FILIPPO da Novara (Navarra)
Margherita Spampinato Beretta
Nacque verso il 1190 nell'Italia settentrionale, forse a Novara, come indica il suo nome. Nei suoi Mémoires si qualifica espressamente come "Lombart", [...] che il francese costituiva sin dal XII secolo la lingua comune della nobiltà del Levante, l'integrazione sociale all gli exempla di Vincent de Beauvais e di Jacques de Vitry, i romanzi del cielo arturiano e d'argomento classico, come il Roman de ...
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latinismi
Bruno Migliorini
Non c'è bisogno di ricordare quale importanza abbia avuto durante i secoli l'arricchimento del lessico italiano (come del resto quello delle altre lingue europee occidentali) [...] consuete fonti (concordanze, rimari, vocabolari danteschi): E. G. Parodi, Lingua 203-284; N. Zingarelli, Parole e forme della D.C. aliene dal dialetto fiorentino, in " Studi di Filol. Romanza " I (1884) 1-202; A. Schiaffini Tradizione e poesia nella ...
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ROSSI, Nicolò
Fabio Sangiovanni
de’. – Nacque a Treviso verso la fine del XIII secolo, presumibilmente tra il 1290 e il 1295, figlio di Alberto Rubeus di Burbante, appartenente a una nobile consorteria [...] di N. de’ R. Rapporti col Chigiano L.VIII.305, in Filologia romanza, XIII (1957), pp. 176-190; M. Corti, Una tenzone poetica R.), ibid., pp. 423-446; J. Scudieri Ruggieri, Presenza dantesca nella lingua di N. de’ R., ibid., pp. 447-464; G.C. Belletti ...
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sestina, sestina doppia
Ignazio Baldelli
1. La s. di D. Al poco giorno e al gran cerchio d'ombra (Rime CI) è costituita da sei stanze di sei versi terminanti con le stesse sei parole-rima ombra, colli, [...] Jenni, La s. lirica, Berna 1945; G. Contini, Preliminari sulla lingua del Petrarca, in " Paragone " II (1951) 3-26 (poi (1956) 238-262; E. Melli, D. e Arnaut Daniel, in " Filologia Romanza " VI (1959) 423-448; D. Alonso, La poesia del Petrarca e il ...
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siciliana, scuola
Mario Marti
Con questa indicazione storiografica (nei primi secoli tuttavia si diceva solo ‛ i Siciliani ' forse con maggiore precisione e proprietà), viene designato complessivamente [...] dire, è che quasi fuoro li primi che dissero in lingua di sì), è nel De vulg. Eloq. che compaiono 1-92; W. T. Elwert, La dietologia sinonimica nella poesia lirica romanza delle Origini e nella Scuola poetica siciliana, in " Boll. Centro Studi Filol ...
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BOSONE da Gubbio (Buçonus, Busonus de Eugubio, Bussonus de Hogobio, Busone da Ghobbio)
Paolo Bertolini
Scarse e frammentarie, allo stato attuale delle nostre conoscenze, le notizie relative a questo [...] rare... pubbl. per cura della R. Commissione dei testi di lingua nelle Provincie dell'Emilia, I, Bologna 1863, p. 239 S. Mazzatinti, B. da Gubbio e le sue opere, in Studi di filol. romanza, I (1884), pp. 277-334 (è il lavoro più serio sull'argomento; ...
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GIACOMINO da Verona
Gabriella Milan
Originario di Verona, visse tra la prima e la seconda metà del XIII secolo. Sono a tutt'oggi molto scarni i dati in nostro possesso per tentare una ricostruzione [...] ; R. Putelli, Un nuovo testo veneto del Renard, in Giornale di filologia romanza, II (1879), 5, p. 155; C. Avogaro, L'opera di 1990, pp. 639 s.; I. Paccagnella, Nascita della lingua e nascita della letteratura, in Manuale di letteratura italiana, ...
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UBERTI, Bonifazio
Cristiano Lorenzi
(Fazio) degli. – Discendente dell’illustre famiglia ghibellina bandita da Firenze fin dai tempi del bisnonno Manente, detto Farinata (1267), nacque verosimilmente [...] p. 129 (sez. documenti); R. Renier, Alcuni versi greci del «Dittamondo», in Rivista di filologia romanza, III (1880), pp. 18-33; Id., Sui brani in lingua d’oc del «Dittamondo» e delle «Leandreide», in Giornale storico della letteratura italiana, XXV ...
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Andrea Cappellano
Antonio Viscardi
Autore di un trattato latino in tre libri, il De Amore, larghissimamente divulgato e ritenuto " il codice più completo dell'amore quale si trova in atto nei romanzi [...] donna, del diritto della donna alla libera scelta nella vita sentimentale, la concezione trobadorica è accolta dal romanzo cortese in lingua d'oïl, anche se il maggiore dei romanzieri cortesi, Chrétien de Troyes, rifiuta risolutamente la distinzione ...
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ROMANO, Graziella
Antonio Ria
(Lalla). – Nacque a Demonte (Cuneo) l’11 novembre 1906 da Roberto, geometra a capo dell’Ufficio tecnico comunale del luogo, e da Giuseppina Peano, nipote del grande logico-matematico [...] madre-figlio che, insignito del premio Strega, le dette lustro e grande popolarità. Nel 1973 seguì il romanzo breve L’ospite (Torino), «scritto in una lingua pura, eletta e selettiva» e «fatto come di brevi lasse, leggere e assolute» (cfr. P.P ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...
romanzamento s. m. 1. Narrazione in forma di romanzo di argomenti o testi propri di altri generi di scrittura. | Per estensione, con connotazione negativa, trattamento romanzato o romanzesco di determinati eventi o concetti. 2. Trasposizione...