gallicismi
Bruno Migliorini
Intendiamo per gallicismi quei vocaboli o quei costrutti entrati nella compagine dell'italiano per influenza del francese settentrionale (francesismi) o del provenzale (provenzalismi). [...] fra le sue concezioni sulla consistenza dell" idioma trifario ' e le nostre concezioni sui rapporti di scambio fra le lingueromanze. Per far solo un esempio, ai linguisti di oggi è chiaro che manducare e manicare sono le voci italiane ereditarie ...
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Memoriali bolognesi
Mario Saccenti
bolognesi. Catalano de' Malavolti e Loderingo degli Andalò - i due frati godenti bolognesi che in If XXIII D. fa lentamente sfilare, gravati delle cappe rance (v. [...] 1-41; M.A. Anzalone, Osservazioni sulle antiche rime italiane tratte dai M. bolognesi, in " Filologia Romanza " I (1954) 95-110; G. Toja, La lingua della poesia bolognese del secolo XIII. Saggio filologico-critico, Berlino 1954; L. Spitzer, " For de ...
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COSSEZEN
Mario Pagano
Rimatore del sec. XII, originario dell'Italia settentrionale, e solitamente considerato il primo trovatore italiano; di lui si ignorano sia la data di nascita sia quella di morte.
Le [...] : W. Meyer Lübke, Grammatik der rom. Sprachen, Leipzig 1890, I, p. 60; P. E. Guarnerio, Fonologia romanza, Milano 1918, pp. 195-196; G. Rohlfs, Gramm. storica della lingua ital. e deisuoi dialetti, I, Torino 1966, pp. 52-53; critiche al Raina in V ...
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BONSIGNORI (de' Bonsignori, Buonsignori, de' Buonsignori, di Buonsignori, Bonsignore, de Bonsignore, dei Bonsogni), Giovanni
Gianni Ballistreri
Nato a Città di Castello da un ser Falco nei primi decenni [...] della Crusca pose tra i testi di buona lingua. L'opera, col titolo Ovidiometamorphoseos vulgare, della nascita e della gioventù di Costantino Magno in una nuova redazione, in Studi romanzi, I (1903), pp. 57-96; C. Marchesi, Le allegorie ovidiane ...
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BALLOCO, Giuseppe Luigi (Balochi, Balocchi, Ballocco)
Silvana Simonetti
Nacque a Vercelli da Agostino nel 1766 e studiò a Pisa al collegio Dal Pozzo, laureandosi nel 1786 in giurisprudenza. Abbandonò [...] impossibile dare un giudizio (eccettuato quello del Fétis sulla romanza L'Amandier), il già citato piccolo volume di versi Italiana favella" annunciata dal B. "Agli amatori della lingua italiana" nell'"Avviso del Traduttore"), offre un contributo ...
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tripharius
Pier Vincenzo Mengaldo
Con ydioma tripharium D. distingue due diverse e successive realtà linguistiche. La prima è quella lingua che recarono con sé in Europa i transfughi di Babele, e che [...] deriva, probabilmente, la difficoltà di quel passo di VE I IX 2 in cui D. deduce l'unità di origine delle lingue ‛ romanze ' dalla comunanza di molti vocaboli: Et quod unum fuerit a principio confusionis (quod prius proba[t]um [o meglio, coi codici ...
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saggio (savio)
Alessandro Niccoli
Sebbene per alcune accezioni o l'uno o l'altro di questi allotropi non sia di fatto attestato, nessuna distinzione è possibile fare tra loro da un punto di vista semantico.
Per [...] dantesco, perché esprime una delle componenti essenziali della civiltà romanza, e cioè un'ideale aspirazione a frenare i desideri, " Nomina sunt consequentia rerum " (cfr. Parodi, Lingua 388), consente di rilevare il vincolo ideale che unisce ...
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DIETAIUTI, Bondie
Liana Cellerino
Nacque nella prima metà del sec. XIII, probabilmente a Firenze: fiorentino lo dice infatti il cod. Vat. lat. 3793, unico testimone del suo piccolo corpus poetico.
Nessuna [...] 326, 572 s.; V. Nannucci, Manuale della letter. del primo secolo della lingua ital., Firenze 1874, I, pp. 200, 484; A. Gaspary, La del sonetto nei secc. XIII e XIV, in Studi di filologia romanza, IV (1889), pp. 104 s.; B. Wiese, Altitalienisches ...
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BIADENE, Leandro
Aldo Menichetti
Nato a Treviso il 23 apr. 1859 da Alberico ed Amalia Mercato, compì gli studi superiori a Bologna, dove ebbe a maestro G. Carducci; conseguì nel 1883 la libera docenza [...] veronese del sec.XIII nel I volume (1885) degli Studi di fitologia romanza,pp. 215-75; dall'altro, nello stesso volume, pp. 335- Bonetti, Asolo 1887, e le osservazioni, del 1896, su La lingua di Pietro da Barsegapè,poi nelle Varietà citate, pp. 77-86 ...
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verso (sost.)
Alessandro Niccoli
Propriamente, è ciascuno dei membri maggiori in cui, in una poesia, si articola un periodo ritmico e che è regolato dalle leggi della metrica. Nell'uso dantesco il valore [...] anzi erano dicitori d'amore certi poete in lingua latina. L'osservazione non esclude però la necessità che versi implichi un riferimento diretto a un tipo di metrica, quella quantitativa, diversa dalla romanza, perché a tale conclusione ci conduce il ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...
romanzamento s. m. 1. Narrazione in forma di romanzo di argomenti o testi propri di altri generi di scrittura. | Per estensione, con connotazione negativa, trattamento romanzato o romanzesco di determinati eventi o concetti. 2. Trasposizione...