gramatica
Pier Vincenzo Mengaldo
Nella comparazione tra le dieci scienze e i dieci cieli che D. svolge in Cv II XIII 7 ss., la Gramatica, prima tra le scienze del Trivio e del Quadrivio (e cfr. la prim'arte [...] D. non dica in nessun luogo (né avrebbe potuto dimostrarlo se lo pensava) che il latino è più simile alle lingue ‛ romanze ' che a quelle ‛ germaniche ', tuttavia di fatto mette in rilievo lui stesso questa stretta somiglianza quando, in VE I VIII ...
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GRAF, Arturo
Giuseppe Izzi
Nacque ad Atene il 19 genn. 1848 da Adolfo, agiato commerciante tedesco di Norimberga, e da Serafina Bini, anconetana, il primo di fede luterana, la seconda cattolica. Né [...] E. Monaci, che nel 1872 aveva fondato la Rivista di filologia romanza, e con A. Messedaglia, puntò alla carriera universitaria, ottenendo nel , l'ottonario; in tal modo non solo la lingua diventa più colloquiale e intimistica ma anche il metro ...
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] dà anzi una particolare formulazione, suggeritagli dall'esperienza concreta delle letterature romanze, indicando come si è visto la priorità dei poeti nella costituzione di una lingua letteraria che poi rimane come exemplar ai prosatori: dove è forse ...
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barattiere
Pietro Mazzamuto
Colui che, avendo un ufficio, si fa corrompere per denaro o altra ricompensa; genericamente, vale anche " truffatore ", " malvivente ".
S'incontra tre volte nella Commedia: [...] si diffondee si definisce morfologicamente e semanticamente in area romanza: barata e baratar in provenzale, barate e barater dello " stile comico " di D., in Momenti di storia della lingua italiana, Roma 1953; F. Chiappelli, Il c. XXII dell'Inferno ...
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allotropia
Francesco Tateo
Si designa con questo termine il fenomeno della presenza, nella lingua italiana, di voci diverse nella forma, ma risalenti a una medesima voce originaria. Esso può designarsi [...] ) 285-419; N. Zingarelli, Parole e forme della D.C. aliene dal dialetto fiorentino, in " Studi Filol. romanza " I (1884) 1-202; Parodi, Lingua 203-284, 152-188; M. Barbi, Introduzione all'ediz. critica della Vita Nuova, Firenze 1932, CCLXXXI-CCCVIII ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’antitesi classico-romantico, introdotta da Goethe e da Schiller come opposizione tra [...] origini teoriche del romanticismo tedesco
La parola romantic appare per la prima volta in lingua inglese a metà Seicento, per definire alcune caratteristiche negative dei romanzi cavallereschi e pastorali, come la falsità, l’irrealtà e l’eccesso di ...
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perché (per che)
Ugo Vignuzzi
Congiunzione (e, quando compare in proposizioni interrogative, avverbio interrogativo), la cui funzione principale, nella lingua di D., è quella di esprimere un nesso di [...] , pp. 110 ss., 131 ss.); L. Sorrento, Sintassi romanza, Varese-Milano 1950, 271-323; C. Segre, La sintassi IV (1952) 39-193 (in particolare alle pp. 179 ss.), ora in Lingua Stile e Società, Milano 1963, 79 ss.; F. Brambilla Ageno, Il verbo nell ...
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prosa
Francesco Tateo
Il largo e vario uso che D. fece della p., l'importanza e l'originalità da lui attribuita all'esperimento della p. volgare, e le sparse considerazioni che egli espresse usando [...] uso del termine specifico richiama precisamente la p. d'arte in volgare.
Quali poi fossero le prose di romanzi D. chiarisce in VE I X 2, dove attribuisce alla lingua d'oïl il primato in questo campo per la maggiore facilità che ha reso piacevoli e ha ...
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Croce e la critica stilistica
Alfredo Stussi
Stilistica e linguistica
Tra la fine dell’Otto e l’inizio del Novecento la stilistica come educazione al bello stile viene riproposta in forme notevolmente [...] del suo tempo», viene chiesto provocatoriamente:
Ma che cosa è la lingua se non una serie di espressioni di cui ciascuna appare, in . 101).
Nel 1927 proprio Spitzer, professore di filologia romanza a Marburgo, propone che a Croce sia conferita la ...
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poesia (poesi')
Alfredo Schiaffini
In D. compare solo la forma ‛ poesì ' (per cui cfr. la voce Grecismi): Ma qui la morta poesì resurga (Pg I 7); per l'interpretazione del passo, alquanto controversa [...] antichi - in quanto i grandi poeti hanno poetato in lingua e arte regolare (sermone et arte regolari poetati sunt), G. Paparelli, Fictio. La definizione dantesca della p., in " Filologia Romanza " VII (1960) 1-83; R. Assunto, Concetto dell'arte ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...
romanzamento s. m. 1. Narrazione in forma di romanzo di argomenti o testi propri di altri generi di scrittura. | Per estensione, con connotazione negativa, trattamento romanzato o romanzesco di determinati eventi o concetti. 2. Trasposizione...