SOCIETÀ CIVILE
Giuseppe Bedeschi e Salvador Giner
Storia del concetto
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di società civile nel giusnaturalismo moderno
Nel pensiero giusnaturalistico del Seicento 'società [...] sembra essere tanto antica quanto l'individuo, e l'uso della lingua tanto universale quanto quello della mano o del piede. Se vi è menzionare la debolezza della società civile greca, spagnola, polacca o russa per spiegare gli alti e bassi della loro ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] appoggio – e di corali preghiere – alla causa polacca. Le simpatie per la ‘cattolicissima’ nazione slava si Mazzonis, Bologna 1997. Qui riferimenti anche alla ricca memorialistica in lingua inglese.
34 G. Beltrami Gadola, Le donne nella Resistenza ...
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Neopositivismo
FFrancesco Barone
di Francesco Barone
Neopositivismo
sommario: 1. Cenni storici. 2. Fonti e precedenti del neopositivismo. 3. Prima fase del neopositivismo: analisi logica del linguaggio [...] paesi: si intrecciarono qui i rapporti tra il neopositivismo e la scuola polacca di logica (J. Łukasiewicz, A. Tarski, K. Ajdukiewicz) linguaggio e sulla sua capacità rappresentativa del mondo. Le lingue storiche, con le loro grammatiche, sono per lo ...
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L’imperatore delle enciclopedie
La voce Costantino nella produzione dei secoli XVII-XXI
Alberto Melloni
Il sapere enciclopedico fornisce una sonda particolarmente valida per scandagliare in modo efficace [...] e Rio de Janeiro in quaranta volumi; la polacca Wielka Encyklopedia Polski, uscita sotto il regime comunista nel si veda il contributo di Ch. Raschle, Burckhardt e la storiografia di lingua tedesca, in questa stessa opera.
34 G. Turi, Il mecenate, ...
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Politici ed economisti del primo Settecento – Introduzione
Giuseppe Ricuperati
Per comprendere appieno il significato e la portata delle proposte che emergono da questa antologia è necessario richiamare [...] potuto pensare meno vincolatamente all’insegnamento della storia della lingua italiana e di molte discipline sperimentali nel campo nobiltà e del clero. Durante la guerra di successione polacca, diventato il custode dell’archivio del Catasto, non ...
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Gregorio XVI
Giacomo Martina
Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Belluno (allora nella Repubblica veneta) il 18 settembre 1765, da Giovan Battista notaio, e Giulia Cesa, anch'essa figlia di un notaio. [...] quella di Ferdinando II di Napoli.
G. non parlava nessuna lingua straniera, non aveva mai incontrato uomini politici che non fossero ambasciatori egli come sovrano deve respingere, o alla turba di Polacchi che vagano per l'Europa senza una patria, si ...
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Tradizioni ecclesiastiche, culto e teologie russe
Il Constantinus Orthodoxus in Russia nei secoli X-XV e la ricezione del Constitutum
Alessandro Maria Bruni
Questo contributo presenta la storia del [...] narrazione di un altro celebre cronachista, Giovanni Malalas: in lingua slava non è noto il XIII libro della sua Cronaca guidati da Achmat, il quale, sperando in un’alleanza con i polacchi di Casimiro IV, tenta di riportare la Rus’ sotto il giogo ...
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Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] migrazione verso Oriente fu la diffusione anche nell'area slava dell'yiddish, la lingua ebraica derivata dal tedesco. Nel giudaismo polacco che si andò allora sviluppando sopravvivevano tradizioni qabbalistiche che ricevettero nuovo impulso dal ...
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Narratori italiani e scrittura dell’estremo
Daniele Giglioli
Letteratura e realtà: un rapporto in crisi
Che cos’è la scrittura dell’estremo? Non uno stile, non un genere, non una poetica, non una scuola [...] zéro de l’écriture, 1953; trad. it. 1982, p. 12). Lingua e stile, scrive Barthes, sono «due forze cieche; la scrittura è un sul rapporto tra la scrittrice e sua madre, ebrea polacca sopravvissuta allo sterminio, anello di congiunzione visibile tra l’ ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] . Il romanzo del Seicento. Saggio di bibliografia delle traduzioni in lingua straniera (Francia, Germania, Inghilterra e Spagna), ibid., XVI , Napoli 2001, ad ind.; J. Miszalska, La traduzione polacca dell'Adamo di G.F. L., in Studi secenteschi, XLII ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...