di (1969), 1-2 (rist. in Id., Studi e documenti di storia della lingua e dei dialetti italiani, Bologna 1982, pp. 237-273); P.V. Mengaldo, ...
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CALDERINI (Calderinus, Caldarinus, de Caldarinis), Domizio (Domitius, Domicius, Dominicus)
Alessandro Perosa
Nacque a Torri del Benaco agli inizi del 1446 da Antonio e da Margherita di Domenico Pase. [...] testimonianze delle fonti. Scarsamente sensibile a problemi di lingua e di stile, il C. rivolse il ., Padova 1900, pp. 82-84. Il C. in vita pubblicò soltanto tre poesie latine, cioè dei faleci in testa ai commenti a Marziale e alle Selve di Stazio e ...
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BENI, Paolo
Giancarlo Mazzacurati
Non è certa la data della sua nascita, anche se diverse testimonianze raccolte dallo Iacobillo affermano che al momento della morte, avvenuta in Padova il 12 febbr. [...] angustia e difficoltà benignemente dispensarci: anzi, mentre da, Greci e da, Latini appariamo e trasportiarno le scienze e l'arti più nobili, habbia per bene e lodi che la nostra lingua, come quella che (a dirne il vero) è purtroppo angusta e povera ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...