Aimeric de Peguilhan (Namericus de Peculiano)
Fabrizio Beggiato
Trovatore (secc. XII-XIII), tolosano, citato da D. fra i dictatores illustres in VE II VI 6. Secondo la biografia provenzale A. era figlio [...] France et la Provence dans l'œuvre de D., Parigi 1929, 107 ss.; A. Schiaffini, Lingua e tecnica nella poesia d'amore dai Provenzali al Petrarca, in " Cultura neolatina " III (1943) 149 ss.; A. Viscardi, La poesia trobadorica e l'Italia, in Problemi e ...
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Rivarol, Antoine de
Remo Ceserani
Scrittore francese (Bagnols, Linguadoca, 1753 Berlino 1801). Letterato brillante e di gusto volteriano, R. è autore di un'importante traduzione in prosa dell'Inferno, [...] 'interessi più profondi del R., quello per i problemi della lingua e dello stile, per i fatti dell'espressione e per Universalité, ibid. 1929; A. Cavaliere, R. critico, in " Cultura Neolatina " I (1941) 45-53; V.-H. Debidour, prefazione agli Écrits ...
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Mussafia, Adolfo
Georg Rabuse
Filologo romanzo (Spalato 1835 - Firenze 1905), fondatore della cattedra di filologia neolatina all'università di Vienna; si dedicò fin dal principio della sua rapida carriera [...] öffentliches Leben " V [1865] 577-584, 614-621, 646-655) presenta D. uomo e poeta a un pubblico colto di lingua tedesca, tracciando una sintesi dell'opera dantesca intuendo il suo senso morale, umanistico, culturale e poetico e rivelandone la potente ...
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Filologo e critico italiano (Modena 1917 - Roma 2001), figlio di Gino. Prof. di filologia romanza nelle univ. di Pavia (dal 1954) e Roma (dal 1956), socio naz. dei Lincei (1984) e membro di prestigiose [...] culturali straniere, direttore della rivista Cultura neolatina, sovrintese alla collaborazione italiana al Grundriss der di metodo: La lingua dei trovatori (1965); La tradizione trobadorica nella prospettiva dantesca (1966); La lingua d'oïl (1971); ...
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Filologo italiano (Cremona 1886 - Lido di Lavinio 1967). Insegnò filologia romanza (dal 1925) a Friburgo, poi a Milano e infine a Roma. Scolaro di F. Novati, del quale condusse a termine Le origini (1926) [...] dei suoi lavori, dei quali alcuni sono stati raccolti in Saggi neolatini (1945), altri in Studi e saggi sulla letteratura italiana dei di saggi: Cento e Duecento. Nuovi saggi su lingua e letteratura italiana dei primi secoli. Sue acute interpretazioni ...
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Filologo e critico letterario italiano (Chieti 1879 - Padova 1947), fratello di Maria. Insegnò (dal 1913) lingua e letteratura italiana nell'univ. di Bucarest; dal 1933 lingue e letterature neolatine a [...] (1946) e a saggi di linguistica e di letteratura, notevole è il suo Francesco da Barberino e la letteratura didattica neolatina (post., 1948). In romeno, Renaşterea la Florenţa în timpul lui Lorenzo de' Medici ("Il Rinascimento a Firenze al tempo di ...
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Le lingue e i dialetti che si sono svolti da un comune fondamentale strato latino nelle regioni più profondamente latinizzate e in cui la latinità non fu sopraffatta (come invece avvenne nella Rezia settentrionale, [...] nel Norico, nella Pannonia, nell’Africa e in parte in Albania) dal sostrato prelatino o da altre lingue affermatesi per motivi politici o culturali. L’area neolatina o romanza comprende dunque la Penisola Iberica, la Francia, l’Italia, il Ticino e i ...
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ROMANTICISMO
Giuseppe GABETTI
Giovanni MAVER
Giulio Carlo ARGAN
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. Movimento spirituale che, tra la fine del Settecento e la metà dell'Ottocento, si estese a tutti i popoli d'Europa, determinando [...] e dove perciò l'influsso della cultura latina e neolatina non poté mai scendere in profondità". Ma, a prescindere linguaggio nascono a un solo parto: la poesia è "la lingua madre del genere umano".
Ogni elemento intellettualistico esula così dalla ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] osservanza" a far versi legnosi, contrastanti col genio della lingua. Pure, questo traviamento non toglie che sia vero il fatto che l'esametro e i metri eolici, ribelli ai poeti neolatini, s'adattano bene al materiale linguistico germanico, con tanto ...
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SLAVI
Giovanni Maver
. I. Il nome. - Come per i nomi di altri popoli, o gruppi di popoli, così anche per il nome degli Slavi (russo Słavjane, polacco Słowianie, cèco Slované, serbocroato Slaveni e Sloveni, [...] è ancora giunto a compimento: resti di Polabi hanno conservato la loro lingua, o per lo meno il ricordo di essa, fino a tutto "croce" o kaležĭ "calice" sono certamente di origine neolatina, mentre postŭ "digiuno" è altrettanto certamente di origine ...
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neolatino
agg. [comp. di neo- e latino]. – Detto delle lingue (chiamate anche romanze) che si sono svolte da un comune fondamentale strato latino, nelle regioni più profondamente latinizzate dell’impero romano (e che sono, da occidente verso...