Orientalista italiano (Roma 1904 - ivi 1996), figlio di Giuseppe. Professore (dal 1938) di lingua e letteratura araba nell'università di Roma. Si occupò di storia politica e religiosa dell'Islam, e di [...] letteratura araba e persiana, studiandone soprattutto, alla luce dell'estetica crociana, figure e correnti d'arte (Storia della letteratura araba, 1951; Dal mondo dell'Islam, 1954; Storici arabi delle Crociate, 1957; Gli Arabi, 1958; Risorgimento ...
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turco Con la locuzione popoli t. si intende un vasto complesso di popoli, le cui sedi primitive erano nell’Asia centrale e orientale, e che da quelle sedi hanno sciamato in età storica, con flusso ininterrotto, [...] la felicità»), trattato gnomico-didattico sull’arte del regnare, composto nella metrica quantitativa arabo-persiana da un certo Yūsuf, ministro del sultano di Kashgar. La lingua di questa e di qualche altra opera degli inizi è appunto il t. arcaico ...
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È il fondatore della tradizione religiosa che da lui prese nome, lo zaratustrismo o zoroastrismo. Z. è considerato l'autore di un piccolo gruppo di testi, Gāthā "Canti", contenuti all'interno dello Yasna [...] Avesta, scritti in una lingua più arcaica di quella delle restanti parti dell'Avesta, una lingua che, per l' etimologia incerta, che diede luogo, attraverso una forma antico-persiana, Zaraushtra, allo Zōroastrēs della tradizione classica e umanistica. ...
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Regione fisica e storica dell’Italia centrale, estesa sulla sinistra del basso corso del Tevere a monte di Roma. In epoca romana, almeno fino al 3°-4° sec. d.C., corrispondeva al territorio abitato dagli [...] Dionisio di Alicarnasso, Plutarco) di origine spartana o persiana. I Sabini della valle tiberina sono congiunti dalla leggenda del 7°-5° sec. a.C. attestano una lingua paleoitalica e un alfabeto locale derivato da quello etrusco-meridionale ...
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Sistema di montagne dell’Asia centrale, lungo circa 1250 km, che si eleva fra il bassopiano siberiano a N e la depressione della Zungaria a S: a O si stende la Steppa dei Chirghisi e a E l’altopiano mongolo. [...] cosiddetti Tatari dell’A. e altre popolazioni tatarizzate per la lingua, ma affini nel tipo fisico ai Samoiedi e Ienisseiani del Nord altaiche erano note ai Greci con il nome di Sciti e ai Persiani con quello di Shaka. Nel corso del 7° sec. a.C ...
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Orientalista e glottologo italiano (Mistretta 1898 - ivi 1973). L'attività di P. si è spiegata nell'interpretazione storica di fatti linguistici nel campo indoeuropeo e nel romanzo (il digamma in Omero, [...] le quali il linguaggio è fenomeno di conoscenza e la lingua è sistema distintivo di tale conoscere. Tra le opere: Poesia giullaresca e poesia popolare (1958); Storia della letteratura persiana (1960); Alessandro Magno (1961); Altri saggi di critica ...
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Scrittore iraniano (Ispahan 1892 - Ginevra 1997). Nato nel 1892, data di cui egli stesso venne a conoscenza solo in tarda età, da un predicatore sciita costretto all'esilio per la sua attività nel movimento [...] 'era una volta", 1921), con cui si inaugurò la narrativa persiana moderna. Tecniche e moduli europei trovarono applicazione nel genere classico del racconto; la riforma riguardò principalmente la lingua, che si avvicinò ai modi del parlato, e ai temi ...
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Famiglia della nobiltà polacco-lituana, i cui maggiori esponenti si distinsero soprattutto nel sec. 19º. Jan Borejko (1777-1851) scrisse racconti, una tragedia, fece traduzioni; Aleksander Borejko (1804-1891), [...] suo figlio, dopo un soggiorno in Persia come console russo, si dedicò a studî di lingua e letteratura persiana; a Parigi dal 1842, appartenne al circolo di Towiański; dal 1857 al 1883 prof. di letteratura slava al Collège de France, pubblicò ...
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Dinastia iranica musulmana, che regnò sulla Transoxiana e parte della Persia orientale nei secc. 9º-10º d. C. Il suo maggiore sovrano fu Ismā῾īl (872-907), che estese il dominio samanide dalla Farghāna [...] anche più rilevante l'incidenza che essi ebbero in campo culturale favorendo e quasi impersonando la rinascita della lingua e della poesia persiana. Alla corte samanide di Buchara (e nella vicina Samarcanda) fiorirono tra gli altri i poeti Rūdaghī e ...
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Diplomatico, generale, orientalista scozzese (Burnfoot, Dumfriesshire, 1769 - Windsor 1833). Ufficiale in India, studiò lingua e storia persiana e indiana; fu segretario del comandante generale di Madras, [...] Sir Alured Clarke (1796), e in seguito assistente del residente a Haiderabad (1798). A Teheran dal dicembre 1800 alla primavera del 1801, vi stipulò per l'Inghilterra importanti trattati politici e commerciali ...
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senneh
〈sennè〉 (o sennah 〈sennà〉) s. m. [da Seḥnè, antico nome della città di Sanandaǵ, nel Kurdistan persiano (la variante riproduce la pronuncia -à che in Afghanistan e in altre zone di lingua persiana ha la -è finale)]. – 1. Tappeto persiano...