La coerenza è la proprietà che definisce il testo come unità fondamentale della comunicazione linguistica (➔ testo, struttura del). Si tratta di una caratteristica che riguarda l’organizzazione del significato [...] . Forse perché lì il latino si era sovrapposto all’etrusco, lingua geneticamente molto diversa (e dunque era rimasto meno soggetto alle interferenze, frequenti tra lingue affini), il volgare parlato in Toscana era rimasto più vicino al latino parlato ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] meno nell’uso orale, si sovrappone a tutti gli assi di variazione della lingua» (Cerruti 2009: 34; cfr. anche Berruto 1987: 20-27). Il sia perché tutti i dialetti italoromanzi derivano dal latino volgare, che si è quindi differenziato da zona a zona ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] . Martelli, Roma, Salerno Editrice.
Martelli, Ludovico (s.d.), Risposta alla Epistola del Trissino delle lettere nuovamente aggionte alla linguavolgar fiorentina, Fiorenza, Eredi di Filippo Giunta.
Salviati, Lionardo (1584), Degli avvertimenti della ...
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Fra i vari ➔ linguaggi settoriali, quello della medicina interessa da vicino l’esperienza di tutti i parlanti. D’altro canto, i suoi realia di riferimento sono pertinenti a molti altri ambiti più specifici: [...] altro genere, sono già documentati fin dai primi testi poetici in volgare: si ricordi almeno, in ➔ Dante, etico «tisico», cardiologia, 1865), rende non sempre accertabile l’effettiva lingua di origine dei termini. Ancora più arduo è individuare ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] + habeo, da cui poi si sono sviluppate le forme di futuro sintetico delle lingue romanze: laudare habeo > it. loderò. La struttura perifrastica del latino volgare aveva un chiaro significato modale: lett. «ho da lodare».
Interessanti sono poi i ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] Proprio nell’opera grammaticale di un correttore di testi in tipografia, Lodovico Dolce, autore delle Osservationi nella volgarlingua (1550), l’alfabeto italiano era così descritto, con qualche differenza rispetto a quello attuale:
dirò solo […] la ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] standard. Particolarmente influente nella standardizzazione dell’italiano è l’opera di ➔ Pietro Bembo, Prose della volgarlingua, pubblicata a Venezia nel 1525. Un’altra tappa importante nella codificazione dell’italiano standard è la pubblicazione ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] realistico coincide spesso con la differenziazione diatopica rispetto a un volgare più diffuso e collaudato in letteratura. Ciò presuppone una diversa valutazione delle lingue volgari, esplicita nella celebre dichiarazione (1332) del retore padovano ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] cugina» figli di sorelle, ecc.).
Sviluppatosi dal latino volgare, già alterato rispetto al sistema del latino classico ( padre prevale babbo (cfr. Dante, Inf. XXXII, 9: «né da lingua che chiami mamma o babbo»), mentre in Abruzzo, Campania e Puglia al ...
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Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] intreccio di fenomeni diatopicamente connotati, l’arborense è la lingua in cui sono redatti importanti testi medioevali, quali il Condaghe di Pisa nell’area, come lingua di contatto, dall’incontro di volgare pisano e logudorese locale (Sanna ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...