BONSIGNORI (de' Bonsignori, Buonsignori, de' Buonsignori, di Buonsignori, Bonsignore, de Bonsignore, dei Bonsogni), Giovanni
Gianni Ballistreri
Nato a Città di Castello da un ser Falco nei primi decenni [...] l'Accademia della Crusca pose tra i testi di buona lingua. L'opera, col titolo Ovidiometamorphoseos vulgare, fustampata per fonte. Eppure stranamente, forse per esser state scritte in volgare, le allegorie ovidiane del B. ebbero assai maggior successo ...
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CALLIGARIS, Luigi
Enrico De Leone
Figlio di Antonio e di Anna Macario, nacque a Barbania (Torino) "negli ultimi anni dell'impero napoleonico", come egli stesso afferma nelle sue Memorie senza precisare [...] Istruzione, fu nominato professore straordinario di arabo volgare presso la università di Torino. Con tale progressivo ai principi correttamente scritti si aggiungono le pratiche della lingua parlata dalla gente colta nelle varie regioni dell'Asia e ...
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MOILE, Damiano da
Paolo Veneziani
Pasqualino Avigliano
MOILE (Moyle), Damiano da. – Nacque intorno alla metà del secolo XV da Francesco e da Caterina de Mandris. Originaria della località di Moile [...] . di un’importante edizione in lingua italiana, il primo testo stampato in volgare in Italia: una Passione di Cristo ipotizzando quindi che questo, oltre che il primo libro stampato in lingua italiana, sia anche il primo libro stampato in Italia.
Il M ...
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CALORIA (Calorius, Calogierus), Caio, detto Ponzio
Enrico Pispisa
Poche e vaghe sono le notizie sulla vita del C., di cui non si conoscono con sicurezza neanche il luogo e la data di nascita.
Sembra, [...] i poeti non toscani si ingegnavano d'avvicinarsi alla lingua dei grandi trecentisti. Il C., infatti, usò . ital., XI(1888), pp. 32 s., Id., C. C. Ponzio e la poesia volgare letteraria di Sicilia…, in Arch. stor. sicil., n.s., XVIII (1893), pp. 237-275 ...
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PERCACINO, Grazioso
Giampiero Brunelli
PERCACINO, Grazioso. – Nacque a Portese sulla riva bresciana del lago di Garda probabilmente nel secondo o terzo decennio del Cinquecento. Il padre, Giovanni Pietro, [...] . Nel 1555 gli sono attribuite due opere protestanti in lingua slovena, una di Mattia Flacio Illirico (Rasgovarange megiv papistu Bartolomeo Arnigio e nel 1564 la prima traduzione in volgare italiano dei cinque libri iniziali dell’Iliade (opera di ...
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CALOIRO (Caloira, Caloria), Tommaso
Enrico Pispisa
Nacque a Messina intorno al 1302 (come ha stabilito il suo più attendibile studioso, il Lo Parco) da una famiglia sulla condizione della quale per [...] , nella nuova università, poté meglio apprendere la lingua toscana, indispensabile per la attività poetica che aveva 1320. A Bologna il Petrarca incominciò ad apprezzare la lirica in volgare, forse guidato e incoraggiato dal C., che in seguito ricordò ...
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BELO, Francesco
Nino Borsellino
Poche e incerte le notizie relative alla vita dei Belo. Che fosse romano risulta dalla stampa delle sue opere, in particolare quella del Laberinto d'amore, pubblicato [...] di parole rare, formazioni nominali e suffissi latineggianti, che tendono a nobilitare il volgare con l'esito ridicolo proprio di tutte le lingue artificiose adottate come parlata normale, ma in commedia soprattutto emergente per la contrapposizione ...
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BARBATI (Barbato), Petronio
Enzo Noè Girardi
Discendente da una nobile famiglia che aveva goduto l'aggregazione al consiglio della città di Foligno fin dall'anno 1211, nacque in questa città verso la [...] la spigliatezza del dialogo e la toscanità della lingua. Quanto all'Ippolito trattasi di una libera XI, Venezia 1712, p. 154 ss.; G. M. Crescimbeni, Dell'istoria della volgar poesia, IV, 2, Venezia 1730, p. 83; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori ...
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CASOTTI, Andrea Agostino
Claudio Mutini
Nacque a Prato da Giovan Ludovico e da Maria Porzia di ser Leonardo Raffaelli in data imprecisabile, ma sicuramente successiva al 1679, anno in cui nacque il [...] preparazione niente affatto dilettantesca sui testi in volgare, soprattutto cinquecenteschi, che potevano essere interprete e l'invenzione si condisce. appunto, con una lingua apparentemente inusitata per la poesia, gergale e ammiccante, piena di ...
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BIADENE, Leandro
Aldo Menichetti
Nato a Treviso il 23 apr. 1859 da Alberico ed Amalia Mercato, compì gli studi superiori a Bologna, dove ebbe a maestro G. Carducci; conseguì nel 1883 la libera docenza [...] 313-55. La presenza a Berlino di un codice fondamentale del Bonvesin volgare e l'esempio di A. Tobler, che in quegli anni veniva , Asolo 1887, e le osservazioni, del 1896, su La lingua di Pietro da Barsegapè,poi nelle Varietà citate, pp. 77 ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...