COLETTA di Amendolea
Mauro De Nichilo
Nacque ad Amendolea, in provincia di Reggio Calabria, nella prima metà del XV sec., ma visse a Napoli, dove sposò una Violante Ferrero. Il padre Antonello, ribellatosi [...] Volombrella del De Jennaro. Entrambe, infatti, lontane dai modi riflessi che questa letteratura volgare meridionale andrà assumendo, spiccano, in una lingua fortemente segnata di fonetica calabrese, per la vivacità popolaresca e per l'alternarsi ed ...
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CIONE di Baglione
Mario Pagano
Nacque a Firenze da un Baglione e da Ciuta figlia di Filippo di Lastra, presumibilmente verso la metà del sec. XIII. C. doveva essere diminutivo di "Uguic [c] ione" secondo [...] ibid. 1888; in ediz. diplomatica in: Il Libro de varie romanze volgare, cod. Vat. 3793, a cura di F. Egidi, VI, Roma G. Bertoni. Il Duecento, Milano 1973, p. 153; C. Segre, Lingua, stile e società. Studi sulla storia della prosa ital., Milano 1974, ...
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D'AMELIO, Francesco Antonio
Angelo Romano
Nacque a Lecce il 5 giugno 1775 da Pasquale Fortunato e Maria Maddalena Altamura. Nulla si sa della giovinezza e dei primi studi. Trascorse gran parte della [...] di una robusta comicità, che spesso diventa però grossolana e volgare -, e alcuni quadretti di vita leccese, descritti con piglio
Vi furono quattro edizioni (tutte a Lecce) delle Puesei a lingua leccese. La prima nel 1832; la seconda, a cura del ...
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COLA di Alessandro
Mauro De Nichilo
Nacque da messer Alessandro a Perugia, nel quartiere di Porta San Pietro, verso la fine del sec. XIII. Ebbe almeno due figli, Iacopo e Niccolò, eletti tra gli "offitiales [...] 360); L. Salvatorelli, La politica interna di Perugiain un poemetto volgare della metà del Trecento, in Boll. d. Deput. di st 1956, pp. 11-25, 761-764, 770 s.; I. Baldelli, Lingua e letter. di un centro trecentesco: Perugia, in Rass. dellaletter. ital ...
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COSENTINO, Giovanni
Mauro De Nichilo
Nacque nel 1432 a Sant'Andrea Ionico (Catanzaro) da Gorio e da una Anastasia. Nel 1447 era già sposato con Bartola de Calabretta, quattordicenne. Fu al servizio [...] serbando tracce di dialetto calabrese, sono scritte in quella tipica lingua di koiné meridionale, già orientata verso il modello toscano, che caratterizza la produzione volgare nel Regno aragonese prima del Sannazzaro, e rivelano uno scrittore non ...
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JONATA (Gionata), Marino
Philine Helas
Nacque nei primi anni del Quattrocento ad Agnone, in Molise, dove trascorse la maggior parte della sua vita e dove svolse probabilmente l'attività di notaio. Le [...] l'aspetto linguistico. Lo J. scrive in un volgare meridionale, rara testimonianza del dialetto molisano del XV 'ingresso solenne di Alfonso V d'Aragona a Napoli nel 1443. Lingua e contenuto mostrano che l'autore può essere ascritto al ceto medio ...
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GARISENDI, Giovanni Andrea
Roberta Ridolfi
Nacque a Bologna da Cristoforo tintore, probabilmente, secondo L. Frati (in Rimatori), intorno al 1470, essendo stato immatricolato notaio nel 1490, e aggregato [...] suo Viridario.
Il Crescimbeni (p. 178) cita il G. tra i letterati che fiorirono negli anni Novanta: erudito nella lingua latina e volgare, poeta, "spiritoso, e bizzarro Rimatore ma nulla culto". Dell'opera del G. ci è rimasto poco. Nel codice 2618 ...
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LUIGINI, (Luisini, Lovisini), Federico
Fiammetta Cirilli
Scarsissime sono le notizie biografiche che lo riguardano. Secondo Liruti il L., della nobile famiglia udinese, sarebbe figlio di Bartolomeo [...] Liruti, doveva essere non esigua e per lo più in lingua: tra i manoscritti del L. visionati nella biblioteca di Fabrizi sua immagine è forgiata attingendo alla letteratura classica e volgare ogniqualvolta essa offra una tradizione a cui riferirsi. L ...
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CADEMOSTO, Marco
Renato Pastore
Restano tuttora assai scarse le notizie intorno alla biografia del C., cui possono essere attribuite con sicurezza soltanto una nascita lodigiana e una non occasionale [...] ornati et arguti motti de più boni autori" tradotti in volgare e posti in appendice alla raccolta di Elegantissime sentenze et "Sapienza, Fortuna, Principi, Ricchezza, Natura, Morte, Povertà, Lingua, Avarizia, Ira, Virtù, Femine, Felicità" - e cui ...
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ENRICHETTO delle Querce (dalle Querce)
Elisabetta Putini
Nacque a Bologna intorno alla metà del sec. XIII e fu notaio addetto all'ufficio dei Memoriali. La sua fama è legata soprattutto al noto sonetto [...] l'uso (allora del tutto inconsueto in atti ufficiali) del volgare, come risulta da un suo rogito del 7 apr. 1295, e XIV, Bologna 1884, p. 386; A. Gualandi, Accenni alle origini della lingua e della poesia ital., Bologna 1885, pp. 18-22; G. Carducci, ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...