Pseudonimo dello scrittore di linguatedesca Heinrich Landesmann (Mikulov, Moravia, 1821 - Brno 1902). All'età di 15 anni perse l'udito e in grave misura anche la vista; divenuto completamente cieco e [...] condannato a progressiva paralisi, ideò un suo sistema di linguaggio per comunicare con gli altri. La tristezza della sua vita è prima matrice anche della sua produzione letteraria, che fu assai copiosa ...
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Scrittore svizzero di linguatedesca (n. Lucerna 1935). Autore di narrativa e saggista, si è soffermato sugli aspetti contraddittori e frustranti della vita quotidiana e politica, mettendo in luce i paradossi [...] che caratterizzano la società contemporanea, con un linguaggio asciutto e incisivo e una particolare attenzione al dettaglio emblematico. I suoi personaggi, per lo più malinconici e pessimisti, sono spesso animati ...
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Kien, Petr. - Scrittore e artista ceco di linguatedesca (Varnsdorf 1919 - campo di concentramento di Auschwitz 1944). Di origine ebraica, dopo aver studiato all'Accademia di Belle Arti di Praga e alla [...] scuola di grafica Officina Pragensis, nel 1941 è stato deportato nel campo di concentramento di Terezín, dove è stato assegnato allo studio tecnico di grafica e design del Freizeitgestaltung (Amministrazione ...
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Scrittore svizzero di linguatedesca (Liestal, Basilea, 1845 - Lucerna 1924). Fu in Russia come precettore (1871-79), quindi insegnante e giornalista, per dedicarsi infine (dal 1892) esclusivamente alle [...] lettere. Esaltò nella sua prima opera, il poema in prosa aulicamente arcaicizzante Prometheus und Epimetheus (2 voll., 1880-81), il titanismo etico dell'individuo d'eccezione. A oltre venti anni di distanza ...
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Pseudonimo del poeta di linguatedesca Paul Antschel (Cernăuti, Bucovina, 1920 - Parigi 1970). I genitori, di madrelingua tedesca, morirono in campo di concentramento nazista, ed è questa la prima esperienza, [...] legata a quella della morte di milioni di ebrei, di cui C. intese farsi testimone. Dal 1947 a Vienna; poco dopo si stabilì a Parigi, assumendo la cittadinanza francese; studioso di germanistica e glottologia, ...
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Scrittore svizzero di linguatedesca (n. Cachuela Esperanza, Bolivia, 1925). Legato al movimento dell'arte concreta, ha teorizzato e proposto un modello visivo di poesia costruita sulla parola, da lui [...] denominato "costellazione", in cui l'estrema semplificazione del linguaggio corrisponda a un progetto (sintetico-razionale e insieme ludico) di leggibilità immediata. Fondatore della rivista Spirale e ...
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Scrittore di linguatedesca (Güttland, Danzica, 1865 - Burg presso Neuötting, Baviera, 1944). Dal 1895 visse stabilmente a Monaco. Sotto l'influsso di A. Holz e di J. Schlaf aderì al naturalismo, scrivendo [...] una serie di drammi dalla tematica assai spregiudicata (Freie Liebe, 1890; Eis gang, 1892; Jugend, 1893, tragedia di un amore giovanile stroncato dalla brutalità umana, grande successo mai più raggiunto). ...
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Scrittore di linguatedesca (Pidvolochysk, Galizia, oggi Ucraina, 1900 - Riehen, Basilea, 1996). La sua narrativa è improntata alla Neue Sachlichkeit, il "neorealismo" tedesco degli anni tra il 1920 e [...] il 1930, con una talvolta dissonante mescolanza tra intenti umanitari e moralistici, e una forma narrativa mirante all'intrattenimento del lettore. Il romanzo Josef sucht die Freiheit (1927), con cui si ...
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Scrittore di linguatedesca (Czernowitz, od. Černovcy, 1914 - Donnini, Reggello, 1998), di famiglia austriaca con ascendenze italiane. Nel 1938 si trasferì a Berlino, dove scrisse il primo romanzo, Flamme, [...] die sich verzehrt (1939). Dalla collaborazione alla radio di Amburgo nacquero le Maghrebinische Geschichten (1953; trad. it. 1987), ambientate nei favolosi tempi della monarchia austro-ungarica, in cui ...
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Walser Popolazioni di linguatedesca che abitano alcune vallate contermini delle Alpi a S e a E del massiccio del Monte Rosa (Gressoney-La-Trinité, Gressoney-Saint-Jean e Issime nella valle del Lys, Macugnaga [...] nel corso dei primi decenni del 19° sec., i W. si sono in seguito ridotti a qualche migliaio di individui. La lingua e alcuni aspetti delle culture tradizionali (per. es. la caratteristica architettura) si sono conservati fino a oggi, sebbene si ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
tedeschismo
s. m. [der. di tedesco]. – Parola, locuzione o costrutto peculiari della lingua tedesca introdotti in altra lingua (cfr. il più comune germanismo).