LOGICA MATEMATICA (XXI, p. 398)
Ludovico GEYMONAT
MATEMATICA Negli ultimi decennî si è notevolmente sviluppata in direzioni assai diverse.
L'indirizzo di Peano. - L'uso del simbolismo di G. Peano, che [...] , riesce a farci cogliere le differenze e i rapporti tra una lingua e l'altra, portando nuova luce su problemi come quelli dei rapporti la logica polivalente di J. Lukasiewicz e della scuola polacca. Lukasiewicz ha potuto, tra l'altro, provare che la ...
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Primogenito di 11 figli, nasce nel 1814 a Priamuchino (governo di Tver) da genitori nobili. Il padre è un ex diplomatico, vissuto a lungo anche in Italia, ritiratosi poi nelle sue terre. Destinato alle [...] lo espelle per la requisitoria da lui pronunciata, in una riunione di Polacchi, contro i Russi oppressori, B. ha già fisso in capo un coerente da interessi, da tradizioni, dalla comunanza di lingua, formerebbe le nazioni; che, indifferenti a ormai ...
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Gruppo di stirpi montanare del Caucaso centrale. Occupano il territorio autonomo degli Adyge (Circassi) della regione del Caucaso settentrionale. A questo gruppo appartengono inoltre i Cabardini (circa [...] diplomazia europea per la questione circassa rinacque con l'insurrezione polacca del 1863. A quest'epoca, però, la questione era , Londra 1864.
La lingua dei Circassi. - I dialetti circassi appartengono al gruppo delle lingue caucasiche di nord-ovest, ...
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SINGER, Isaac Bashevis
Elèna Mortara Di Veroli
(App. IV, III, p. 335)
Narratore e saggista statunitense di lingua yiddish, morto a Miami Beach (Florida) il 24 luglio 1991. La produzione letteraria di [...] le confessioni di quest'ultimo); un curioso romanzo storico di ambientazione polacca in epoca primitiva, The king of the fields (1988; in 1979, nella quale lo scrittore canta le lodi della ''lingua dell'esilio'' ("a loshen fun golus"), lo yiddish, ...
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Nuovi contributi alla storia dell'egittologia sono l'edizione critica dei Hieroglyphica nella compilazione di un Horapollon, vissuto nel sec. V, a cura di Fr. Sbordone (Napoli 1940), ripresa e tradotta [...] geroglifici e gli studî della lingua sono assai progrediti, essendo il Thesaurus della lingua egiziana arrivato nel 1935 , il Museo di New York; ad Edfu, una missione franco-polacca e ad Elefantina il Service con Labib Habachi. Si esplorarono pure le ...
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SLAVEJKOV, Penčo
Enrico Damiani
Poeta bulgaro, nato a Trěvna nel 1866, morto a Brunate sul Lago di Como nel 1912. Da ragazzo seguì il padre Petko S. (v.), nelle sue peregrinazioni di paese in paese [...] passo col perfezionamento. da lui particolarmente curato, della lingua. Agli albori del sec. XX egli si palesa Sofia 1933), e su letterature straniere (s'interessò anche di letteratura polacca).
Bibl.: Canti epici e lirici di P. Sl., scelti e volti ...
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Nato a Poznań il 13 novembre 1946 e morto a Newtonville il 26 dicembre 2014, è stato uno dei massimi poeti polacchi della seconda metà del 20° sec., oltreché traduttore geniale e ardito di William Shakespeare, [...] russi (quali Josif Brodskij e Natalia Gorbanevskaja).
Protagonista del Sessantotto polacco, poi tra i fondatori, insieme a Jacek Kuroń e ad una radicale diffidenza verso la parola e la lingua in sé nelle sue molteplici varianti e stratificazioni ...
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Scrittore romeno, nato nel 1787, o più probabilmente nel 1788, a Hertga, nell'Alta Moldavia, morto a Iaşi, nel 1869. Suo padre, oriundo della Galizia polacca, si chiamava Assakiewicz. L'A. fece i suoi [...] e fortunati promotori. Accanto a Ion Eliade Rădulescu, l'A. è stato anche uno tra i più tenaci divulgatori della lingua e della letteratura italiana in Romania. Le sue poesie risentono dell'imitazione del Petrarca e degli Arcadi.
Bibl.: E. Lovinescu ...
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Uomo di stato austriaco, di famiglia polacca, ma d'origine italiana, nato il 17 ottobre 1846 a Surochów, in Galizia. Compiti gli studî universitarî (facoltà di legge) a Cracovia, percorse poi la carriera [...] distretti. Il B. godeva di grande influenza nel partito conservatore polacco, che governava la Galizia in base a un compromesso con B. in merito alla sistemazione della questione della lingua ufficiale in Boemia provocò un'aspra opposizione da parte ...
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URECHE, Grigore
Ramiro ORTIZ
Cronista romeno, nato nel 1590, morto nel 1647. È, con Miron Costin, che ne riprese e ne svolse le idee, il più antico tra i cronisti moldavi. Fece i suoi studî in Polonia, [...] servendosi degli antichi annali dei monasteri, della cronaca polacca di Gioacchino Bielski e di una fonte latina in Rumania, Bucarest 1916, p. 9 segg.; id., Romanità del popolo e della lingua rum., in Manualetto rumeno, ivi 1936, p. 15 segg.; P. P. ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...