BERNERI, Giuseppe
Claudio Mutini
Nacque a Roma nel 1634. Non si hanno notizie sulla sua formazione letteraria, latina e volgare, né sulla sua vita pubblica, che dové del tutto identificarsi con la carriera [...] lo sposa; cosicché, alla fine della vicenda, vittoria cristiana e amore sacramentato si danno giustamente la mano. La lingua del poema non è il vernacolo romanesco (del resto mai assurto a dignità dialettale), ma un idioma letterariamente imbarbarito ...
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COLA di Alessandro
Mauro De Nichilo
Nacque da messer Alessandro a Perugia, nel quartiere di Porta San Pietro, verso la fine del sec. XIII. Ebbe almeno due figli, Iacopo e Niccolò, eletti tra gli "offitiales [...] 360); L. Salvatorelli, La politica interna di Perugiain un poemetto volgare della metà del Trecento, in Boll. d. Deput. di st 1956, pp. 11-25, 761-764, 770 s.; I. Baldelli, Lingua e letter. di un centro trecentesco: Perugia, in Rass. dellaletter. ital ...
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COSENTINO, Giovanni
Mauro De Nichilo
Nacque nel 1432 a Sant'Andrea Ionico (Catanzaro) da Gorio e da una Anastasia. Nel 1447 era già sposato con Bartola de Calabretta, quattordicenne. Fu al servizio [...] serbando tracce di dialetto calabrese, sono scritte in quella tipica lingua di koiné meridionale, già orientata verso il modello toscano, che caratterizza la produzione volgare nel Regno aragonese prima del Sannazzaro, e rivelano uno scrittore non ...
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JONATA (Gionata), Marino
Philine Helas
Nacque nei primi anni del Quattrocento ad Agnone, in Molise, dove trascorse la maggior parte della sua vita e dove svolse probabilmente l'attività di notaio. Le [...] l'aspetto linguistico. Lo J. scrive in un volgare meridionale, rara testimonianza del dialetto molisano del XV 'ingresso solenne di Alfonso V d'Aragona a Napoli nel 1443. Lingua e contenuto mostrano che l'autore può essere ascritto al ceto medio ...
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GARISENDI, Giovanni Andrea
Roberta Ridolfi
Nacque a Bologna da Cristoforo tintore, probabilmente, secondo L. Frati (in Rimatori), intorno al 1470, essendo stato immatricolato notaio nel 1490, e aggregato [...] suo Viridario.
Il Crescimbeni (p. 178) cita il G. tra i letterati che fiorirono negli anni Novanta: erudito nella lingua latina e volgare, poeta, "spiritoso, e bizzarro Rimatore ma nulla culto". Dell'opera del G. ci è rimasto poco. Nel codice 2618 ...
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VANNETTI, Giuseppe Valeriano Antonio
de’ Villanova
Mario Allegri
– Nacque il 14 agosto 1719 a Rovereto da Pietro Antonio e da Costanza Montagna, famiglia di commercianti veneziani trasferitasi a Rovereto, [...] ) e con la conseguente adozione di quel particolare volgare toscano di cui sono testimonianza le sue Rime burlesche
S. Ferrari, L’Accademia roveretana degli Agiati e la cultura di lingua tedesca (1750-1795), in La cultura tedesca in Italia (1750-1850 ...
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BELCALZER, Vivaldo
Eugenio Ragni
Nato a Mantova, o nel circondario, in data presumibilmente anteriore al 1250, fu notaio e consigliere della città durante la signoria dei Bonacolsi: presso Bardellone [...] Foscarini. In questi due mss., tuttavia, la lingua ha perduto quasi completamente il colorito mantovano e [1903], p. 460); C. Salvioni, Di un documento inedito dell'antico volgare mantovano, in Rendic. d. R. Ist. lombardo di scienze e lettere, ...
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LUIGINI, (Luisini, Lovisini), Federico
Fiammetta Cirilli
Scarsissime sono le notizie biografiche che lo riguardano. Secondo Liruti il L., della nobile famiglia udinese, sarebbe figlio di Bartolomeo [...] Liruti, doveva essere non esigua e per lo più in lingua: tra i manoscritti del L. visionati nella biblioteca di Fabrizi sua immagine è forgiata attingendo alla letteratura classica e volgare ogniqualvolta essa offra una tradizione a cui riferirsi. L ...
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CADEMOSTO, Marco
Renato Pastore
Restano tuttora assai scarse le notizie intorno alla biografia del C., cui possono essere attribuite con sicurezza soltanto una nascita lodigiana e una non occasionale [...] ornati et arguti motti de più boni autori" tradotti in volgare e posti in appendice alla raccolta di Elegantissime sentenze et "Sapienza, Fortuna, Principi, Ricchezza, Natura, Morte, Povertà, Lingua, Avarizia, Ira, Virtù, Femine, Felicità" - e cui ...
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ANASTASIO
Claudio Leonardi
Frate minore, forse del convento fiorentino di Santa Croce, vissuto nella prima metà del secolo XIV, compilò una riduzione latina dell'Eneide, su cui ser Andrea Lancia avrebbe [...] non poco interesse nella tradizione virgiliana e in quella del volgare italiano, e le notizie stesse sulla sua opera sono XLV(1926). pp. 112-35; L. Sorrento, La Storia di Enea in lingua siciliana del Trecento, in Studi medievali, n. s., V (1932). pp. ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...